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Sassoli (UPA): "Momento magico per l'Italia. L'economia supera i dati del 2019, la pubblicità chiuderà l'anno a oltre il +8% e per l'influencer mktg due campioni come Ferragni e Khaby Lame. Più trasparenza nelle ricerche sulla nuova fruizione del calcio"

A margine del convegno organizzato a Milano, il presidente dell'UPA ha commentato il contesto di ripartenza che caratterizza il Paese e tutto il mercato, con i principali settori - Automotive, Grande Distribuzione, tlc - che crescono double digit e l'adv che sorpasserà la crescita del PIL e potrebbe registrare anche un risultato migliore del previsto. Dall'Agcom un'istruttoria su Dazn per i dati d'ascolto. A fine settembre confermate le linee guida di UPA sulle Audi.

A margine del Convegno dedicato all'Influencer Marketing organizzato dall'UPA (leggi news), il presidente Lorenzo Sassoli de Bianchi ha inquadrato questa leva sempre più strategica per le aziende -  un mercato da 272 milioni, in crescita del +12%, che rappresenta tra il 3 e il 4% degli investimenti pubblicitari -  e fatto il punto sulle principali questioni del mercato. 

Parlando dei rapporti tra l'influencer marketing e i creativi in uno scenario reso più competitivo dall'ampliamento della platea e dell'offerta di contenuti, Sassoli ha sottolineato come i creativi non debbano sentirsi minacciati dai rappresentanti dei brand, spingendosi invece a creare una collaborazione con essi. "Occorrono brief precisi - ha precisato il presidente UPA –, in grado di trasmettere agli influencer entusiasmo per il fatto di lavorare per un brand. E altrettanto chiari e precisi devono essere gli obiettivi di campagna e l'identificazione di un messaggio chiave e del tono di voce adatto, senza per questo limitare lo stile comunicativo e la capacità espressiva dell'influencer, perché il legame fra lui e il consumatore è il presupposto indispensabile per una campagna efficace.  Le aziende devono scegliere  personaggi con valori e personalità coerenti con le marche,  identificando le migliori sinergie che possano portare a grandi risultati, anche di business, come nel caso di Chiara Ferragni e Safilo Group.  

C'è qualche insegnamento che il mondo dell'influencer marketing potrebbe dare alla pubblicità tradizionale? "Certamente la tendenza alla semplificazione del messaggio" dichiara Sassoli "perchè i tempi di fruizione sono sempre più brevi e nella frammentazione dei mezzi bisogna comunicare in modo diretto".  "Non sono più tempi barocchi, la pandemia ci sta portando all'essenzialità della comunicazione, a dire le cose importanti che possono condizionare i nostri stili di vita".

Parlando del mercato e del Paese, Sassoli ha sottolineato: "Siamo in un momento magico per l'Italia che riguarda tutti i principali settori che crescono a doppia cifra,  in particolare quelli che hanno sofferto di più l'anno scorso come l'Automotive, la Grande Distribuzione e le telecomunicazioni e anche la leva dell'influencer marketing.

"Nel nostro Paese abbiamo 'campioni del mondo' come Chiara Ferragni e  Khaby Lame uno dei più personaggi più seguiti su Tik Tok, un'eccellenza italiana dall'appoccio innovativo che si esprime senza voce, con uno stile provocatorio". "Due personaggi che sono riusciti a dare una veste di professionalità a questo mestiere" ha sottolineato Sassoli ricordando come la Ferragni sia stata la prima inflluencer a sottoporsi all'Autodisciplina pubblicitaria, definendo con transparency ogni suo messaggio pubblicitario, dando un segno di grande responsabilità e professionalità e per questo ripagata dal mercato in termini di popolarità. 

"Il momento magico del Paese riguarda anche il mercato della pubblicità - osserva Sassoli  - . Nel Paese viviamo una stagione che non ricordavamo dal dopoguerra, c'è molta energia, si accavallano eventi, si risveglia l'economia che supera i dati del 2019 e anche la raccolta pubblicitaria prevediamo chiuderà l'anno a +8%, ma ci sono segnali per un risultato ancora migliore e sicuramente supererà la crescita del PIL che si proietta a +6%. Non dimentichiamo l'apporto positivo degli eventi sportivi, dalle Olimpiadi agli Europei e tante altre novità come il calcio per la prima volta trasmesso dagli OTT, elemento che evidenzia un dinamismo del mercato che vede gli OTT collaborare con gli editori tradizionali per la raccolta pubblicitaria.  Un fattore, sottolinea il presidente UPA "che ha suscitato una serie di polemiche nell'ambito delle ricerche. Del resto è una trasformazione  che ha bisogno di tempo per essere compresa e attuata. Tutti gli sforzi che vanno nella direzione di precisare e dare più trasparenza al sistema delle ricerche applicato alla nuova fruizione del calcio vanno nella direzione giusta. Ho letto che ieri l'AGCOM ha indetto un'istruttoria per le rilevazioni sul calcio, mi sembra una mossa filosoficamente giusta, dobbiamo approfondire. Confermiamo l'impmegno dell'UPA nel fornire al sistema, entro fine mese, linee guida auspicabili nella rilevazione degli ascolti e nelle ricerche in generale. 

Riguardo infine alla ricerca di recente introdotta da Nielsen, Sassoli ha commentato: "E' una questione delicata, ma quello di Nielsen è comunque un tentativo dato dall'urgenza della situazione e che in generale va nella direzione di elaborare dei dati che seppur forniti dalla stessa emittente, rappresentano un primo sforzo di razionalizzazione. Un'iniziativa che ci riporterebbe indietro di 30 anni e che a mio parere dovrà essere superata da indicazioni che arriveranno dall'Autority al termine della sua istruttoria".

 

EC