Partner

Mari (Outbrain Italia): nel 2015 crescita a tre cifre. Nel 2016 sempre più innovazione nel native, per portare il messaggio delle aziende dove c'è l'attenzione degli utenti

Outbrain Italia è stata protagonista nella prima giornata dello IAB Forum, lo scorso 1° dicembre, con un workshop dedicato alla scoperta delle opportunità di business del Native Advertising.
Ce le facciamo raccontare dal country manager della company Alberto Mari.

Il native è una delle tendenze più importanti del settore grazie ai vantaggi che porta a tutti e tre gli attori del mercato: editori, aziende e consumatori sottolinea Mari ai nostri microfoni.
Agli editori offre vantaggi sul fronte dei contenuti di qualità e dell'incremento dell'audience. In un mercato in cui le aziende, pur essendo sempre più orientate al content marketing, solo nel 3% dei casi producono inhouse i contenuti, il native rappresenta un'importante opportunità di business per le società specializzate proprio in questo settore.
Il native funziona per le aziende spiega Mari, perchè le avvicina a contenuti ed editori di qualità. In un contesto, il digitale, nel quale gli utenti sanno come ignorare i messaggi commerciali e andare dritti al contenuto che li interessa, il native consente di veicolare il messaggio dell'azienda dove c'è l'attenzione degli utenti, ovvero in un contenuto interessante.
Oggi, sottolinea Mari, ai consumatori piace il native advertising perchè è un contenuto di valore indipendentemente dal fatto che venga prodotto da un editore o un brand, ecco perchè 
gli investimenti in native hanno un ritorno maggiore di quelli in adv tradizionale determinando un evidente spostamento dei budget dall'adv classico a questo nuovo asset.

Ancora non ci sono dati precisi sul valore del native adv rispetto agli investimenti totali in adv digitale osserva Mari, ma questo tema è al centro dello studio di un gruppo di lavoro costituito da IAB Italia, di cui Outbrain fa parte, con la mission di definirne il valore esatto e di stendere alcune linee guida in ottica di trasparenza verso il lettore. 

Spostando l'attenzione ad Outbrain, Mari anticipa che la company quest'anno crescerà a tre cifre, come nel 2014, complice anche l'ingresso nel network di editori importanti come RCS, Mondadori e Sky. Outbrain, spiega il manager, prosegue le sue attività con un focus sulla qualità dei contenuti, e su un lavoro di educazione delle aziende spiegando loro perchè investire su un contenuto interessante per gli utenti sia un fattore vincente. 
Ecco allora il consiglio di puntare sul permission marketing, perchè l'attenzione degli internauti è sempre più effimera e va catturata con il contenuto giusto, meglio se veicolato con nuovi formati e layout che sono sempre oggetto di studio da parte di Outbrain.

Realtà internazionale che conta tra i propri clienti i maggiori editori sia italiani che esteri, Outbrain ha un osservatorio privilegiato sulle tendenze del mercato dell'adv digitale che, come emerso dallo IAB Forum, quest'anno crescerà del 10% toccando i 2,15 miliardi(Guarda il video a Carlo Noseda, pres. IAB Italia e Michele Marzan, VP Iab Italia).  Ma, osserva Mari, questo mercato ha ancora grandi opportunità di crescita, in particolare grazie al mobile, che rappresenta il 75% del tempo speso online ma ancora non vanta grandi investimenti probabilmente perchè ancora non sono stati identificati i formati e i modelli più adeguati per pianificare su questo mezzo.
Outbrain è convinta che il Native sia il formato giusto per arrivare al target come dimostrano gli elevati livelli di engagement del pubblico determinati da questo strumento, soprattutto su mobile, dove l'interazione con le persone è più immediata e l'esperienza dell'utente risulta amplificata.