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Anima tecnologica e cuore consulenziale per la nuova Zenith. Bonori: "Una sfida per algoritmi nel futuro della comunicazione. Noi siamo pronti"

Un nuovo modo di lavorare per la sigla di Publicis Group in cui un team di specialisti preparati sarà impegnato nella ricerca di nuove opportunità per risolvere le sempre più complesse sfide di business dei clienti attraverso modelli di comunicazione avanzati in cui intelligenza artificiale e machine learning la fanno da padrona.

Da quindici anni posizionata sul ROI Zenith è oggi protagonista di un importante rilancio del proprio brand che passa, oltre che da visual, logo e sito nuovi, anche dal debutto di ROI+, piattaforma di lavoro end to end completamente supportata da dati e tecnologia (leggi news).

Un nuovo approccio alla comunicazione, un nuovo modo di lavorare in cui un team di specialisti preparati sarà impegnato nella ricerca di nuove opportunità per risolvere le sempre più complesse sfide di business dei clienti attraverso modelli di comunicazione avanzati. Complice la profonda trasformazione che ha interessato il comportamento dei consumatori, e prima ancora delle persone, nel loro rapporto con i brand e con i canali di comunicazione.

Come spiega ai nostri microfoni il Global Brand President di Zenith Vittorio Bonori: "Stiamo osservando una convergenza senza precedenti tra la comunicazione e il commercio nel percorso che il consumatore fa dal momento in cui entra in contatto con la marca fino al momento in cui converte e arriva a effettuare l'acquisto. In tutta questa relazione la tecnologia gioca un ruolo fondamentale, le persone vivono all'interno delle piattaforme, usano la tecnologia per acquistare, per esplorare e informarsi su nuovi prodotti. Ed è questo il vero cambiamento in atto e di conseguenza l'opportunità per un brand come Zenith di rinnovarsi. Da qui il lancio di ROI+."

Per il manager non è più come in passato in cui si trattava di identificare una big idea e distribuirla all'interno dei canali in modo efficace ed efficiente. "Oggi è necessario disegnare e progettare delle esperienze di marca attraverso il consumer journey andando ad intercettare il consumatore con diverse modalità" continua Bonori.

Avere un ruolo sempre più importante nel percorso che le aziende compiono per approcciare i consumatori, l'obiettivo a tendere della rivoluzione di Zenith.

"Con questo posizionamento abbiamo identificato nell'intelligenza artificiale in particolare nel machine learning (leggi news) un'opportunità tecnologica unica per riuscire ad animare il posizionamento e fornire questo valore distintivo ai clienti" aggiunge il manager. A testimonianza del successo di un approccio machine learning per il digital planning, la case history sul cliente Aviva per il quale Zenith è stata la prima agenzia al mondo a disegnare un algoritmo per gestire campagne digitali in modalità real time e completamente automatica

"Abbiamo costruito un algoritmo proprietario che ottimizzava in tempo reale le campagne digitali andando ad allocare il budget in funzione delle performance. Questo ha permesso ad Aviva e Zenith di ritagliarsi un ruolo distintivo anche nei confronti di tutte le piattaforme con cui lavoriamo" precisa Bonori. Vediamo Nel futuro del mondo del marketing e della comunicazione vediamo una sfida per algoritmi, in cui le aziende e le agenzie che le supportano dovranno essere in grado di costruire modelli vincenti perché più performanti. Aviva è solo un esempio. Lo stiamo applicando su molti clienti ed è una tra le tante innovazioni che accompagnano questo nuovo percorso di Zenith."

E in tutto questo che ruolo gioca l'elemento umano? Fondamentale per Bonori che precisa: "L'industria dei media è sempre stata caratterizzata da aziende che acquistavano e pianificavano spazi. Il media rimane il nostro core business, ma evidentemente quello che ci ispira nella direzione futura è proprio la possibilità di avere un ruolo con le imprese molto più consulenziale dove le capabilities  sviluppano e fanno esplodere la creatività.  Insieme al cliente andiamo ad analizzare gli asset tecnologici, i dati disponibili, i contenuti, le piattaforme esistenti perché tutto parte dal creare le giuste capabilities. Senza questi asset non si incomincia nemmeno a giocare e non è èpossibile quindi disegnare in modo creativo questi percorsi per il consumatore."

Infine relativamente alla recente riorganizzazione interna tra le agenzie media di Publicis Group,  il manager ne evidenzia i primi segnali positivi: "Abbiamo festeggiato un anno da poco con la nuova organizzazione in cui tutti gli asset media di Publicis sono stati riorganizzati secondo una matrice, questo ha richiesto un cambio culturale importante e oggi si vedono i risultati di questo cambiamento. Le brand sono al 100% dedicate ai clienti permettendoci di beneficiare di global practice che accelerano le nostre risposte ai clienti. Questo ci rende agile e veloci e ha permesso di generare ottimi risultati già dal primo quarter del 2017 in cui il gruppo Publicis si è dimostrato il più performante in termini di acquisizioni di nuovi clienti. Questo è l'indicatore più importante che mi porta a pensare che vedremo cose molto interessanti nei prossimi mesi."

Maria Ferrucci