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IAB Seminar. Ippolito: nel mobile l'Italia è sempre più smart(phone). Display adv a +20%

Oltre 2000 gli iscritti di cui un migliaio hanno affollato già di prima mattina il MiCo,  nuovo convention center della Fiera di Milano, per assistere al secondo appuntamento dell'anno con IAB Seminar. Focus questa volta su mobile marketing e advertising con l'obiettivo preciso di incentivarne gli investimenti attraverso  l'esposizione di case history di successo con un occhio di riguardo alle metriche e sviluppo di competenze per la crescita di un mercato che già oggi vanta nel nostro Paese oltre 10 milioni di utenti che navigano da mobile.

Ad aprire i lavori il Presidente Vicario IAB Italia, nonchè Chief Sales Officer Libero, con un intervento introduttivo sull’audience e sugli investimenti nel Mobile Advertising. Come spiega ai nostri microfoni Salvatore Ippolito, l'Italia vanta nel mobile la leadership mondiale su diversi fronti, primo fra tutti il livello di penetrazione degli smatphone: un italiano su due lo possiede. Un'audience pregiata in un mercato dalle dimensioni pubblicitarie ancora poco rilevanti, seppure in forte crescita, valendo circa il 2% del mercato complessivo dell'online advertising, in linea con le percentuali del resto del mondo.

In Italia sul totale possessori di un dispositivo cellulare il 50% è rappresentato da cellulari tradizionali e il rimanente 50% da smartphone, dato che ci posiziona al primo posto nello scenario mondiale per la penetrazione dei telefonini di nuova generazione, che in soli due anni e mezzo ha avuto una crescita esponenziale (nel 2009 la percentuale di smartphone era pari al 23%). Inoltre dei 43,677 mio (90.8% della popolazione) di possessori di cellulare, 10,662 mio (22%) ha accesso a internet da smartphone o tablet.

Secondo i recenti trend di mercato, rilevati dall'Osservatorio IAB Italia-Accenture presentato lo scorso ottobre, il mobile si conferma un canale con un buon grado di maturità, rispetto al quale ci sono ampie aspettative di crescita da parte degli operatori del settore: l'86% concorda sulle potenzialità di sviluppo futuro del mobile ed il 50% prevede di aumentare almeno del 15% gli investimenti. Ricordiamo che il nostro Paese si posiziona come secondo paese europeo per spending in mobile advertising (21,1 mio), di cui il 3,5% in mobile internet display superiore alla media europea che è del 2,5% e in crescita del 20% verso un decremento del direct. Preceduto dal Regno Unito (96,6 milioni di euro), e seguito da Turchia con investimenti per 16,9 milioni di euro e Spagna con 10,7 milioni di euro.

Il 28% degli intervistati Iab sostiene che la principale barriera all’utilizzo del mobile sia costituita dalle competenze; anello debole anche all’interno delle aziende secondo il 61% ritenendo fondamentale che si attrezzino per dotarsi delle competenze necessarie. Tra i benefici attesi dalla crescita del mobile troviamo: una maggiore efficacia di promozioni 23%; CRM/servizi 17%; vendita/direct marketing 16%, soprattutto relativamente agli smartphone predisposti a un'immediata call to action.

L'utilizzo del mobile ai fini pubblicitari diventa ancora più strategico se lo si osserva nel suo ruolo da 'mezzo cerniera' in un media mix. Da recenti ricerche di mercato è infatti risultato che nel 70% dei casi il mobile internet si coniuga con almeno un'altra attività svolta in contemporanea. Il 60% degli italiani navigano da device mobile contemporaneamente alla fruizione di contenuti televisivi (verso una media europea del 48%) potenziando il messaggio pubblicitario in tv. In quest'ottica diventa dunque fondamentale per il manager mettere a fattore comune questi elementi per sbloccare e sviluppare il mercato pubblicitario.

In conclusione, per il presidente di Iab Italia, la crescita del mercato mobile dipenderà dalla capacità di fornire reportistiche con metriche solide, di innovare i formati pubblicitari e di inserire il mezzo col giusto peso che deve avere per essere efficace in strategie di comunicazione integrata.
 
Maria Ferrucci

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