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Best Brands 2022. “Un riconoscimento, oggettivo e misurato, alle marche più veloci nel rispondere ai bisogni dei consumatori nella nuova realtà post–pandemica”

Ai microfoni di ADVexpress Tv, il Presidente UPA, Lorenzo Sassoli de Bianchi, il CEO di Serviceplan Group Italia, Giovanni Ghelardi, e il Presidente di GfK Italia, Enzo Frasio, illustrano il percorso compiuto dalla classifica negli ultimi anni, le novità dell’ottava edizione e i progetti per la sua evoluzione. Gli insight emersi dal tavolo di lavoro del ‘Club dei Best Brand’, cui partecipano le aziende al top dei ranking, saranno oggetto di un white book distribuito il 31 marzo, in occasione dell’evento di gala.

“Due anni fa – esordisce Giovanni Ghelardi – il presidente Sassoli ha efficacemente definito Best Brands un ‘non premio’, perché si tratta in realtà di una classifica e oggi neppure più quella: l'iniziativa si è infatti evoluta, le classifiche si sono moltiplicate, e oggi parliamo di un vero e proprio tavolo di lavoro che – come indica il titolo della nuova edizione, ‘Le Azioni dell'Emozione’ – si propone di mettere in luce la capacità di evolversi delle marche stesse, per le quali competere nella propria categoria non è più sufficiente essendo oggi necessario uscire e confrontarsi con valori sempre più universali”.

La nuova struttura di Best Brands riflette e approfondisce dunque quattro diversi territori, spiega Ghelardi: a quelli dei Best Product Brand, Best Growth Brand, Best Sustainable Brand si aggiunge infatti da quest'anno anche il Best Phygital Brand. “La marca, cioè, che attraverso l'innovazione è riuscita a introdurre la tecnologia e il digitale come mezzo di relazione con i propri consumatori diventando quindi a tutti gli effetti accessibile sempre e ovunque”.
Osservando e analizzando i risultati delle 4 classifiche è possibile capiare come e quanto i brand stanno crescendo: “Potremmo quasi dire – chiosa Ghelardi – che se fino a qualche anno fa il Best Brand era il primo di ogni classifica, oggi diventa importante vedere quali brand sono e saranno presenti ai vertici in tutti e quattro gli ambiti considerati”.

Sassoli: “Un riconoscimento al valore della marca e un invito a cogliere l’opportunità del momento per comunicarla”
Il Presidente Upa si è dichiarato molto soddisfatto della partecipazione al gruppo di lavoro di Best Brands, che ha definito “Uno stimolo per tutte le aziende a fare meglio. Non essendoci una giuria ma basandosi su risultati oggettivi, Best Brand riconosce alle imprese il lavoro fatto per la valorizzazione delle proprie marche, inserendola in modo globale all'interno del mondo in cui operano, mirando non solo alla vendita di prodotti e servizi ma anche a rappresentare un elemento di sicurezza, affidabilità, credibilità e soprattutto rassicurazione in un mondo caratterizzato dalla forte emotività ed enorme incertezza. Al momento di scegliere un prodotto o un servizio, le marche rappresentano dei valori e costruiscono fiducia – ha osservato Sassoli –, e diventano quindi un ancoraggio psicologico per tutti noi”.
In un tale scenario la comunicazione gioca un ruolo fondamentale, e Sassoli ha ribadito il suo invito di sempre ad approfittare delle opportunità che si creano anche nei momenti difficili: “In questo momento abbiamo una forte esposizione a tutti i mezzi di comunicazione – televisione, internet, digitale, giornali... – per il costante bisogno di informazioni su ciò che accade giorno dopo giorno e quasi ora dopo ora. Un'ottima opportunità per le imprese per 'insistere' nella comunicazione delle loro marche, ancor di più in una fase di trasformazione del mondo occidentale proprio verso questa nuova categoria del ‘phygital’: perché ogni azienda, sia nel settore dei beni durevoli che dei servizi ha bisogno oggi di una componente digitale”.

Sassoli si è quindi detto fiducioso che almeno nei primi mesi di quest'anno possa continuare il trend molto positivo del 2021 in cui è stata praticamente recuperata la perdita del 2020.

All'orizzonte ci sono delle incertezze – i costi dell'energia e delle materie prime, la crescita dell'inflazione – che rendono più complicata la lettura del mercato 2022 (a questo link l’approfondimento sulle stime di Sassoli).

Frasio: “alle marche il compito di intercettare gli stili di vita della nuova realtà post-pandemica”
Best Brands, premette Enzo Frasio, non può dare tutte le risposte, ma si pone un obiettivo importante: essere lo specchio della forza delle marche. “È uno strumento che va costantemente analizzato e interpretato perché solo così può essere veramente utile a dare valore alla nostra industry. Per questo abbiamo dato vita al Club dei Best Brand per mettere a confronto l'esperienza delle marche con i dati dello studio”.
Anche nel caso della nuova classifica Phygital, prosegue Frasio, non ci si può aspettare che i risultati rappresentino ‘in assoluto’ la capacità di un brand di essere sempre e ovunque accessibile in modo fisico e digitale: “Servirà però a identificare i Best Brand che avranno recepito prima e meglio i nuovi bisogni dei consumatori, declinandoli in proposte di acquisto e di consumo.

Questi Best Brand sono apprezzati per la loro capacità di rendere aggiornato, up to date, il valore della propria marca. Sono sempre stati e continueranno a essere attori protagonisti su qualsiasi canale fisico e digitale, e grazie a questo capaci di intercettare positivamente i nuovi stili di vita post–pandemici – perché anche se la crisi non è alle nostre spalle siamo già di fatto in una nuova realtà, che è cosa ben diversa dalla nuova normalità di cui spesso si parla, perché purtroppo non c'è nulla di normale.

Al Galà ‘phygital’ del 31 marzo sarà presentato un white book con i principali insight emersi dal tavolo di lavoro
In conclusione, Ghelardi ha voluto ricordare come il lavoro degli i questi 7 anni sia stato reso possibile dai partner – “Li voglio ricordare tutte: insieme a UPA e al suo patrocinio, a Serviceplan e GfK, ci sono anche ADC Group, Rai Pubblicità, 24 Ore System e IGPDecaux” –, che hanno messo entusiasmo e passione, oltre che risorse, tempo ed energie a disposizione della
costruzione di questo percorso confluito nel Club.

“Il Club dei Best Brand nasce infatti come un modo in cui anche le aziende partecipano a questo tavolo di lavoro costruito selezionando le marche top ranking nelle shortlist, che si sono poi rese disponibili a confrontare i dati delle ricerche con il loro pensiero e la loro esperienza sul campo. Ne stanno emergendo insight estremamente interessanti, le cui evidenze saranno pubblicate in un white book che sarà distribuito il 31 marzo durante la serata finale che sarà proprio all'insegna del phygital.


A questo link tutti dettagli sul Galà e le informazioni sull'Innovation Award, il riconoscimento che premia la marca che si è distinta per la capacità di innovare con un assegno di 100.000 euro in spazi pubblicitari e che quest'anno andrà a Weschool.