Scenari

Mindshare, dall'automazione ai dati, ecco cinque tech trend per il 2018

L'agenzia media del Gruppo WPP, ha realizzato un report dedicato ai cambiamenti tecnologici e di consumo che impatteranno sulle aziende e sui brand. Come la crescente automazione nei processi d'acquisto, la disponibilità di dati, l'accesso a qualsiasi contenuto/piattaforma e le nuove possibilità di scelta suggerite da algoritmi e assistenti virtuali.

Mindshare, l'agenzia media del Gruppo WPP, ha realizzato un report che esplora i cambiamenti culturali, tecnologici e di consumo che impatteranno sulle aziende e sui brand. L'indagine è il risultato di una ricerca quantitativa che ha coinvolto 6mila persone, e di 100 interviste ad esperti.

 

AUTOMAZIONE. La diffusione dei chatbot, su Messenger ce ne sono oltre 100mila –le assistenti virtuali instore che guidano le esperienze di shopping, i percorsi di acquisto autonomi nei negozi orientate solo dalle tecnologie fanno sì che le interazioni umane stanno diminuendo. L'automazione diventa così parte integrante della vita quotidiana, tanto che in UK il 54% delle persone preferisce scelte più veloci e più convenienti, il 43% dichiara che talvolta è più facile interagire con una macchina che con una persona e 1 millenials su 3 preferirebbe una politica di intelligenza artificiale ad un politico vero. Le persone stanno diventando consapevoli della capacità dell'automazione di offrire maggior convenienza e di conseguenza i brand si stanno attrezzando per fornire ai clienti opzioni automatizzate nel percorso d'acquisto cercando però lasciare alle persone il controllo dei processi.

 

DESTINAZIONE DATI. L’impronta di dati che ciascuno lascia sta crescendo per dimensioni e profondità, così come la consapevolezza che si diffondono dati personali con troppa facilità, con la sensazione che non si possa fare altrimenti. Mindshare prevede nel 2018 un cambiamento nell'approccio ai dati

con la possibilità che un numero crescente di persone possa rifiutare di dare il proprio consenso in merito ai brand, chiamati a offrire agli utenti maggiore trasparenza e benefici concreti in cambio di informazioni personali. L'80% delle persone ad esemio vorrebbe maggior controllo su quello che i brand fanno con i loro dati personali, anche se il 58% accetta teremini e condizioni senza approfondirli,. Il i70% dei 18-24 enni ammette che di sapere che i dati sono un valore per le company ma non sanno come utilizzarli a loro vantaggio . Il 53% dichiara di esere disposto a concedere i propri dati in cambio di incentivi finanziari o ricompense in denaro.


ACCESSO APERTO. I dispositivi mobili hanno abituato le persone ad avere accesso a ogni cosa, in qualsiasi luogo e momento e con grande efficacia.. Questo processo, complice connettività e device mobili, diventerà ancora più pervasivo. I marchio dovranno dimostrare una maggiore consistency in tutte le piattaforme nelle quali sono presenti così come flessibilità su tutti i canali, e creare contenuti 'su misura' in base a dispositivi e contesti nei quali si inseriscono. Il 53% delle persone apprezza l'idea di nuove possibilità di connessione a internet e il 46% pagherebbe un license fee per assicuarsi di essere sempre connessi ( il 61% tra i 18 – 24 enni). Il 69% però vorrebbe scollegarsi durante i pasti (il 73% tra le donne).

 

IL GIOCO DELL’ESPLORAZIONE. Troppe opzioni con cui fare i conti stanno travolgendo i consumatori, e la tecnologia promette di aiutare le persone a effettuare delle scelte grazie ad algoritmi che raccomandano nuova musica, assistenti vocali e virtuali, app in AR per testare prima di comprare. La tecnolgoa aiuta le persone a rispondere a domande quali Cosa c'è di nuovo? Cosa mi potrebbe piacere ancora? Il 71% delle persone, ad esempio, clicca sui contenuti che gli vengono raccomandati online e il 48% ammette di usare sempre di più la tecnologia per farsi ispirare, il 70% troverebbe utile visualizzare beni e servizi prima di scegliersli e il 35% dichiara di aver sperimentato Augmented Reality.

Anche i brand dovranno identificare con precisione i bisogni dei loro consumatori prima di sperimentare le possibilità offerte dalle tecnologie. Il mobile sarà spesso al centro dei processi con cui i marchi interagiscono con i consumatori, sarebbe quindi necessaria un'indagine per conoscere i percorsi degli utenti sulle varie piattaforme.

 

LA POTENZA DELLE IMMAGINI. In una cultura sempre più visuale, sarà necessario far leva sulle crescenti possibilità offerte dall'AI nell'area, ad esempio del code scanning e del riconscimento facciale. Le immagini saranno un'occasione per interazioni facili e veloci. I brand potranno così semplificare i processi nel percorso d'acquisto fornendo ad esempio un accesso più facile ai prodotti o consentendMindshare, l'agenzia media del Gruppo WPP, ha realizzato il settimo report annuale Culture Vulture Trends che esplora i cambiamenti culturali, tecnologici e di consumo che impatteranno sulle aziende e sui brand. L'indagine è il risultato di una ricerca quantitativa che ha coinvolto 6mila persone, e di 100 interviste ad esperti.


