Nielsen

NMR: nei primi tre mesi 2006 investimenti sul web a +47,9%

Il primo settore per investimento sono le Tlc che hanno quasi raddoppiato la spesa superando i 4,5 milioni, seguono Finanza e Assicurazioni (+6,1%) e Tempo Libero (+46,6%). Auto e Turismo, due settori portanti nell'adv classico, hanno incrementato la spesa online rispettivamente del 135,8% e del 47,2%.

Gli investimenti pubblicitari su Internet continuano a crescere a tassi molto sostenuti anche nel primo trimestre di quest'anno. Lo confermano i dati rilevati da Nielsen Media Research.

Nel 2005 la spesa online era stata di 137 milioni con una crescita del 18% e da gennaio a marzo si è registrato un ulteriore aumento del 47,9%. Questo exploit risulta particolarmente positivo soprattutto nel confronto con il totale mezzi che si sono stabilizzati sul +4%. Il primo settore per investimento sono le Tlc che hanno quasi raddoppiato la spesa superando i 4,5 milioni, seguono Finanza e Assicurazioni (+6,1%) e Tempo Libero (+46,6%). E' da segnalare il forte sviluppo di due settori portanti nell'advertising classico, Auto e Turismo , che hanno incrementato la spesa online rispettivamente del 135,8% e del 47,2%.

La forza e la potenzialità della rete è evidente anche analizzando il media mix degli spender. Nel 2005 le aziende che hanno comunicato con Internet sono state 1.752 di cui 681 l'hanno scelto in esclusiva, mentre ben 1.071 l'hanno utilizzato a complemento della pianificazione su altri mezzi. Si tratta soprattutto di importanti investitori con budget di spesa in comunicazione mediamente superiori a 4,5 milioni.

"Il tempo medio speso dai consumatori in rete sta via via crescendo erodendo quote ai media tradizionali. Credo che questo dato sia un elemento importante da tenere in considerazione al momento della definizione delle strategie di comunicazione e della relativa allocazione dei budget - ha commentato Layla Pavone Presidente IAB Italia e Europa e Managing Director Isobar Communications (nella foto). "Non posso non immaginare che questa crescita degli investimenti online continui con questi ritmi da qui ai prossimi mesi/anni. La spesa pubblicitaria su Internet in Italia deve recuperare quel gap che è stato già colmato in altri Paesi europei e che lo ha portato al 6% di share. In questo momento siamo circa al 2% e mi auguro che entro la fine dell'anno si possa arrivare almeno al raddoppio. È il minimo che ci si può aspettare vista la capacità della rete di generare efficacia ed efficienza nella logica del ritorno sull'investimento che poi è l'unica variabile che le aziende devono tenere in considerazione nell'allocazione degli investimenti di marketing e advertising".

"Credo che il dato più importante che emerge da quest'ultima analisi relativa al settore - ha commentato Massimo Crotti, Presidente FCP/Assointernet - riguardi finalmente l'avvenuta presa di coscienza dell'importanza degli investimenti sul web da parte degli spender pubblicitari. La tendenza che si va rafforzando, ad esempio, riguardo all'utilizzo massiccio e percentualmente sempre più rilevante del mezzo (molto importante il dato relativo ai budget addirittura in esclusiva) conferma che siamo sulla strada buona e che le nostre aspettative relative al proseguo del 2006 non possono che essere ottimistiche. La nostra attenzione si dovrà concentrare su quei settori merceologici che registrano ancora tassi di crescita inferiori alla media ma che, sono convinto, potranno, anche grazie alla spinta di questi ultimi dati di rilevazione, trovare un motivo in più per cogliere appieno le caratteristiche ormai consolidate del mezzo Internet".