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Sassoli de Bianchi (UPA): "Dalla vittoria del NO al Referendum, ricaduta negativa su consumi e adv con probabile frenata nel 2017"

Questa l'opinione del Presidente UPA sulle conseguenze dell'esito referendario per l'economia del nostro Paese. Dall'elezione di Trump in USA invece nessun contraccolpo sul mondo della comunicazione per Sassoli, né a livello globale né italiano.

In occasione della cerimonia di premiaizone di Best Brands Italia (leggi news), evento patrocinato da UPA, il Presidente dell'Associaizione Lorenzo Sassoli de Bianchi ha rilasciato ai microfoni di ADVexpress Tv un commento a caldo sulle elezioni americane che hanno affidato la presidenza degli Stati Uniti d'America a Donald Trump.

Per Sassoli "un evento epocale, una sorta di Brexit 2 nel senso che non si tratta dell'elezione di un ennesimo presidente, ma piuttosto di uno scarto di qualità nella comunicazione dei due candidati, e nel rapporto tra elettori e politica. Donald Trump ha saputo interpretare meglio la situazione odierna, in cui c'è una disintermediazione. Cioè i corpi intermedi stanno perdendo forza creando un rapporto più diretto tra elettore e candidato".

Sull'avversaria invece ha dichiarato: "Hillary Clinton rappresentava un po' la vecchia politica. Un personaggio uscito da Black Mirror verso uno uscito da House of Cards".

Dall'elezione del Presidente americano nessuna conseguenza negativa nel breve periodo sul mondo della comunicazione né globale né tantomeno italiano per Sassoli, che ha dichiarato in merito: “Confermiamo le nostre previsioni di chiusura del 2016” (che ricordiamo essere di crescita del mercato pubblicitario italiano attorno al +3%).

A differenza di ciò che invece potrebbe accadere nel nostro Paese se all'imminente prossimo Referendum Costituzionale, il 4 dicembre, dovesse vincere il NO. “Si verrebbe a creare una situazione di incertezza politica tale da rallentare consumi e investimenti pubblicitari” ha dichiarato ai nostri microfoni Sassoli. Il NO porterebbe dunque, per il Presidente UPA, a “una probabile frenata nel 2017”.