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Salvatores: "Al Forum WPP-Ambrosetti per capire i millennials e la nuova comunicazione. L’orizzontalità delle rete se coniugata con la profondità del sapere può dare risultati interessanti. Il regista deve stare sempre un passo avanti al pubblico"

Il premio Oscar Gabriele Salvatores, membro dell’Advisory Board WPP/The European House – Ambrosetti e protagonista al Forum sui Millenials a Milano di una conversazione con la youtuber Sofia Viscardi, spiega ad ADVexpressTV il suo punto di vista sui nuovi creators di contenuti e sulla nuova comunicazione digitale. Vecchie e nuove generazioni con le loro diverse modalità di produzione dei contenuti e di comunicazione, sostiene, non sono poi così inconciliabili. L'importante è trovare l'equazione ideale che, unendo narrazione classica e approcci verticali del web, produca una formula narrativa nuova. Come ha fatto lo stesso Salvatores nel primo caso di cinema collettivo 'Italy in a day'. Il regista invita inoltre le aziende italiane a un ritorno a long form emozionali e a storytelling coinvolgenti, come già avviene all'estero.

Il regista Premio Oscar Gabriele Salvatores,  entrato a far parte dell’Advisory Board WPP/The European House – Ambrosetti, è stato protagonista oggi a Milano al Forum WPP/Ambrosetti dedicato ai Millenials e al ‘Il ruolo della comunicazione per la società di domani – Generare valore e cambiamento culturale’ di un'interessante conversazione con la youtuber Sofia Viscardi, simbolo della nuova generazione della comunicazione che fa della rete lo strumento privilegiato per la diffusione e la condivisione di contenuti.  Ovvero video pillole, formati brevi, sharabili e 'moltiplicabili' con facilità, differenti rispetto ai più tradizionali film pubblicitari d'autore pensati per un storytelling televisivo quali, ad esempio, le campagne Barilla e McDonald's dirette da Salvatores.

Cosa impariamo dal confronto tra due generazioni e due approcci così diversi?

Salvatores ricorda ad ADVexpressTV due citazioni rispettivamente di Bono degli U2 "Dobbiamo essere vampiri e succhiare il sangue dei più giovani" e Miles Davis 'Se vuoi rimanere interessante suona con gente più giovane di te" per indicare come anch'egli nella sua continua sperimentazione registica e narrativa non possa prescindere dall'osservare i nuovi trend e i nuovi protagonisti della comunicazione moderna, a maggior ragione, afferma, perchè "un regista deve stare per dovere un passo avanti al pubblico e non seguirlo".  Il regista è attento a capire e conoscere i Millenials, le nuove figure di creators di contenuti in rete e la comunicazione nata dalla rivoluzione tecnologica e digitale per fornire il suo contributo artistico, stimolare nuovi desideri, suscitare nuove emozioni e soprattutto creare qualcosa di nuovo. Consapevole di come il punto di vista pubblicitario, con finalità  commerciali, sia diverso da quello più puramente artistico e del fatto che dall'unione di cultura, pensiero e conoscenza con la verticalità della rete possa nascere un progetto nuovo e interessante. 

In fin dei conti vecchie e nuove generazioni con le loro diverse modalità di produzione dei contenuti e di comunicazione, rispettivamente orizzontale e  verticale, non sono poi così inconciliabili. L'importante è trovare l'equazione ideale che, rivela il regista, tenga conto di entrambi i codici, per produrre una formula narrativa nuova. 

Basti pensare a 'Italy in a day', il primo progetto di film collettivo italiano diretto dal regista Premio Oscar per la Rai. Una produzione che ha preso il via dalla richiesta, agli italiani, di inviare dei video realizzati con qualsiasi mezzo durante le 24 ore del 26 ottobre 2013, che fossero il racconto di  desideri, sogni, paure, riflessioni ed eventi accaduti  quel giorno. Risultato:  44.197 video ricevuti, oltre 2200 ore di immagini, 632 video montati ma, diversamente da quanto accade nei film, nessun fotogramma è stato girato dal regista. 

Anche la pubblicità, osserva Salvatores, è più che mai un terreno di sperimentazione continuo sia nella ricerca di sintesi narrativa, ad esempio, che in quella di immagini non stereotipate. A riguardo, in uno scenario sovraffollato di immagini e di comunicazioni veloci, poichè è la rete e non più la tv ad essere il  principale veicolo della comunicazione pubblicitaria, il regista consiglia alle aziende italiane,  come già avviene all'estero,  di investire di più  in formati emozionali e coinvolgenti piuttosto che in brevi messaggi stordenti e dai forti effetti speciali che caratterizano le piattaforme digitali. 

Brevi video dalla narrazione concentrata sono invece il tratto caratterizzante della nuova comunicazione digitale e multipiattaforma di cui Sofia Viscari è una delle più note rappresentanti oltrechè creator.

Sofia Viscardi,, D'Amico, Salvatores

 

“Fin da quando sono nata ho avuto attorno a me una pluralità di mezzi coi quali comunicare e attraverso i quali raccontare le mie esperienze, i miei pensieri e le mie idee - ha dichiarato Viscardi dal palco del Forum WPP-Ambrosetti ed è stato per me naturale fin da subito sentire l'esigenza di condividere i miei contenuti con gli altri utenti in rete". Proprio ai Millennials che popolano il web Viscardi dedica il suo blog e i suoi contenuti video, instaurando un rapporto quotidiano, basato su sincerità e credibilità, due valori fondamentali per diventare portavoce e ambassador di marchi che scelgono le sue produzioni per raccontare prodotti e affermare posizionamenti.