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Bartoletti (Giurato Film Craft): "Gli italiani sanno fare crafting, ma spesso non presentano i progetti in modo efficace e sono poco coraggiosi. Il Grand Prix alla campagna del New York Times? Assegnato all'unanimità"

Film molto particolari, di lunghezze diverse, da cui traspare un’attenzione sempre maggiore da parte dei brand a temi sociali, come l’inclusione e l’uguaglianza. Sono alcuni dei trend emersi durante i lavori della giuria Film Craft, di cui abbiamo parlato con Karim Bartoletti, partner ed executive producer di Indiana Productions e giurato italiano della sezione Film Craft.

(Cannes. Dalla nostra inviata Serena Piazzi). L'Italia torna a casa a mani vuote in Film Craft. Nessun leone per la campagna 'Haute Couture' di Publicis Milan per Diesel che, anche se iscritta da Sizzer Amsterdam, avrebbe potuto far guadagnare al nostro Paese un Leone dal profumo tricolore.

ADVexpressTv ha chiesto a Karim Bartoletti, partner ed executiver producer di Indiana Productions e giurato italiano della sezione Film Craft, che cosa è mancato ai lavori italiani per emergere in questa sezione. 

Come ha spiegato Bartoletti ai nostri microfoni, purtroppo le 35 entries italiane non ce l'hanno fatta, anche se questo non significa che gli italiani non siano bravi nel crafting. Il problema, piuttosto, è legato ai progetti stessi, all'idea. Senza contare il fatto che le agenzie del nostro Paese sembrano non eccellere particolarmente nel presentare i loro progetti, mentre una presentazione efficace, il più completa possibile di informazioni, è il primo step per essere apprezzati dalla giuria. 

Inoltre il crafting e il progetto dovrebbero andare di pari passo, per valorizzarsi a vicenda, invece molto spesso non è così e questo si percepisce e penalizza l'efficacia del progetto stesso.  "Il crafting è la creazione di un prodotto, non l'esecuzione di un processo", ha sottolineato Bartoletti. 

Venendo al Grand Prix Film Craft, assegnato quest'anno agli USA grazie alla campagna di FinalCut/Droga5 per il New York Times (leggi news), come ha dichiarato Bartoletti ai nostri microfoni, si tratta di una campagna bellissima, in cui l'idea si percepisce all'interno dell'esecuzione stessa (guarda il video). "Il film, costruito utilizzando anche immagini di repertorio, riesce a raccontare la professione del giornalista in modo magistrale, solo attraverso le scritte che appaiono sullo schermo - ha detto Bartoletti - . E' bastato un minuto per decidere". 

Tra gli altri progetti degni di nota secondo il partner ed executiver producer di Indiana Productions ci sono 'An open mind is the best look', film di Natale di Droga5 per Nordstrom, ma anche 'Apple at work: the underdogs', che mostra la storia di due professionisti i quali, in vista di un incontro con il boss, utilizzano gli strumenti di Apple per prepararsi all'importante appuntamento. Interessante anche 'Queens', videoclip girato da Iconoclast per The Blaze

Come ha sottolineato Bartoletti ai nostri microfoni, salta all'occhio la varietà dei progetti in garafilm di tipologie e di lunghezze anche molto diverse, che hanno impegnato la giuria 8 interi giorni per visionare le 1.500 entries che hanno passato il primo turno.