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Girelli (OMG): 'Videocomunicazione, smart data e programmatic i trend dell'adv 2014'

Marco Girelli, vicepresidente Assocom e Ceo di OMG, a 'Comunicare Domani' ha avuto il compito di presentare i dati relativi all'andamento del mercato della comunicazione nel 2014 (leggi news).

Il suo intervento si è aperto con un suggestivo video dedicato al Manifesto Futurista di Marinetti. Come ha spiegato Girelli ai microfoni di ADVexpressTv, si possono riscontrare delle analogie tra l'epoca dei Futuristi e il nostro tempo: anche oggi il mondo sta cambiando a una velocità incredibile, soprattutto sul fronte delle tecnologie, e c'è la sensazione di essere protagonisti di un momento di grande trasformazione, dove tutto ciò che sembrava impossibile diventa possibile.

Venendo ai dati, la stima di Assocom per gli investimenti 2014 è pari al -1%, più o meno in linea con le previsioni di altri operatori del mercato (Nielsen prevede un +1% e Upa tra lo 0 e l'1%, ndr.).

Un dato volto a esprimere più che altro un concetto, come puntualizza Girelli ai nostri microfoni: dopo un 2013 a -12,7%, il 2014 non potrà essere definito l''anno della ripresa', ma dobbiamo piuttosto aspettarci una chiusura flat o leggermente negativa.

Differenti le performance dei vari mezzi. All'interno del comparto si possono identificare due grandi mondi: quello formato da web e tv e un altro che comprende tutti gli altri media.

Come ha dichiarato Girelli ai microfoni di ADVexpressTv, web e tv saranno caratterizzati da performance positive: sul digital gli investimenti dovrebbero crescere del 5,7%, mentre la tv, dopo la flessione dello scorso anno, quest'anno secondo le stime Assocom dovrebbe chiudere in leggera crescita (+1%). Insieme, tv e web, catalizzano il 74,5% del totale investimenti in comunicazione.

Gli altri media 'lottano' per spartirsi il resto: ma se la radio riuscirà comunque a chiudere il 2014 con un calo contenuto degli investimenti (-1,6%), grazie alla sua capacità di spingere sulle attività promozionali nei momenti più difficili, cinema, outdoor e soprattutto stampa continueranno a registrare una pesante flessione delle pianificazioni.

Un'area interessata da un grande sviluppo sarà senz'altro il programmatic, la cui quota dovrebbe raddoppiare a fine 2014, passando dal 5 al 10% sul totale adv online gestito dai centri media, che è pari a circa al 50% del mercato. Come ha affermato Girelli ai nostri microfoni, il programmatic rappresenta una grande opportunità, perché consente di veicolare il giusto advertising in funzione dei bisogni, delle passioni e dei desideri dell'utente/consumatore. Naturalmente ci sono ancora delle questioni da risolvere, come il tema della trasparenza o della certificazione dai dati, ma ciò non toglie che si tratta di qualcosa con cui dobbiamo necessariamente fare i conti.

D'altra parte, questo nuovo approccio all'advertising interesserà presto anche gli altri mezzi, come dimostra il fatto che i publisher televisivi più importanti si stiano già attrezzando mettendo a punto nuove regole che cambieranno ulteriormente le regole del gioco.

Riassumendo, come ha dichiarato Girelli ai microfoni di ADVexpressTv, sono tre i trend che caratterizzano attualmente la comunicazione in Italia: la tendenza a un sempre maggiore sviluppo della videocomunicazione nelle sue varie forme (basti pensare che oltre il 57% delle risorse investite in comunicazione vanno proprio in questa direzione, ndr.); il passaggio dai big data agli smart data, ovvero la possibilità di raccogliere dati che consentono di sviluppare insight rispetto ai consumatori, e l'esplosione del programmatic, appunto, che non si riduce al Real Time Bidding, poiché quest'ultimo è soltanto una modalità tecnica attrasverso cui si può sviluppare, ma non è l'unica.

Serena Piazzi