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G20 Roma. Criscuolo (Triumph Group Int.): “Un grande risultato per il Paese, che ribadisce l'apporto fondamentale dell'industry degli eventi per riaffermare il sistema Italia nel mondo"

A pochi giorni dalla conclusione del summit romano, i nostri microfoni incontrano l’artefice di questo successo, Maria Criscuolo, Chairwoman & Founder di Triumph Group International che, in ATI con Ega Worldwide congresses & events e Studio 80 Group, ha prodotto ogni fase dell'incontro dei 20 Paesi più industrializzati della terra, creando alcune delle scene più diffuse dai media globali la scorsa settimana e diffondendo una immagine di altro valore dell'Italia.

Si è concluso domenica scorsa, 31 ottobre, il 16° vertice G20, la cui Presidenza era affidata all'Italia. Parliamo di questo grande momento, non solo di ripartenza per l'industria congressuale e convegnistica italiana, ma anche per l'intera economia della penisola e per l'immagine del nostro Paese all'estero.

Un summit di successo, come sottolineato anche dal Premier Draghi durante la conferenza stampa a chiusura lavori.

Per meglio comprendere la dinamica della manifestazione che ha portato l'Italia alla ribalta degli osservatori internazionali, abbiamo fatto una lunga conversazione con Maria Criscuolo, Chairwoman & Founder di Triumph Group International che, in ATI con Ega Worldwide Congresses & events e Studio 80 Group, ha messo in moto e costruito ogni fase dell'incontro dei 20 Paesi più industrializzati della terra, gestendo un budget che aveva come base d'asta 15,4 milioni.

Anche noi ci siamo uniti ai complimenti per l'eccellente immagine che ha ricevuto l'Italia agli occhi del mondo, ma subito la manager ha voluto ricordare che: “Il successo quando si ottiene è sempre globale e di tutti. Per questo ringrazio col cuore il mio team e i nostri partner . Sono molto contenta cha la mia esperienza abbia contribuito ad ottenere questo largo apprezzamento per tutto il Paese, che sottolinea ancora una volta l'importantissimo e fondamentale apporto e funzione del comparto degli eventi, senza il quale nulla si sarebbe potuto realizzare concretamente. E proprio partendo da questo successo dobbiamo sottolineare la disattenzione che spesso la politica ha riservato alla industry degli eventi.”

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 Un tema attualissimo: è di questi giorni la presentazione, da parte di #Italialive, di una richiesta di maggiore attenzione per il settore della live communication che non rientra ancora nell'abolizione del distanziamento sociale, come è avvenuto per cinema e teatri, e che continua a soggiacere alle limitazioni di affluenza e vicinanza all'interno dei centri congressi, sale meeting, location per eventi. Una visione della politica miope che non celebra a dovere l'importanza di questo settore, che contribuisce al PIL italiano con 65 miliardi di euro, tra indotto e giro di affari, senza le cui capacità e maestranze il G20 non sarebbe stato possibile; il primo summit, ricordiamolo, dell'era pandemica, svoltosi in totale sicurezza Covid-19 come da legislazione vigente.

“Questo è il momento di spingere sulla politica per affermare la voce della nostra industria. L'evento è stato pianificato partendo dalle informazioni e volontà dell'apparato politico, ma è stato poi tradotto nel concreto, fisicamente, dalle aziende che gestiscono il summit. Il G20 senza il contributo della event industry, e di quelle ad esso correlate per la funzionalità del sistema, non sarebbe potuto esistere.”

Un giusto tema che nell'occasione svela i retroscena di una struttura composta dalle migliori professionalità, in possesso di una grande capacità d'ingegno in grado di creare degli spazi di libertà all'interno di un sistema fatto di piccoli universi blindati, vincolati da ferree norma di sicurezza, dove solo una pianificazione sofisticata e di prim'ordine riesce a portare e gestire le 20 rappresentanze dei singoli Paesi partecipanti, che diventano 37, tenendo in considerazione anche le ONG che siedono al tavolo dei lavori.

La nascita della ATI è avvenuta per diversi motivi, ci spiega Maria Criscuolo: “Per differenti necessità abbiamo deciso questa modalità di associazione, guidata da Triumph che si è occupata di gestire tutto il coordinamento e gli imput di realizzazione. È stata necessaria una grandissima parte allestitiva e tecnologica. Basti solo pensare ai collegamenti necessari con la Cina per la mancanza in loco di Xi Jinping, con la Russia, dove Putin è stato sempre collegato durante i lavori, con il Giappone in quanto il Primo Ministro è dovuto rimanere in patria perché si stavano svolgendo le elezioni, solo per citare alcuni universi, non reali, di complessità, risolti con una “ibridazione” anche per il G20.”

