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NC Awards 2018/4. Il ruolo della creatività nell’era dell’omnicanalità e dei big data

Continua l'inchiesta che abbiamo avviato in occasione della riunione plenaria della giuria del Premio di ADC Group, intervistando i creativi che hanno presentato live le proprie campagne in concorso, perché ci illustrassero il loro punto di vista relativamente al ruolo della creatività nell’era dell’omnicanalità e dei big data. Oggi ai microfoni di ADVexpress Tv Luca Scotto Di Carlo e Vincenzo Gasbarro (M&C Saatchi), Francesco Paolo Conticello (Casta Diva Group), Paolo De Matteis (RED Robiglio & Dematteis), Paolo Bassanetti e Dario Alesani (BAM Bassanetti Alesani Mauri).

Il ruolo della creatività nell’era dell’omnicanalità e dei big data. Lo abbiamo chiesto ai creativi che hanno presentato le proprie campagne live di fronte alla giuria degli NC Awards che si è riunita in sessione plenaria il 26 marzo al Blue Note di Milano per decretare i vincitori dell'edizione 2018 del Premio ideato e promosso da ADC Group, che comprende anche i concorsi Brand for Entertainment e Loyalty Awards.

Guarda il video dei lavori della giuria.

La quarta puntata della nostra inchiesta si compone oggi dei commenti di:

Luca Scotto Di Carlodirettore creativo esecutivo & partner di M&C Saatchi, spiega "La parola creatività è diventata un po’ obsoleta, perché il termine creativo è applicato a qualsiasi ambito ed è diventato un termine omnicomprensivo. Noi oggi più che definirci creativi siamo persone coinvolte in un processo dall’inizio alla fine, che coinvolge molti più attori perché bisogna tenere conto dell’omnicanalità e dei big data. Ovviamente l’aspetto creativo e di pensiero è sempre fondamentale perché gli altri mezzi sono dei facilitatori per arrivare a dei target molto precisi. C’è sempre una discriminante relativa alla strategia e al pensiero che fa la differenza".

Gli fa eco l'altro direttore creativo esecutivo & partner dell'agenzia, Vincenzo Gasbarro. Per lui "Quando si parla di big data si parla di grandi piattaforme che si stanno evolvendo in maniera tecnologica. Dal punto di vista imprenditoriale le idee sono qualcosa da salvaguardare perché l’intrattenimento, la creatività e l’arte sono strumenti di comunicazione che non hanno sostituti. Quindi ben vengano i big data e le piattaforme di ogni genere, ma specializziamoci dal punto di vista creativo e delle idee, senza dimenticare l’esecuzione".

L'Head of Communication and External Relations di Casta Diva Group, Francesco Paolo Conticello, ci spiega invece che "Nell’era dei big data il ruolo della creatività è quello di sempre, nel senso che è fondamentale. Al di là del dato di marketing, che aiuta a orientare le scelte, certamente arrivare al cuore dei nostri consumer è la cosa più importante. Quindi non credo che ci sarà una diminuzione del ruolo della creatività a favore dei data driven".

 

 

Per Paolo De Matteisdirettore creativo RED Robiglio & Dematteis,: "Il ruolo della creatività in quest’era è cambiato sostanzialmente e sta cambiando. Ogni giorno noi facciamo fronte a richieste completamente diverse da quelle che potevano essere semplicemente solo un anno fa. Il fatto di parlare di creatività e non includere tutti canali che abbiamo a disposizione è una piccola follia. Non si parla più di atl, btl, web, digital, ecc, ma stiamo parlando di comunicazione che per fortuna adesso tocca tutti gli aspetti della vita di una persona". 

 

Paolo Bassanetti, socio dell'agenzia BAM Bassanetti Alesani Mauri, racconta infine che "Il mondo della comunicazione sta andano molto velocemente e si sta trasformando con grande dinamismo. Stiamo cercando di buttarci su tutte le attività basate sui big data. Cerchiamo di farlo però senza perdere di vista la parte creativa che è fondamentale per convincere il cliente ad acquistare il nostro servizio e prodotto. Quindi i numeri sono fondamentali per creare una buona campagna di comunicazione, ma senza una buona idea creativa e il convincimento del consumatore è difficile poi dare valore alle cose che si fanno."

Il suo socio Dario Alesani, ha aggiunto: "La parte dei dati e della tecnolgoia, in questo frenetico avanzamento di un marketing parascientifico che ci sta coinvolgendo tutti, sono una parte fondamentale che va studiata, capita e analizzata. Una volta però che ci troviamo davanti alla persona a cui vogliamo parlare attraverso i dati dobbiamo sapere cosa dirle, come affascinarla e farla sorridere, farle venire venire un po’ di pelle d’oca e conquistarla. La parte della creatività, che siano romanzi, quadri o pubblicità, sarà sempre fondamentale perché è quella che conquista il cuore delle persone".