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Con il 'SuperPanel’ Auditel rileva anche gli ascolti su smartphone, pc, tablet, smart TV e dispositivi OTT. Il Presidente Imperiali: "Un passaggio epocale per l'industria"

Alla Camera dei Deputati, Auditel ha presentato la Relazione Annuale 'La grande sfida della rilevazione dei device digitali', in cui è stato illustrato il percorso di innovazione intrapreso nel 2018. Come ha affermato il Presidente Andrea Imperiali "l’affermarsi di uno standard di mercato, ancorato con forza a tecnologie e metodologie di rilevazione univoche e certificate, costituisce uno strumento formidabile nelle mani degli Investitori Pubblicitari, che potranno misurare finalmente le incoerenze, le contraddizioni e le opacità, di metriche autoprodotte, non omogenee e, soprattutto, non verificabili, attraverso cui oggi (gli Utenti) orientano i loro investimenti".

Oggi, 28 febbraio, alla Camera dei Deputati, Auditel ha presentato la Relazione Annuale 2019 'La grande sfida della rilevazione dei device digitali', in cui ha illustrato il percorso di innovazione intrapreso nel 2018, con il 'SuperPanel' composto da 16.100 famiglie, pari a 41.000 individui, e in particolare con la produzione quotidiana dei dati relativi agli ascolti su smartphone, pc, tablet, smart TV e vari dispositivi OTT.

"Da dicembre 2018 Auditel ha avviato la produzione quotidiana dei dati relativi agli ascolti realizzati su smartphone, pc, tablet, smart TV e vari dispositivi OTT - ha spiegato il Presidente Andrea Imperiali - . È la cosiddetta 'televisione oltre la televisione' fruita, appunto, sulla piattaforma trasmissiva del web e rilevata da Auditel in modalità censuaria. Un traguardo raggiunto in tempi record - appena un anno e mezzo tra progettazione e realizzazione, contro i 5 anni del Regno Unito, i 4 della Germania e i 3 della Francia – combinando infrastrutture estremamente sofisticate con scelte metodologiche e tecnologiche d’avanguardia".

La rilevazione dei device, secondo Imperiali, “rappresenta un primato a livello continentale che consentirà di intercettare i nuovi modelli di consumo e i nuovi comportamenti di fruizione dei contenuti, divenendo uno standard digitale certificato e condiviso da tutti i soggetti del mercato”.

"Lo Standard Auditel che ci apprestiamo (entro pochi giorni) a pubblicare, pur costituendo solo il primo passo di un complessivo processo di evoluzione e consolidamento in base al quale sono previsti rilasci a cadenza regolare, rappresenta un punto fermo fondamentale per l’industria e si pone anche come infrastruttura digitale al servizio del Paese - ha dichiarato il Presidente di Auditel - . Si tratta – con tutta evidenza – di un passaggio epocale per l’industria.  La nascita, infatti, di uno standard digitale, certificato e condiviso da tutti i soggetti del mercato, oltre a rendere più trasparente ed equilibrata la competizione - in un contesto caratterizzato fin qui da una asimmetria normativa e regolatoria non sostenibile - contribuisce a dotare il nostro sistema televisivo degli strumenti più idonei per comprendere appieno i profondi cambiamenti in atto".

"Nella stagione della trasformazione digitale - ha continuato Imperiali - lo Standard Auditel intende offrire all’industria della TV – asset fondamentale del Paese - lo strumento per intercettare appieno il futuro; incalzare sul terreno della trasparenza e della certificazione dei dati quanti fino ad oggi sono sfuggiti ad ogni forma di regolazione e controllo; salvaguardare, e allo stesso tempo accrescere, il proprio patrimonio imprenditoriale, culturale e sociale. Ma, soprattutto, l’affermarsi di uno standard di mercato, ancorato con forza a tecnologie e metodologie di rilevazione univoche e certificate, costituisce uno strumento formidabile nelle mani degli Investitori Pubblicitari, che potranno misurare finalmente le incoerenze, le contraddizioni e le opacità, di metriche autoprodotte, non omogenee e, soprattutto, non verificabili, attraverso cui oggi (gli Utenti) orientano i loro investimenti. Oltre a modernizzare il settore, proiettandolo nel futuro, la nuova soluzione Auditel per la 'televisione oltre la televisione' si propone alle Istituzioni e alle Autorità di regolazione anche come infrastruttura digitale al servizio di numerose possibili funzionalità pubbliche, quali – ad esempio - la lotta alla pirateria, la tutela del diritto d’autore, la Brand Safety e di tutto ciò che, nell’interesse pubblico, possa essere oggi rilevato e certificato nell’ecosistema digitale.

Quella di oggi è la seconda Relazione Annuale al Parlamento con cui Auditel si propone come un presidio autorevole, imparziale, efficiente, al servizio del mercato e di una realtà multimediale, in costante evoluzione sia dal punto di vista tecnologico, che normativo.

Per il neo – Presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo “la Ricerca di Base Auditel rappresenta un dato da cui difficilmente si può prescindere nell’analisi della società e delle sue trasformazioni. Ciò dimostra l’importanza che Auditel ha acquisito all’interno del sistema statistico nazionale”.

“Auditel è tra le prime realtà, anche a livello europeo, ad aver seguito un approccio coerente nel trattamento dei dati prima che il GDPR fosse approvato, poiché ha considerato il tema della data protection non come un semplice adempimento formale, ma come un fattore competitivo di successo”, è quanto ha affermato il Garante Europeo per la protezione dei dati personali Giovanni Buttarelli.

Il Sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon considera “di fondamentale importanza il ruolo che Auditel svolge quotidianamente nella rilevazione dei dati relativi agli ascolti televisivi poiché, tramite questi, ci fornisce una formidabile descrizione della società”.

Marcello Cardani, Presidente di AGCOM ha espresso gratitudine al Presidente Imperiali per la collaborazione fattiva con l'autorità, sottolineando che "l'estensione dell'analisi anche ai media digitali è un fatto epocale".

Secondo il Presidente della Commissione di Vigilanza Rai Alberto Barachini “le Istituzioni guardano con grande favore il percorso che Auditel sta compiendo, soprattutto per gli impatti e i risvolti che riguardano il servizio pubblico”.

SP

(In allegato la relazione del Presidente di Auditel Andrea Imperiali)