Scenari

Inthera: tra il 70 e il 95% dell’impulso di acquisto degli italiani è emozionale. Nel 2016 fatturato a 14,5 mln. Anglois: "Puntiamo a crescere del +10-15% all'anno"

La società di content & data marketing del Gruppo Mondadori ha presentato al mercato 'Italiani 2016', un’innovativa ricerca nata in collaborazione con la società Emotional Marketing che analizza come l’emotività sia una possibile leva di business. A riflettere sul tema Lorenzo Marini (Lorenzo Marini & Associates), Matteo Lunelli (Cantine Ferrari) e Michelangelo Tagliaferri (Accademia della Comunicazione).

Tra il 70 e il 95% dell’impulso di acquisto degli italiani è emozionale e irrazionale: questa una delle principali conclusioni a cui giunge l’indagine 'Italiani 2016', che è stata presentata ieri, 22 febbraio, a Milano da Inthera, a società di content & data marketing che il Gruppo Mondadori ha costituito mettendo a fattor comune le competenze storiche sulle ricerche di mercato, con il direct marketing e il digital marketing.

“La nostra missione è abilitare le aziende a costruire relazioni stabili con il proprio pubblico”, ha dichiarato Righel Anglois, Amministratore Delegato di Inthera. “Ci muoviamo in un’epoca in continua evoluzione, dove i canali e il modo di comunicare delle persone mettono a dura prova le performance di business delle aziende. Il nostro approccio parte dall’analisi delle percezioni e comportamenti dei consumatori, dalla capacità di profilazione dei target e di produzione di contenuti autorevoli per costruire indagini e progetti di comunicazione mirati per le aziende, in settori di consumo in cui il Gruppo Mondadori è presente con i suoi brand.”

Con la nascita di Inthera, che risale a luglio 2016, sono state messe a fattor comune le attività di Cemit, attiva nel settore nel direct marketing e nel CRM, e le competenze in digital e social engagement acquisite da Kiver (leggi news). 

La società, dopo un 2016 chiuso a 14,5 milioni di fatturato, punta a crescere del +10-15% ogni anno.

"Il 2016 è stato un anno straordinario per Mondadori che ora, grazie anche all'acquisizione di Banzai, è il primo editore cartaceo e digitale con 38 milioni di total audience mensile - ha affermato Carlo Mandelli, Direttore Generale Periodici Italia del Gruppo Mondadori - . La nostra azienda può contare su tre importanti 'giacimenti': contenuti, dati e ricerche. Dalla consapevolezza dell'importanza di quest'ultimo asset è stata creata Inthera, che ci aiuta nel mettere a punto strategie efficaci per le diverse tipologie di clienti". 

Grazie all'attività di Inthera, Mondadori può infatti proporre ai clienti attività che si affiancano alle pianificazioni tabellari gestite da Mediamond.

'Italiani 2016', nata in collaborazione con la società Emotional Marketing, supera le metriche delle tradizionali indagini socio-demografiche per integrarle con la rilevazione della sfera emozionale del pubblico. 

Dalla ricerca, a cui hanno risposto 8.183 persone, emerge chiaramente come le emozioni ispirino i consumi degli italiani e come i gusti e gli interessi dei consumatori siano preziosi per chi debba orientare le strategie di marketing di un’azienda.

A confrontarsi sul tema nel corso della serata organizzata presso l’IQOS Embassy in Foro Bonaparte 50 a Milano, sono stati invitati Matteo Lunelli, Presidente di Cantine Ferrari, il creativo pubblicitario Lorenzo Marini e Michelangelo Tagliaferri, Fondatore dell’Accademia della Comunicazione di Milano, che hanno condiviso esperienze e testimonianze nel corso di una tavola rotonda moderata dal Direttore di Panorama Giorgio Mulè.

"Il marketing deve essere una dedica al consumatore - ha spiegato Marini - . Metà dell'advertising oggi è egoriferita, invece bisogna tenere presente che è importante dire qualcosa a qualcuno che è disposto ad ascoltare. Per questo motivo ha senso profilare in modo diverso e più accurato rispetto alla classica profilazione socio-demografica. Ora più che mai occorre creare una connessione profonda tra la marca e il consumatore e per fare questo è fondamentare studiare il suo comportamente e le sue fluttuazioni, dimostrando una grande capacità di adattamento. Se infatti i prodotti possono essere sempre gli stessi, il modo di vederli cambia e con esso deve evolvere il modo di raccontarli". 

"Il segreto sta nel riuscire a rimuovere le condizioni che determinano il 'blocco' del desiderio nel consumatore - ha affermato Tagliaferri - . Emozionalità e razionalità convivono in tutti i noi e influenzano i nostri comportamenti, le aziende devono tener conto di entrambi gli aspetti e devono riuscire a creare e raccontare un prodotto che abbia cento significati differenti ma un senso comune. Senza dubbio non è un lavoro facile". 

Cantine Ferrari ci prova comunicando da un lato la passione, la cura, il legame con il territorio di un brand che vanta più di un secolo di storia, dall'altro raccontando i propri prodotti in un'ottica lifestyle.

"Una marca deve prima di tutto emozionare e nel caso del vino il legame con la sfera dell'emozionalità è ancora più forte - ha affermato Lunelli -. Oggi la vera sfida è ingaggiare il consumatore e a questo scopo conoscerne gli interessi è essenziale. Un'operazione resa più semplice dal CRM, dalla rete e dai social".

Serena Piazzi