 

AUTOMAZIONE. La diffusione dei chatbot, su Messenger ce ne sono oltre 100mila –le assistenti virtuali instore che guidano le esperienze di shopping, i percorsi di acquisto autonomi nei negozi orientate solo dalle tecnologie fanno sì che le interazioni umane stanno diminuendo. L'automazione diventa così parte integrante della vita quotidiana, tanto che in UK il 54% delle persone preferisce scelte più veloci e più convenienti, il 43% dichiara che talvolta è più facile interagire con una macchina che con una persona e 1 millenials su 3 preferirebbe una politica di intelligenza artificiale ad un politico vero. Le persone stanno diventando consapevoli della capacità dell'automazione di offrire maggior convenienza e di conseguenza i brand si stanno attrezzando per fornire ai clienti opzioni automatizzate nel percorso d'acquisto cercando però lasciare alle persone il controllo dei processi.


 


 

DESTINAZIONE DATI. L’impronta di dati che ciascuno lascia sta crescendo per dimensioni e profondità, così come la consapevolezza che si diffondono dati personali con troppa facilità, con la sensazione che non si possa fare altrimenti. Mindshare prevede nel 2018 un cambiamento nell'approccio ai dati

con la possibilità che un numero crescente di persone possa rifiutare di dare il proprio consenso in merito ai brand, chiamati a offrire agli utenti maggiore trasparenza e benefici concreti in cambio di informazioni personali. L'80% delle persone ad esemio vorrebbe maggior controllo su quello che i brand fanno con i loro dati personali, anche se il 58% accetta teremini e condizioni senza approfondirli,. Il i70% dei 18-24 enni ammette che di sapere che i dati sono un valore per le company ma non sanno come utilizzarli a loro vantaggio . Il 53% dichiara di esere disposto a concedere i propri dati in cambio di incentivi finanziari o ricompense in denaro.


 


 


 


 


 


 


 

ACCESSO APERTO. I dispositivi mobili hanno abituato le persone ad avere accesso a ogni cosa, in qualsiasi luogo e momento e con grande efficacia.. Questo processo, complice connettività e device mobili, diventerà ancora più pervasivo. I marchio dovranno dimostrare una maggiore consistency in tutte le piattaforme nelle quali sono presenti così come flessibilità su tutti i canali, e creare contenuti 'su misura' in base a dispositivi e contesti nei quali si inseriscono.


 


 


 


 

Il 53% delle persone apprezza l'idea di nuove possibilità di connessione a internet e il 46% pagherebbe un license fee per assicuarsi di essere sempre connessi ( il 61% tra i 18 – 24 enni). Il 69% però vorrebbe scollegarsi durante i pasti (il 73% tra le donne).


 


 

IL GIOCO DELL’ESPLORAZIONE. Troppe opzioni con cui fare i conti stanno travolgendo i consumatori, e la tecnologia promette di aiutare le persone a effettuare delle scelte grazie ad algoritmi che raccomandano nuova musica, assistenti vocali e virtuali, app in AR per testare prima di comprare. La tecnolgoa aiuta le persone a rispondere a domande quali Cosa c'è di nuovo? Cosa mi potrebbe piacere ancora? Il 71% delle persone, ad esempio, clicca sui contenuti che gli vengono raccomandati online e il 48% ammette di usare sempre di più la tecnologia per farsi ispirare, il 70% troverebbe utile visualizzare beni e servizi prima di scegliersli e il 35% dichiara di aver sperimentato Augmented Reality.


 


 

Anche i brand dovranno identificare con precisione i bisogni dei loro consumatori prima di sperimentare le possibilità offerte dalle tecnologie. Il mobile sarà spesso al centro dei processi con cui i marchi interagiscono con i consumatori, sarebbe quindi necessaria un'indagine per conoscere i percorsi degli utenti sulle varie piattaforme.


 


 

La potenza delle IMMAGINI In una cultura sempre più visuale, sarà necessario far leva sulle crescenti possibilità offerte dall'AI nell'area, ad esempio del code scanning e del riconscimento facciale. Le immagini saranno un'occasione per interazioni facili e veloci. I brand potranno così semplificare i processi nel percorso d'acquisto fornendo ad esempio un accesso più facile ai prodotti o consentendo sistemi di pagamento rapidi. I prodotti dovranno essere più interattivi a livello visivo e capire come ottimizzare i contenuti per la ricerca per immagini.o sistemi di pagamento rapidi. I prodotti dovranno essere più interattivi a livello visivo e capire come ottimizzare i contenuti per la ricerca per immagini.