Partner

Andrea Campana (Beintoo): “Target geolocalizzati e creatività customizzata migliorano la user experience mobile”

Come spiega il manager al nostro microfono, mentre le campagne pubblicitarie sono pianificate solitamente secondo caratteristiche sociodemografiche come età e genere, oggi è possibile invece osservare gli utenti in mobilità, capirne il comportamento nella vita reale sulla base della loro localizzazione e così costruire target ad hoc: Beintoo traccia infatti gli utenti nel corso della giornata creando dei cluster comportamentali definiti in base a elementi quali quante volte e per quanto tempo le persone frequentano specifici punti di interesse per l’azienda.

Un modo nuovo di colpire il target di riferimento con messaggi pubblicitari rivolti agli utenti in mobilità: questa la promessa agli advertiser e alle loro agenzie media formulata da Andrea Campana, amministratore delegato di Beintoo, dal palco del Festival Of Media che si è svolto a Roma lunedì 8 e martedì 9 maggio.

Come spiega Campana al nostro microfono, mentre le campagne pubblicitarie sono pianificate solitamente secondo caratteristiche sociodemografiche come età e genere, oggi è possibile invece osservare gli utenti in mobilità, capirne il comportamento nella vita reale sulla base della loro localizzazione e così costruire target ad hoc: Beintoo traccia infatti gli utenti nel corso della giornata creando dei cluster comportamentali definiti in base a elementi quali quante volte e per quanto tempo le persone frequentano specifici punti di interesse per l’azienda.

“I principali asset che offriamo ai nostri clienti – sottolinea quindi l’ad di Beintoo – sono la possibilità di targettizzare i messaggi pubblicitari sulla base dei dati presenti nella nostra piattaforma, e insieme di customizzare le creatività per una migliore user experience mobile, facendo leva proprio sulla geolocalizzazione dell’utente, cioè in base a dove l’utente si trova quando vede il messaggio pubblicitario. Un aspetto cruciale soprattutto se si pensa al mondo del retail”.

Per questo, on top alla delivery della campagna sulla base del comportamento o dei comportamenti presenti nel database di Beintoo, esiste anche la possibilità di delivery della campagna solo in specifiche regioni, città, o addirittura aree all’interno di un centro commerciale.

Insieme a Campana, sul palco del Festival Of Media, anche Paola Saggese, Media Director Southern Europe e CEE di Unilever, che ha raccontato i progetti sviluppati insieme a Beintoo per due prodotti, Cornetto e Coccolino. “Unilever ha spiegato come l’Italia sia un territorio effettivamente difficile da coprire – ci ha detto Campana –, soprattutto perché nelle diverse regioni gli utenti rispondono in modo differente ai diversi messaggi pubblicitari, e c’è poca concentrazione nelle grandi città e molta più dispersione invece nei piccoli centri urbani. Per questo motivo l’utilizzo del mobile e dei dati derivanti dal mobile sono stati rilevanti per entrambe le campagne sulle quali abbiamo lavorato insieme a loro negli ultimi mesi”.

Rispetto alla complementarietà e all’integrazione con gli altri media, Campana giudica il mobile un ponte che collega la customer experience on e off line, uno strumento con cui ci interfacciamo con il mondo online ma che portiamo in tasca nella vita reale, e che perciò “Si integra naturalmente con altre campagne pubblicitarie: può essere usato come complemento di una campagna Tv, soprattutto quando l’utente non è in grado di vedere lo spot davanti alla televisione ma lo vede sul suo telefono in modo sincrono. Può essere utilizzato per verificare se l’utente si trova o si reca davvero in uno specifico punto vendita pubblicizzato dallo spot. Infine, un altro tema sul quale stiamo lavorando è la sincronizzazione dei messaggi pubblicitari fra lo smartphone e l’Out Of Home, adesso che il mezzo sta diventando sempre più digitale”.

Sia i brand, sia le agenzie, chiosa Campana, sanno che ormai devono seguire il cliente in un percorso crossmediale che parte magari dalla televisione e finisce con l’Out Of Home, ma sempre passando dal mobile: “Noi per primi dobbiamo quindi integrarci con altre piattaforme e trovare nuove soluzioni, anche commerciali, per poter offrire il nostro prodotto integrato con altri piani media che vengono fatti su altri mezzi”.