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Colombo (Gruppo 24 Ore): "Anche quest'anno partner di Best Brands con System 24. In Italia ancora molta strada da fare per sviluppare la cultura di marca: la qualità non basta, bisogna saperla raccontare"

Il direttore generale commerciale del Gruppo 24 Ore spiega ai microfoni di ADVexpressTv le ragioni che hanno spinto System24 a schierarsi ancora una volta al fianco di Best Brands, la ricerca condotta da GfK e Serviceplan che misura in modo innovativo il valore delle marche. Il 15 novembre a Milano la serata di presentazione dei risultati.

Il Gruppo 24 Ore, attraverso la concessionaria System 24, fin dalla prima edizione è al fianco di Best Brands, la ricerca condotta da GfK e Serviceplan che misura in modo innovativo il valore delle marche, che vede tra i partner anche ADC Group ed è giunta in Italia alla terza edizione (leggi news). 

Come ha spiegato ai microfoni di ADVexpressTv Massimo Colombo, direttore generale commerciale del Gruppo, nonostante il mondo del largo consumo non costituisca la tipologia elettiva di target e di clienti del Gruppo 24 Ore, Best Brands nasce da un'analisi oggettiva del valore delle marche e questo è perfettamente in linea con l'attività del Gruppo di analizzare e valorizzare gli aspetti economici, tra cui va certamente incluso il brand. 

Commentando i risultati dell'edizione 2016, che vedevano nella classifica Best Growth Brands italiana la presenza di ben 8 brand tricolore su 10, contro i 4 tedeschi su 10 presenti nella classifica Best Growth Brands tedesca, secondo Colombo non si tratta di una sorpresa. "Nella classifica italiana si nota il primato del settore food, nel quale senza dubbio primeggiano moltissimi brand tricolore, mentre in Germania manca questa forte tradizione nell'alimentare", ha dichiarato il manager i nostri microfoni. 

Per quanto riguarda il primato di Rigoni di Asiago, per il direttore generale commerciale di Gruppo 24 Ore è comprensibile tenendo conto del fatto che si tratta di una marca che ha fatto suoi due trend attualmente molto forti, la qualità e la salute, sapendo interpretare al meglio i desiderata del momento. Il fatto che si tratti di un'azienda piuttosto piccola rispetto ad altre in classifica non stupisce: "Le realtà piccole sono senza dubbio più dinamiche delle grandi e hanno più possibilità di crescita", ha detto Colombo. 

Nella presentazione dello scorso anno, GfK ha evidenziato il ruolo cruciale del 'cuore' di una marca, della sua parte emotiva, rispetto al 'corpo'. D'accordo anche Colombo, che ai microfoni di ADVexpressTV ha spiegato come il 'corpo' sia in un certo senso dato per scontato. La qualità è ormai una conditio sine qua non, ma se una marca è di qualità per avere successo deve anche saperlo raccontare, ponendo l'accento sulla sua storia, sui suoi valori, creando una 'storia' che vada a toccare la sfera più irrazionale ed emotiva dei consumatori.

Allo scopo di comunicare o spirito dell'iniziativa, Best Brands aveva pubblicato qualche tempo fa su alcuni quotidiani, compreso Il Sole 24 Ore, una lettera aperta alla marca, dove si faceva riferimento anche alla necessità di diffondere la cultura di branding nel nostro Paese. Anche a parere del direttore generale commerciale del Gruppo 24 Ore, c'è ancora molta strada da fare in questo senso: la marca oggi rappresenta la garanzia del contenuto, come lo è una testata per la notizia che contiene, ma bisogna comunicarla nel modo corretto. Purtroppo in Italia ci sono molte aziende che hanno fatto della qualità e dell'innovazione la loro bandiera, ma che non sono altrettanto capaci sul fronte della comunicazione

Venendo alla novità dell'edizione 2017 di Best Brands, ovvero la classifica Best Millennials Brands, che misurerà la relazione del target 18 - 34enni con le marche di prodotto, Colombo non si aspetta su questo target dei risultati molto diversi per quanto riguarda le marche del settore food o commodity, per loro natura piuttosto trasversali, mentre probabilmente potranno esserci delle differenze rispetto alle altre fasce d'età sul fronte dei brand legati alla tecnologia

E il Gruppo 24 Ore come si relaziona con i Millennials? "Il tipo di contenuto che proponiamo non è per sua natura appealing per questo target, ma stiamo lavorando sulla facilitazione del linguaggio, per rendere le informazioni più accessibili. Diverso il caso della radio, dove riusciamo a conquistare anche i più giovani perché proponiamo un modo di fare economia caratterizzato da un linguaggio più facile e brillante", ha affermato Colombo.

Serena Piazzi