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Milano City Studios, al via la Fase 2 con un'offerta 'allargata' e un listino dedicato ai soci del Club degli Eventi. Baccuini: "Nel 2021 il digitale farà da traino al ritorno alla fisicità della live communication, per poi diventarne parte integrante"

Il ceo e partner di Big Spaces, società proprietaria del marchio Milano City Studios, ha illustrato ai nostri microfoni le novità con cui stanno approcciando il mercato in una fase di transito verso una nuova normalità post pandemia. Tra le novità 8 posizioni retail su strada e una location 'in quota' al 26esimo piano del Bosco Verticale per produzioni extra-ordinarie.

Il 2020 si è appena chiuso con tutte le problematiche e le opportunità che la event industry ha saputo cogliere dalla prima fase che ci stiamo per lasciare alle spalle. Si parla ora della Fase 2 per le attività della live communication, ed è proprio di questo che abbiamo parlato con Andrea Baccuini, ceo e partner di Big Spaces, società proprietaria del marchio Milano City Studios lanciato lo scorso giugno (leggi news) che approccia alla nuova fase del mercato con un'offerta rimodulata sulle esigenze dei clienti, emerse nei primi sei mesi di attività, e un listino ad hoc, agevolato, per i soci del Club degli Eventi e della Live Communication, di cui Milano City Studios è parte.

Le nuova proposta commerciale rappresenta una necessità per Baccuini, che illustra ai nostri microfoni dopo una breve ma doverosa osservazione sullo scenario evolutivo della live communication in cui i player hanno preso consapevolezza del cambiamento avvenuto, che ha portato l'industry in un nuovo equilibrio tra fisico e digitale.

"Il mio pensiero è che la quantità in termini di presenza fisica non sarà più un must, lo sarà solo quando si punterà esattamente a quello, altrimenti sarà digital. Cioè per raggiungere grandi audience si utilizzerà il mezzo digitale, mentre per target meno numerosi si ricomincerà in maniera grandiosa ad utilizzare il materico (quando sarà di nuovo permesso). Non si penserà più alle convention da 2500 persone, ma si penserà ad attività dove l'effervescenza collettiva è garantita dalla fisicità, ma la massa critica in termini di grandi numeri sarà garantita dal digitale. Il mondo degli eventi ha imparato negli ultimi 6 mesi, e continuerà in futuro, a fare del digitale un mestiere riuscendo ad emozionare anche virtualmente. Non sarà mai la stessa cosa delle emozioni in presenza, ma dall'utilizzo di entrambi gli strumenti si ricaverà la massima efficacia. " ha puntualizzato il manager.

In un contesto di questo tipo Milano City Studios sta evolvendo a sua volta in risposta alle esigenze di una clientela sempre più consapevole delle proprie necessità e di un utilizzo strategico del mezzo digitale.

Le prime novità riguardano l'ambito commerciale, con una segmentazione dell'offerta funzionale al miglioramento delle performance della società ma anche a un'ottimizzazione per le società nell'utilizzo dei servizi proposti.

Per Baccuini "lavorando sia nel mercato degli eventi, esplosi a livello digitale, sia per la pubblicità e tutto il mondo televisivo strutturato, abbiamo capito che l'offerta allargata e una gamma di servizi più allineati alle esigenze del mercato, che ora ha capito cosa deve fare, diventerà la spina dorsale della seconda fase dei milano city studios".

Entrando nello specifico della riconfigurazione dell'offerta, il manager parte dalle novità che riguardano il fiore all'occhiello di Milano City Studios, The Studio, che lo scorso novembre ha ospitato il BEA.

Baccuini spiega che: "Grazie all'esperienza maturata nei primi 6 mesi con i clienti e i nostri partner abbiamo deciso di mantenere il jumbo green screen e aggiungere una grande superficie led, con pavimento led, mantenendo le due tipologie di tecnologia supportata dalla struttura: watchout e tracking. Oltre ai set, The Studio continua a garantire tutti gli altri spazi necessari a una produzione (regia, camerini, ecc...). Per ampliarne l'accessibilità in termini economici, abbiamo costruito una tripla offerta: Premium, per un totale utilizzo dello spazio e dei servizi, Simpleper studi fotografici o produzioni a budget ridotto che necessitano sostanzialmente del jumbo green screen di grandi dimensioni, e Other Studio, in gemellaggio con il nostro partner STS a Bresso, capace di rispondere alle esigenze di chi non ha bisogno di uno studio centrale a Milano. Le aziende hanno acquisito molta più consapevolezza in merito alle produzioni ibride, dunque ci aspettiamo un 2021 all’insegna dell’utilizzo del digitale come modello trainante del ritorno alla ‘fisicità/aggregazione’ negli spazi dove questa possa essere implementata insieme alla tecnologia. Noi saremo pronti a fare la nostra parte per la città di Milano."

E proprio per rispondere alla crescente richiesta sul fronte phygital, Milano City Studios ha spostato lo studio polifunzionale The House nella Fondazione Riccardo Catella. Qui è disponibile uno studio con un led di 6mtx3mt e due quinte laterali personalizzabili.

Anche questo studio ha delle dotazioni tecniche base residenti come luci, audio, regia, piattaforma di streaming etc., e potrà essere utilizzato per produzioni digitali, shooting ed eventi in streaming, ma anche per eventi ibridi. Un’ampia sala permette infatti di ospitare anche una parte di pubblico in presenza (nel rispetto delle normative che saranno in vigore di volta in volta). Al primo piano c'è lo studio dove realizzare webinar, mentre al piano terra, con sfogo sul parco, uno spazio che darà la possibilità di ospitare la parte di aggregazione, che nei prossimi sei mesi dovrebbe ritrovare più respiro. 

Ma le novità continuano con la recente acquisizione di una location 'in quota' per produzioni ad alto impatto. "Siamo riusciti ad ottenere una delle location più ambite che rappresenterà per noi lo studio e il set in quota: al 26esimo piano del Bosco Verticale, 600mq di loft che potrà essere utilizzato per produzioni molto particolari e di breve durata".

Ai blocchi di partenza altre new entry.  

"Abbiamo 8 posizioni retail su strada per dare la possibilità alle agenzie, alle aziende, alle case di moda, alle case di produzione di fare pop up store, temporary store, studios, sfruttando così la  possibilità di essere a contatto con la gente e l'utenza consumer che ricomincerà a frequentare l'outdoor. Sempre parlando di outdoor abbiamo infine a disposizione Piazza Gae Aulenti e La Biblioteca degli Alberi, per ospitare le installazionilanci di prodotto B2C. Nei prossimi 6 mesi l'outdoor sarà protagonista e noi vogliamo mettere a disposizione delle agenzie e delle aziende spazi all'aria aperta dove per potere fare interazione con il consumatore"

Nella strategia espansiva di Milano City Studios un altro obiettivo in fase di realizzazione. Ce lo illustra Baccuini spiegando l'intenzione di "coinvolgere il mondo della televisione, perché nei primi sei mesi non ha capito il modo di utilizzare i nostri spazi nella maniera corretta. Ispirandoci agli studi di Fox News a Manhattan, abbiamo pensato di proporre ai broadcaster italiani la possibilità di realizzare uno studio resident temporaneo e su strada, in vetrina. Uno studio di front stage che può metterti in contatto con la città e la sua utenza."

MF