Scenari
#AssorelIncontri. Elezioni europee: i media teatro della sfida tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini, che sui social vince per engagement
Si è tenuto presso l’Università IULM di Milano un nuovo appuntamento di #AssorelIncontri, organizzato da Assorel in collaborazione con L’Eco della Stampa e l’Ordine dei Giornalisti della Lombardia, durante il quale sono state presentate le evidenze della ricerca ‘Europa narrata dai media, Europa discussa dai social. Quale Europa hanno votato gli italiani?’ realizzata con l’obiettivo di analizzare in che modo i media abbiano raccontato il confronto politico e con questo racconto abbiano influenzato gli elettori.
L’indagine, progettata in collaborazione tra Assorel e L’Eco della Stampa, si è focalizzata sulle due settimane dal 26 maggio al 2 giugno, prendendo in esame tutte le testate cartacee nazionali, 150 canali radio e tv, un panel di 20.000 siti web selezionati per impatto e frequenza di aggiornamento, oltre agli account social dei due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini.
Durante la settimana prima del voto, media tradizionali e web hanno riservato maggiore attenzione a Di Maio. In generale, dall’analisi del sentiment emerge come radio e tv abbiano prediletto toni e linguaggi negativi, mentre stampa e web si sono mantenuti più neutri. Nella settimana dopo il voto, il web ha perso interesse molto rapidamente nell’argomento. Più stabili gli altri canali, anche se l’attenzione per l’Europa, e anche verso i leader politici, è generalmente calata. Sui social colpisce l’estremo attivismo di Salvini, che vanta un numero di post quattro volte maggiore rispetto all’avversario. Salvini supera Di Maio anche in termini di engagement, arrivando a decuplicare l’impatto dello sfidante.
Le evidenze della ricerca, presentate da Alessandro Cederle, Direttore Divisione Media Monitoring e Analisi L’Eco della Stampa, sono state discusse in un dibattito, introdotto da Massimo Tafi, Consigliere Assorel, a cui hanno partecipato Marco Marturano, esperto di comunicazione politica, Antonio Calabrò, giornalista co-autore del libro ‘Europa nonostante tutto’, Alessandro Galimberti, presidente Ordine dei Giornalisti della Lombardia, e Giuseppe Facchetti, comunicatore e uomo politico. In veste di moderatore Stefano Feltri, vicedirettore Il Fatto Quotidiano.
“Salvini ha saputo utilizzare le tecniche della comunicazione nel modo più efficace ed efficiente, presidiando il territorio, i media tradizionali e quelli più innovativi”, ha commentato Beppe Facchetti.
"Le strategie devono essere dinamiche ed evolvere di pari passo con la realtà – ha affermato Marco Marturano -. L’abilità di Salvini sta proprio nell’aver saputo trasformare la propria comunicazione, mentre Di Maio ha puntato su una strategia più di contrapposizione che di narrazione”.
“Questa analisi ci fa riflettere sul fatto che i giornali purtroppo oggi vanno al traino delle esternazioni dei politici sui social e spesso si fanno dettare l’agenda, mentre il loro compito sarebbe entrare nel merito delle questioni, con spirito critico”, ha commentato Alessandro Galimberti.
“Siamo in un’epoca di cambiamenti e di contraddizioni, dove i meccanismi della rappresentanza e della rappresentazione sono mutati profondamente – ha dichiarato Antonio Calabrò -. Gli organi di informazione dovrebbero tornare alla concretezza e ai dati, senza limitarsi a fare da cassa di risonanza ai social media”.
“Occasioni come queste sono interessantissimi momenti di dibattito. Da qualche anno Assorel promuove una riflessione sullo stato della comunicazione e dell’informazione, dando vita al confronto tra i diversi protagonisti di questa filiera, che sta vivendo una fase di trasformazione. Un confronto che ci piace fondato sui dati più che su approcci ideologici e da questo punto di vista le analisi de L'Eco della Stampa sono intelligenti e ricche di stimoli”, ha dichiarato Massimo Tafi.