Scenari

PwC: il 90% dei Ceo italiani è fiducioso nella crescita del fatturato

Presentata a Davos l'indagine annuale 'Global Ceo Survey'. Secondo il sondaggio, poco più della metà (53%) dei Ceo globali prevede una riduzione della crescita economica, quest’anno, e appena il 22% ne prevede una accelerazione. Si distinguono le aziende italiane che, invece, guardano al futuro con più fiducia rispetto alla media globale: il 90% dei Ceo italiani è fiducioso su una crescita del fatturato nell’orizzonte di tre anni, contro l’84% di un anno fa.

In occasione del World Economic Forum in corso a Davos, in Svizzera, PwC ha rilasciato i risultati della sua indagine annuale 'Global Ceo Survey'. Secondo il sondaggio, condotto su 1.600 Chief executive officer in 83 Paesi del mondo, il nuovo decennio si apre con il 53% dei Ceo che prevede una riduzione del tasso di crescita economica nel 2020. Un dato in aumento rispetto al 29% del 2019 e al 5% del 2018. Il numero di Ceo che prevedono un aumento del tasso di crescita economica si è ridotto dal 42% del 2019 al 22%.

Gli amministratori delegati sono molto meno ottimisti per quanto riguarda le prospettive delle loro aziende per l’anno in corso, con solamente il 27% degli intervistati che afferma di essere “molto fiducioso” nella crescita delle loro attività nei prossimi 12 mesi, in calo rispetto al 35% dello scorso anno. Esiste una marcata differenziazione tra paese e paese, con la Cina e l’India che riportano i livelli più elevati di fiducia tra le principali economie e registrano rispettivamente un 45% e un 40%, seguite da USA (36%), Canada (27%), Regno Unito (26%), Germania (20%) e Francia (18%). Il livello più basso di ottimismo si registra in Giappone (11%).

 

La situazione in Italia

I Ceo italiani continuano ad avere fiducia sulle prospettive delle loro aziende a 3 anni (90%), in misura crescente rispetto al 2019 (84%) e su livelli comparabili a quelli degli altri grandi paesi industrializzati a livello mondiale. Il dato della fiducia a 12 mesi è invece in leggera diminuzione (68% contro il 70% del 2019) influenzato dal clima di tensione dell’ultimo periodo.

Il 32% dichiara di star facendo fronte alle recenti sfide orientando le proprie strategie di crescita verso aree geografiche alternative,un livello più alto rispetto alla media globale del 26%. Per quanto riguarda i cambiamenti climatici e relativi danni ambientali, i Ceo italiani si dichiarano preoccupati, ma in misura sicuramente inferiore rispetto al resto del mondo: esprime questa preoccupazione il 52%, contro una media globale del 64%.

In un contesto complesso e incerto come quello delineato, i Ceo italiani stanno pianificando le medesime strategie di risposta registrate a livello globale, puntando in particolar modo su un aumento dell’efficienza operativa (Italia 65%, Mondo 77%), della crescita organica (Italia 50%, Mondo 70%) e sul lancio di nuovi prodotti (Italia 42%, Mondo 60%).

Continuano inoltre a guardare con interesse allo sviluppo tramite alleanze strategiche o Joint Venture per assicurarsi un percorso di crescita soprattutto internazionale (40% nel 2020, in crescita rispetto all’anno precedente che era pari al 28%); su questo tema, a livello mondiale, si registra invece una leggera flessione di due punti percentuali (38% contro il 40% per il 2019). Stanno diventando più aggressivi che in passato nella ricerca di opportunità di collaborazione a 360 gradi con partner esteri. In tale contesto, rimane molto significativa la volontà di valorizzare il proprio know how operativo e industriale su mercati alternativi, con un’offerta ben focalizzata alle esigenze locali.

Il 52% dei Ceo italiani ritiene che internet sarà sempre più visto come una piattaforma che divide le persone, diffonde la disinformazione e facilita la manipolazione politica. A questo proposito, è importante segnalare che la disinformazione è percepita dal 45% dei Ceo italiani come una potenziale minaccia per la crescita della propria azienda.

Poco più della metà (53%) dei CEO globali prevede una riduzione della crescita economica, quest’anno, e appena il 22% ne prevede una accelerazione. Si distinguono le aziende italiane che, invece, guardano al futuro con più fiducia rispetto alla media globale: il 90% dei CEO italiani è fiducioso su una crescita del fatturato nell’orizzonte di tre anni, contro l’84% di un anno fa e scavalcando l’85% dei CEO globali.

E’ la fotografia scattata dalla 23esima CEO Survey, una ricerca di Pwc su circa 1.600 CEO in 83 Paesi del mondo, presentata oggi al World Economic Forum di Davos. Il 32% dei top manager italiani, secondo la Ceo Survey di Pwc, sta facendo fronte alle sfide orientando le strategie di crescita verso aree geografiche alternative, un livello più alto rispetto alla media globale del 26%.

In foto: Bob Moritz, Chairman of the PwC Network