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Con la Casa della Comunicazione Serviceplan Italia cresce e fa cultura. Il fatturato vola a 11 mln

Una piattaforma dove diverse competenze si incontrano per confrontarsi, integrarsi e dare vita ad un ambiente creativo e stimolante, non solo per chi ci lavora ma anche per i clienti.

Questa è la Casa della Comunicazione di via Solferino a Milano. Nata nel 2012 con al suo interno solo Serviceplan, l’agenzia del gruppo specializzata in creatività e strategia di marca, vanta oggi una composizione articolata che vede sotto lo stesso tetto anche le altre sigle del Gruppo di Monaco: Plan.net (digitale), Mediaplus (media), Serviceplan Solutions (produzione) e Goodmind (corporate identity e packaging design).

Come spiega ai nostri microfoni l'Ad di Serviceplan in Italia Giovanni Ghelardi, un modello, quello della Casa della Comunicazione, che permette loro di promuovere la cultura della comunicazione nelle sue più recenti evoluzioni attraverso la condivisione delle diverse competenze che lavorano nel gruppo. Ne è una dimostrazione l'evento organizzato mercoledì 6 luglio in via Solferino, “Reality by Virtuality”, attraverso il quale la sigla ha dedicato al tema più che mai attuale della realtà virtuale, non solo un approfondimento ma anche una vera e propria esperienza di immersione in una realtà a 360°. Grazie a Bmw Motorrad e Samsung infatti i partecipanti hanno potuto godere di un virtuale giro in moto (grazie ai 350 video realizzati dalla sigla) e di una presentazione particolarmente coinvolgente grazie agli oculus distribuiti al pubblico presente.

Video immersivi a 360°, Realtà composita, Realtà virtuale, Realtà aumentata. Durante l'incontro è stata fatta un po' di chiarezza sul loro funzionamento e su come incideranno sul branding e sui mercati pubblicitari. Gli enormi investimenti in questo campo, sulla spinta di aziende quali Google, Microsoft, Facebook e Samsung, stanno già creando un forte impatto sui mercati, e a breve ridefiniranno in maniera radicale l’interazione tra ma?rche e consumatori. 

Oltre alla cultura, l'altro cardine della filosofia Serviceplan è la crescita sostenibile. Ghelardi si è dichiarato ampiamente soddisfatto dei risultati raggiunti dal modello della Casa della Comunicazione, che si sta rivelando vincente. E lo dimostrano i numeri. A soli quattro anni dallo sbarco in Italia, Serviceplan Group ha messo a segno nel nostro Paese una crescita  tale da raggiungere, a giugno di quest'anno, 11 milioni di euro di fatturato e quasi 90 persone impiegate. Con una parte sempre più importante di questa crescita, rappresentata dal Digitale.

Alla guida di Plan.net, l'Ad Sara Baroni interpreta il fenomeno digitale e le sue dinamiche individuando nella comunicazione dedicata un'opportunità per intercettare un consumatore profondamente cambiato nel comportamento e sempre più coinvolto dalla rete. Per la manager i clienti necessitano prima di tutto di essere guidati e orientati in un mondo sempre più complesso, quale è quello del digitale. Ed è da qui che Serviceplan inizia il proprio percorso con la committenza verso la costruzione di progetti innovativi e integrati. 

Tra i marchi che hanno sposato soluzioni di comunicazione particolarmente innovative, Baroni cita BNP Paribas Real Estate. Un progetto attraverso cui la società immobiliare offre ai propri clienti un’esperienza di living di 48 ore in un appartamento realizzato ad hoc. L'obiettivo è stato creare una vera e propria "Living Experience" per un gruppo selezionato di potenziali acquirenti perché toccassero con mano l'unicità e l'esclusività di un appartamento progettato e costruito da BNP Paribas RE (leggi news). 

Degna di menzione per la manager anche l'operazione Giocattolo realizzata lo scorso anno per Auchan. Una campagna integrata (leggi news), in cui il sito presenta due user experience che hanno lo stesso impianto tecnologico: il percorso pensato per i genitori rende possibile l’esplorazione del catalogo prodotti, la visione di offerte e promozioni e la configurazione dei parametri di base necessari per la creazione della “letterina di Natale” da parte del proprio bambino.

Infine relativamente all'e-commerce, Sara Baroni ci spiega: "Noi offriamo competenza sull'omnicanalità, cioè sul progetto che implica una introduzione di valore dell'e-commerce in azienda. Non si tratta di un negozio in più, ma di un elemento che deve portare a ripensare al modello commerciale. E qui viene in aiuto la strategia di omnicanalità che possiamo studiare e implementare".

Concludiamo la nostra esplorazione della Casa della Comunicazione, puntando i riflettori sul cuore pulsante di ogni attività di comunicazione: la creatività. Da febbraio in Serviceplan Italia è arrivato il nuovo direttore creativo esecutivo Oliver Palmer (leggi news e guarda l'intervista video).

Più di 200 premi internazionali e 10 Leoni all’attivo, Oliver ha lavorato negli ultimi 15 anni in Serviceplan Germania (dove solo a Monaco in un’unica Casa della Comunicazione operano più di 1200 persone) ma è mezzo italiano. E questo, insieme alla sua passione per l’Italia, l'ha portato con orgoglio a lavorare a Milano. 

Palmer spiega ai nostri microfoni la sua esperienza lavorartiva nel Belpaese. Un bilancio positivo quello dei suoi primi mesi di lavoro, caratterizzato già da due gare vinteFondazione Veronesi (leggi news) e Opera (leggi news), e tanti progetti ai blocchi di partenza. Tra i clienti che più hanno dato soddifazione al creativo da quando è arrivato, Kimbo con la campagna che gioca sulla fusione tra i nomi delle città. Un progetto con grandi potenzialità di internazionalizzazione. Così come Humana, brand tedesco dal mercato principale in Italia, per cui sono al lavoro per una grande campagna integrata di rilancio che sarà caratterizzata da elevati standard qualitativi di produzione.

Burger King è invece il brand che secondo Palmer si presta meglio per dare vita a una campagna particolarmente sfidante in arene competitive internazionali, quali ad esempio il Festival di Cannes.  

Relativamente al contesto italiano, oltre alla grande stima verso i nostri grandi talenti creativi, Palmer intende puntare fortemente sui giovani dando loro possibilità e responsabilità perché mostrino quella 'follia negli occhi' garanzia di genialità. 

Maria Ferrucci