Scenari

I trend 2020 secondo Mobbie Nazir (We Are Social): “La misurazione uno dei temi caldi. TikTok la piattaforma più interessante”

La chief strategy officer di We Are Social dà uno sguardo al futuro che verrà in ambito tech e digital, partendo dalla considerazione che i brand devono rimanere sempre vigili su che cosa accade sui social network: “In passato è stato dato troppo spazio al performance marketing, più difficile misurare i risultati dalla prospettiva di brand. Intanto TikTok democratizza il mondo degli influencer.”

Il magazine Campaign ha inaugurato una serie di video-interviste dedicate a esplorare i trend futuri in ambito tech, digital e social intervistando Mobbie Nazir (in foto), chief strategy officer di We Are Social.

“Ci sono nuove piattaforme, nuovi spazi, i brand devono rimanere sempre vigili su che cosa accade sui social – osserva Nazir -. Uno dei temi 'caldi' su cui si continuerà a discutere nel 2020 riguarda sicuramente la misurazione: è più facile misurare la perfomance digital dal punto di vista delle vendite e del tasso di conversione, è più difficile farlo da una prospettiva di brand. Come industry forse siamo stati un po' colpevoli di questo: abbiamo misurato soltanto le cose facili (click-through-rate, email open rate etc..)”. 

Secondo la chief strategy officer di We Are Social, dunque, negli ultimi anni è stato dato troppo spazio al performance marketing: il 2020 vedrà un ritorno del brand building anche sui social media? “Sì, mi aspetto coraggio di sperimentare e volontà di prendere dei rischi”. Ma quale sarà il futuro dell'influencer marketing, una delle aree più sensibili in termini di fiducia tra consumatori e brand? “I brand dovranno essere più prudenti in quel senso”, risponde Nazir.

Infine uno sguardo a TikTok: “È la piattaforma più interessante del momento – conclue Nazir - chiunque può diventare famoso nel giro di pochissimo tempo, sta creando una sorta di democrazia nel mondo degli influencer”. Ma come proseguirà nel 2020 il suo successo? “Bisognerà vedere che cosa succede, ogni brand che entra in un nuovo spazio deve essere prudente e capire se effettivamente quello spazio è giusto per i propri obiettivi. Vedremo”.