Scenari

Xaxis - IAB Europe: nei prossimi 18 mesi gli investimenti nel Programmatic Audio cresceranno, ma in Italia il potenziale del settore non è pienamente sfruttato

E' quanto emerge dall'indagine condotta in Europa dall'Outcome Media Company di GroupM con IAB Europe. Il 68% dei rispondenti, tra agenzie e inserzionisti, ha dichiarato che nei prossimi mesi aumenterà gli investimenti in questa leva. Ci sono tuttavia ampi margini di crescita: sebbene il 54% degli intervistati, nel nostro Paese, utilizzi il Programmatic Audio, la spesa è limitata, perchè nel 91% dei casi l'investimento non supera il 10% del budget pubblicitario totale.

Xaxis, l’Outcome Media Company di GroupM, in collaborazione con IAB Europe, ha condotto un’indagine in tutta Europa per valutare il panorama del Programmatic Audio advertising. La ricerca ha coinvolto addetti ai lavori, agenzie, inserzionisti, editori e concessionarie.

In Italia, i rispondenti sono stati per il 71% provenienti dalla parte buy-side (agenzie 58%, inserzionisti 13%), contro un 29% dalla parte sell-side (editori/concessionarie).
Stando alle intenzioni della maggior parte dei rispondenti lato agenzie e inserzionisti (68%), gli investimenti nel Programmatic Audio sono destinati a crescere nei prossimi 18 mesi: il 68% dei rispondenti tra agenzie e inserzionisti ha dichiarato che nei prossimi mesi aumenterà gli investimenti in programmatic audio.

Secondo lo studio, in Italia il potenziale del settore audio però non è sfruttato a pieno. Infatti, sebbene il 54% dei rispondenti utilizzi le capacità del Programmatic Audio, la spesa è estremamente limitata: nel 91% dei casi, si tratta infatti di un investimento che non supera il 10% del budget pubblicitario totale.

Con grande sorpresa, solo una piccola parte (13%) della componente di operatori lato buy afferma di conoscere bene il Programmatic Audio, contro un buon 37% di operatori lato sell che invece dichiara di avere una buona conoscenza del mezzo. Sebbene si prevedano futuri investimenti nel Programmatic Audio, emerge dunque un evidente bisogno di formazione in merito.

Nonostante dall’analisi emerga che i marketer in Italia hanno un approccio conservatore al media e all’allocazione di budget audio rilevanti, il mercato ne percepisce le opportunità. Il 65% sta infatti investendo in Programmatic Audio per i benefici relativi al targeting e alla possibilità di raggiungere audience specifiche mentre il 71% afferma che l’investimento in audio advertising completi il media mix.

Tuttavia, l’incremento degli investimenti nel mezzo audio è ostacolato da barriere, ovvero dalla comprensione dell’impatto del Programmatic Audio sull’investimento totale in termini di ROI (44%) e dalla collaborazione con publisher, agenzie o advertiser (41%).

«Il Programmatic Audio è il futuro» ha affermato Erik Rosa (nella foto), Managing Director di Xaxis Italia. «Nonostante la limitata conoscenza del Programmatic Audio ne condizioni l’allocazione del budget pubblicitario, si è d’accordo sul fatto che possiamo favorire la spesa nei prossimi 18 mesi incrementandone la familiarità».