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Nc Digital Awards 2018/12. Come ottimizzare una campagna in programmatic. La parola a Sorrentino (Mindshare) e Bellini (Xaxis), Polignano (Tradelab), Oltolina (Early Moorning), Locanto e Bordi (GroupM)

L'indagine realizzata in occasione della riunione plenaria della giuria del Premio di ADC Group, prosegue oggi con focus sul programmatic. Lo abbiamo chiesto ai creativi che hanno presentato live le proprie campagne in concorso ai Programmatic Awards. Ai microfoni di ADVexpress Tv Luigi Sorrentino (Mindshare) e Alessandro Bellini (Xaxis), Gaetano Polignano (Tradelab), Simone Oltolina (Early Moorning), Maria Locanto e Flora Bordi (GroupM)

La giuria di aziende degli Nc Digital Awards 2018 si è riunita in sessione plenaria il 24 settembre al Blue Note di Milano per decretare i vincitori della settima edizione del Premio ideato e promosso da ADC Group, che ha visto il debutto quest'anno delle Tipologie Speciali IMA - Influencer Marketing Awards e Digital Branded Content, oltre ad ospitare al suo interno anche i concorsi  Premio Facebook e Instagram e Programmatic Awards, giunti rispettivamente alla quinta e seconda edizione.            .

Guarda il video dei lavori della giuria.

Per l'occasione i creativi, che hanno presentato 'live' agli oltre trenta manager d'azienda seduti in giuria le proprie campagne in concorso ai Programmatic Awards, hanno illustrato ai nostri microfoni il loro punto di vista relativamente a come ottimizzare una campagna in programmatic.

La nostra inchiesta prosegue con il dodicesimo appuntamento dedicato ai commenti di:

Per Luigi Sorrentino, client leader GTB Mindshare (GroupM): "Il lavoro di ottimizzazione di una campagna in programmatic parte dall’individuazione degli insight corretti grazie all’expertise dei clienti. Senz’altro la tecnologia ci dà una grossa mano". Alessandro Bellini, engagement manager Xaxis (GroupM) si unisce al commento del collega spiegando che: "Nell’ultimo periodo nel mondo del programmatic la novità più importante è il machine learning. Fondamentale è avere chiaro l’insight del kpi di business più rilevante per il cliente e la capacità di saperlo raggiungere ottimizzando tutte le attività digitali in programmatic con algoritmi in machine learning che possano raccogliere i dati e utilizzarli nel modo più efficace. Ovviamente su questo è fondamentale un know how umano che possa dirigere le tecnologie per raggiungere al meglio il goal prefissato".

 

Gaetano Polignano, country manager Tradelab, ha commentato relativamente all'ottimizzazione di una campagna in programmatic: "La discriminante è selezionare quali sono le fonti di traffico e di audience che portano risultati migliori, tenendo anche conto di metriche meno intuitive, come l’ora del giorno, il sistema operativo, la connessione o il device. Fortunatamente le macchine ci aiutano a ottimizzarne alcune in maniera più veloce, mentre per altre lavoriamo con i nostri partner per trovare i canali migliori".  

Per Simone Oltolina, Head of strategy Early Morning: "l’arma aggiunta del programmatic, quella più importante, credo sia legata ai dati, quindi la possibilità di integrare all’interno di una stessa pianificazione dati di terze parti che spesso ci permettono di raggiungere un target in modo molto più puntuale e preciso di quanto si possa fare con altre piattaforme."

 

Concludono la carrellata di oggi Maria Locanto e  Flora Bordi, rispettivamente programmatic specialist e senior digital planner GroupMLocanto spiega: "L’ottimizzazione di una campagna in programmatic avviene per due fattori: il primo è sicuramente quello del machine learning, cioè gli algoritmi intelligenti che oggi la tecnologia mette a disposizione per migliorare la performance della campagna. Non tramonterà però mai il fattore umano, ovvero la possibilità di avere un team dedicato che controlla, ottimizza e monitora tutti giorni le campagne." Bordi aggiunge: "Una novità in termini di algoritmi è Co-Pilot, una nuova tecnologia che permette di lavorare con maggiore ottimizzazione sulle campagne".