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Focus sulle bevande sugar free, formati ridotti e massima trasparenza nella nuova era di Coca-Cola Company, a breve on air con Fanta, Sprite, Powerade e Lilia

Nonostante la scelta principale del consumatore rimanga il prodotto original, un terzo dei ricavi proviene da prodotti a ridotto, basso o nullo contenuto calorico (il 15% tra le cole). Motivo per cui anche la comunicazione degli stessi già dal 2016 ha subito un'impennata, in termini di investimenti, del +60%. E come dichiara ai nostri microfoni Annalisa Fabbri, direttore marketing di Coca-Cola Italia, anche quest'anno manterranno la stessa importanza nelle pianificazioni media.

Istituzioni sanigtarie mondiali tra cui l'Organizzazione Mondiale della Sanità, mettono in guardia, con le proprie direttive, sull'eccessivo consumo giornaliero di zuccheri e Coca-Cola rivede la propria strategia anche alla luce di queste considerazioni. Per la multinazionale il 2017 è iniziato all'insegna di una nuova era in cui verrà ampliata la gamma di prodotti, le bevande sugar free avranno sempre maggiore rilevanza, verranno distribuiti sul mercato una serie di confezioni dal formato ridotto da 150, 200 e 250 ml. Il tutto sostenuto da una comunicazione caratterizzata da informazioni sempre più chiare e accessibili.

Questi i principali asset su cui verterà la nuova strategia dell'azienda che un anno fa ha unito tutti i marchi di cola (Cola-Cola, Coca-Cola light, Coca-Cola Zero e Coca-Cola Life) sotto il cappello di Coca-Cola con il posizionamento 'One Brand' nella campagna Taste the Feeling e continua oggi in questa direzione portando il concetto di marchio unico anche a livello di packaging. Grafica unica per tutte le bottiglie Coca-Cola, con colori differenti ad indicarne la tipologia. 

Una virata verso le più attuali e salutiste tendenze di consumo resasi necessaria anche dal calo del -4,4% dei ricavi 2016 (-1,4% di volumi). Nel nuovo corso della multinazionale infatti ampio spazio alle varianti zero zuccheri e calorie rivisitate nelle ricette per versioni più light e, nel caso delle cole, un sapore sempre più simile all'original taste Coca-Cola.

Nonostante la scelta principale del consumatore rimanga il prodotto original, un terzo dei ricavi  proviene da prodotti a ridotto, basso o nullo contenuto calorico (il 15% tra le cole). Motivo per cui anche la comunicazione degli stessi già dal 2016 ha subito un'impennata, in termini di investimenti, del +60%. E come dichiara ai nostri microfoni  Annalisa Fabbri, direttore marketing di Coca-Cola Italia, anche quest'anno manterranno la stessa importanza nelle pianificazioni media. 

Per il 2017, più precisamente, le principali 4 innovazioni di prodotto riguarderanno: Coca-Cola Life, rilanciata con il 50% di calorie in meno, Coca-Cola Zero Zuccheri Zero Calorie, con una nuova ricetta, Coca-Cola Zero Zuccheri Zero Calorie al gusto Limone, novità assoluta e tutta italiana, e Sprite in una variante con il 75% in meno di calorie.

Tutte le novità saranno supportate da importanti investimenti media che riguarderanno i mezzi tv, radio e digitali. Per il 2017 il budget in comunicazione di Coca-Cola rimane in linea con quello dello scorso anno, che a sua volta aveva mantenuto il livello che nel 2015 era stato incrementato del +30%.

Attualmente sono on air in Tv e sul digital Coca-Cola LifeCoca-Cola Zero Zuccheri Zero Calorie. A breve, saranno pianificate le campagne relative a Fanta, Sprite, Powerade e acqua Lilia.

Stabili i rapporti di Coca-Cola con i propri partner in comunicazione, che ricordiamo essere in Italia: McCann per la creatività, Mediacom per le pianificazioni, The Big Now per il digital.

The Coca-Cola Company conferma inoltre il suo impegno a informare correttamente i suoi consumatori, anche grazie a una politica di etichettatura trasparente. Coca-Cola è stata la prima nel settore del beverage a siglare questo patto di trasparenza con i consumatori, introducendo già 10 anni fa di propria iniziativa nuove informazioni nutrizionali più complete, per aiutare i consumatori a valutare l’apporto nutrizionale di ogni bevanda e scegliere consapevolmente.

La trasparenza guida Coca-Cola anche quando si tratta di bambini.

 “Crediamo che siano i genitori a dover scegliere l’alimentazione dei propri figli, educandoli a conoscere gli alimenti e operare delle scelte sulla base delle proprie necessità” ha dichiarato Annalisa Fabbri. “Per questo non indirizziamo campagne di comunicazione ai bambini al di sotto dei 12 anni di età, non comprando spazi pubblicitari nelle fasce orarie e sui mezzi di comunicazione in cui il pubblico minore di 12 anni di età costituisce più del 35%, in linea con il codice di Assobibe – la nostra associazione di categoria – e secondo le indicazioni di Unesda”.

Maria Ferrucci