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Va evidenziato che nella macchina organizzativa esiste anche la gestione, sotto tutti gli aspetti, delle ambasciate delle singole città che rappresentano le capitali degli Stati partecipanti, e che spesso presentano diverse e spigolose eterogeneità all'interno della nazione partecipante.

“Tutto ciò che è banale nel quotidiano, all'interno del G20, diventa molto complesso.” - sottolinea Maria Criscuolo, Chairwoman & Founder di Triumph Group International “Anche solo l'assunzione all'ultimo minuto di un singolo cameriere in più per una giornata richiede procedure molto complesse per motivi di sicurezza”.

I numeri della manifestazione verranno a breve diffusi da Triumph Group International per soddisfare la curiosità di molti che vogliono prendere maggior contezza della caratura del G20 a Presidenza italiana.

Domandiamo alla manager quali sono stati i momenti più importanti del summit dal punto di vista di chi ha organizzato l’evento: “Sicuramente grande attenzione era riservata alla stretta di mano tra i rappresentanti che segna l'avvio dei lavori, la “foto opportunity” alla fontana di Trevi, uno scatto che non ha un valore economico quantificabile, come l'immagine delle mogli dei rappresentanti al Colosseo, foto che sono diventate dei veri e propri spot per l'Italia. Palazzo Chigi ha insistito affinché queste situazioni, da noi create, venissero concretizzate. L'evento culturale alle Terme di Diocleziano è stato ideato da Scognamiglio, un'altra azione live che ha lasciato ogni partecipante estasiato, anche tutti quei politici che erano stati a Roma in precedenza senza però mai vedere questa location. Sono tutte situazioni che mediaticamente hanno riscosso grande successo e apprezzamento” – prosegue Maria Criscuolo“come anche la foto dei Grandi assieme ai medici (idea che nasce dal Portavoce del Presidente del Consiglio) organizzata fattualmente da noi per costruire un ulteriore valore simbolico; poi il tavolo dei lavori all'interno del Colosseo con i Ministri dei Beni Culturali, anche questo un altro scatto/spot a favore dell’immagine dell’Italia all’estero. In queste circostanze vediamo concretamente l'importanza degli eventi, della loro forza comunicativa, di cosa sono in grado di generare nel mondo, soprattutto oggi con la diffusione istantanea di qualsiasi tipo di informazione, visiva, sonora e scritta.”

Terminiamo inevitabilmente la chiacchierata con Maria Criscuolo, Chairwoman & Founder di Triumph Group International, domandandole qualche retroscena circa la consegna del mazzo di fiori ad Angela Merkel, forse la scena più diffusa dai media mondiali, per i tanti significati simbolici. “Sì, su un mio tweet ho scritto “dietro questo mazzo di fiori c'è più di un mazzo di fiori” perché rappresenta l'esigenza di una iniziativa di saluto nata all'ultimo momento, che diventa un problema complesso se inserito all'interno di una agenda serratissima, che non ammette ritardo o tentennamento della macchina organizzativa. L'idea è stata una “improvvisata” del Presidente Draghi che ha pensato, essendo questo l'ultimo G20 della Cancelliera Tedesca, di farle un omaggio simbolico e affettivo per tutto ciò che Angela ha fatto e rappresentato per l'Europa, e non solo. Siamo contenti di aver partecipato ad un altro piccolo dettaglio che contribuisce al valore dell'organizzazione. - Conclude la Chairwoman & Founder di Triumph Group International, Maria Criscuolo.

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In quest'ultima immagine si racchiude la forza della comunicazione dal vivo, anche dell'imprevedibilità legata alla dimensione reale, dove un episodio marginale è diventato una delle icone più amplificate da social e media durante la manifestazione, riuscendo a fare commuovere una donna che, nella sua lunga carriera politica, non si è mai concessa un momento di inflessione emotiva.

“Mi auguro che questo successo lo viva tutto il settore degli eventi, non solo noi che abbiamo contribuito a realizzarlo.” – aggiunge la manager (in foto a sinistra sotto) – “E ci auguriamo che questo risultato possa essere di buon auspicio per il futuro di tutto il comparto degli eventi, che in questa occasione ha potuto dimostrare tutte le professionalità e abilità delle quali dispone. Una evidenza che ci ha permesso di contribuire nel rimarcare l'alto valore che il Made In Italy ha nel mondo”.

Davide Riva

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