Media

Costa: "Mercato pubblicitario positivo, ma tutto dipenderà da economia, politica e consumi. Per WPP 1° semestre in linea con gli obiettivi. Trainano media, ricerche e digitale, via obbligata per le imprese"

Il country manager WPP, intervistato a margine dell'incontro ThINK Digital organizzato da GroupM e The European House Ambrosetti, ha sottolineato come la digital transformation rivoluzioni mercato, consumatori, comunicazione e imprese. Ma l'Italia sconta un ritardo rispetto all'Europa e mostra un divario, in termini economici e di consumi, tra il Nord, con Milano al centro di grande dinamismo, e il Sud. Il branded content nuova frontiera del racconto di marca.

La digital transformation cambia il Paese, i consumatori, il mondo delle imprese e della comunicazione, e il digitale è una via obbligata per le imprese che vogliono competere sul mercato.  

E' quanto emerso dall'incontro 'ThINK Digital' organizzato oggi a Milano da GroupM e The European House Ambrosetti per fare il punto sull'evoluzione tecnologica in atto, sui suoi risvolti in comunicazione e nel Paese e per fornire uno stimolo alle aziende affinche il digitale non sia una pellicola che semplicemente le riveste dall'esterno, ma  un processo che le rinnovi dall'interno, spingendole a ripensare organizzazione e modelli di business. 

Mentre all'estero questo auspicio è già una realtà, l'Italia sconta un ritardo, perchè deve colmare un gap digitale e culturale rispetto ai principali Paesi europei, che la posiziona sotto la media UE per investimenti in ricerca & sviluppo e in innovazione, volano per la crescita delle imprese. Basti pensare che la Penisola è agli ultimi posti nel Digital Economy and Society Index come evidenziato da Valerio De Molli, Managing Partner di T.E.H Ambrosetti. E' giunto il momento che il nostro Paese, ha commentato ai microfoni di ADVexpressTV Massimo Costa, Country Manager WPP Italia, prenda coscienza che pensare e agire in ottica digitale non è una scelta ma un passo obbligato per sopravvivere. Serve un cambio di passo per le aziende italiane e per le PMI che ancora non sono pronte a diventare public company facendosi carico dei costi che l'internazionalizzazione impone. 

Certamente la variabilità del mercato che non consente vision e investimenti a lungo termine non aiuta, ecco perchè WPP attraverso GroupM e l'impegno di Roberto Binaghi, Ceo di Mindshare,  fornisce mensilmente ai clienti un Forecast di 80 pagine che fornisce dati aggiornati sull'andamento del mercato, dei consumi, degli investimenti nelle diverse categorie merceologiche e nei vari settori.

Il Gruppo WPP, forte dell'expertise internazionale e del know how digitale delle agenzie del network, da anni si propone sul mercato come partner per i clienti nei processi di digital transformation e di internazionalizzazione. Il digitale, lo ha ricordato Costa ad ADVexpress, rappresenta, dopo media e ricerche, il terzo driver di crescita del Gruppo, seguito da servizi di marketing, PR e Advertising. In tema di business, il bilancio WPP nel primio semestre è positivo, anticipa Costa, in linea con gli obiettivi, e se nei prossimi mesi non ci saranno eventi politici - economici negativi, il risultato verrà mantenuto anche a fine anno.

Difficile fare previsioni, lo stesso vale per il mercato pubblicitario italiano sottolinea Costa, perchè troppo legato a questioni economiche, politiche e internazionali. GroupM ipotizza una chiusura a +1,4%, l'UPA indica un più ottimistico +1,8%,  ma tutto dipenderà dalle sopracitate variabili e dall'andamento dei consumi che ad oggi, sottilinea Costa, ancora non sono ripartiti come dovrebbero in Italia, con il Nord che, complici regioni industriali come la Lombardia,  traina il Sud in un divario che va crescendo e porta a chiedersi se il primo solleverà il secondo  o se il secondo affosserà il primo con una conseguente flessione del mercato dell'adv. Certamente è interessante il nuovo rinascimento e il vivace dinamismo che interessa Milano fin da prima di Expo e che Costa auspica possa 'contaminare' tutto il bel Paese che ha da parte sua l'obbligo di attivare un cambiamento culturale e ripensare diverse criticità, come la scarsa presenza delle donne in posizioni di leadership, la mancanza di opportunità di lavoro per i giovani e l'invecchiamento della popolazione. 

Nel Nord industrializzato e ricco di servizi, ma più in generale in tutto il Paese e nel settore della comunicazione la Social Responsibility dev'essere una delle parole d'ordine, secondo Costa, per una convivenza civile, intelligente e votata alla crescita,

Dopo le tante discussioni e riflessioni che ha generato, durante il Festival di Cannes,  l'annuncio dl Ceo di Publicis Groupe Arthur Sadoun di voler rinunciare, l'anno prossimo, ai Premi, non poteva mancare una domanda, al Ceo di WPP, sull'importanza degli awards per agenzie e aziende dell'industry. I premi  sono importanti per i creativi che li vincono e per le agenzie che attraggono così nuovi talenti in grado di realizzare progetti di qualità per i clienti afferma Costa.   Ma il compito delle agenzie, ricorda Costa, resta  quello di contribuire alla crescita del business, dei prodotti e delle marche delle aziende clienti.

E per raccontare la marca oggi la creatività tradizionale, chiamata peraltro a rinnovarsi per adeguarsi ai nuovi consumi mediali mobile e multidevice,  non basta più, evidenzia Costa. La nuova frontiera dello storytelling è il branded content, disciplina sul quale il Gruppo WPP sta investendo parecchio, che grazie alle sue formule linguistiche fresche e innovative contribuirà a rinnovare la comunicazione dei brand brand attraverso storie brevi, da fruire in rete, su youtube e altre piattaforme.

Infine, un parere sulle gare, tema sul quale proprio i giorni scorsi Assocom ha lanciato una serie di proposte per fare cultura tra le agenzie nella direzione di una crescente trasparenza e correttezza.  In linea con le linee guida di Assocom, Wpp, spiega il manager, ha un approccio selettivo alle gare, partecipando solo i pitch che mostrano determinati presupposti economici, di credibilità e serietà. 

 

EC