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Classifica Web Reputation Manager: Marchionne riconquista la vetta e Cairo scivola al secondo posto. Bronzo per De Scalzi

Guadagnano tre posizioni Remo Ruffini e Ennio Doris.

Ribaltone al vertice di Manager nel Web, la classifica realizzata da Reputation Manager, in cui torna in prima posizione Sergio Marchionne, che scalza dalla vetta l’editore Urbano Cairo, sceso in secondaSi piazza invece terzo l’AD di Eni, Claudio De Scalzi.

“La situazione politica attuale, l’innovazione e i risultati in Borsa sono stati il motore che ha guidato i movimenti in classifica. Le attività dei Top Manager e gli equilibri politici non sono mai stati così intrecciati. Oggi, spesso, sono proprio queste grandi figure imprenditoriali a colmare la distanza tra lo Stato e i cittadini” dichiara Andrea Barchiesi, CEO di Reputation Manager.

Il podio - Sergio Marchionne conquista 1,8 punti rispetto al mese precedente, totalizzando un punteggio di 74,6. Le notizie relative ai risultati finanziari di FCA, i progetti per il futuro del Gruppo - con l’avvio della produzione di modelli elettrici con Maserati e la produzione di un nuovo crossover targato Ferrari - e il secondo posto di Vettel al GP d’Austria hanno contribuito alla crescita della sua web reputation. Le voci – puntualmente smentite dal diretto interessato – di una possibile discesa in politica del manager a capo del Centro Destra, hanno inoltre animato il dibattito estivo sul web.

Urbano Cairo perde una posizione e 3,9 punti in classifica, arrivando a un punteggio di 72,6, principalmente per la diminuzione del volume di contenuti che lo riguardano, dovuto probabilmente alla pausa estiva. La “cura Cairo” che ha portato al primo utile semestrale raggiunto da Rcs dal 2008, la firma del contratto per l’affitto dello stadio Filadelfia che il Torino Calcio potrà utilizzare per i prossimi 20 anni e la presentazione delle novità del palinsesto di La7 - che prevede l’arrivo di Massimo Giletti dopo un polemico addio alla Rai, di Corrado Guzzanti e del team di Gazebo - sono gli elementi che hanno contribuito a determinare la sua identità digitale.

Sale dalla quarta alla terza posizione Claudio Descalzi, grazie a una crescita di 4,8 punti. I motivi di questa crescita reputazionale oltre ad essere il riflesso delle buone performance finanziarie di Eni, dei piani di sviluppo futuri (trasformare l’azienda petrolifera in leader della chimica verde) sono legati anche al nuovo ruolo che la società del cane a sei zampe sta ricoprendo in Italia, definita dal presidente Mattarella: «Il motore degli interessi strategici dell’Italia nel mondo». Anche il web premia quindi l’innovativa visione di Descalzi, che consente all’Eni di tornare a rappresentare uno dei volani dell’economia italiana.

Chi sale - Due manager hanno guadagnato tre posizioni rispetto mese precedente. Si tratta di Remo Ruffini, Presidente e AD di Moncler, che conquista l’ottava posizione grazie ai contenuti digitali relativi al successo in Borsa del marchio e ai risultati finanziari positivi che, come ha ricordato lo stesso Ruffini, hanno portato al quattordicesimo trimestre di crescita consecutiva a doppia cifra. Il secondo è il fondatore di Banca Mediolanum, Ennio Doris, che si posiziona al decimo posto grazie soprattutto all’innovazione tecnologica (Apple Pay disponibile per i clienti Mediolanum) e al lancio dei Pir per le piccole e medie imprese.

 

Di seguito la classifica generale:

 

Sergio Marchionne (Fca)

74,6

Urbano Cairo (Cairo Communication – La7 - RCS)

72,6

Claudio Descalzi (Eni)

65,9

Francesco Starace (Enel)

63,4

Diego della Valle (Tod’s)

58,0

John Elkann (Fca)

54,1

Philippe Donnet (Generali)

53,9

Remo Ruffini (Moncler)

53,0

Marco Tronchetti Provera (Pirelli)

51,2

Ennio Doris (Mediolanum)

50,8

Andrea Bonomi (INVESTINDUSTRIAL)

50,3

Arnaud de Puyfontaine (Tim)

49,6

Marina Berlusconi (Fininvest)

48,6

Matteo Del Fante (Poste Italiane)

46,5

Roberto Colaninno (Piaggio)

46,2

Alberto Nagel (Mediobanca)

46,2

Marco Morelli (Mps)

42,8

Alessandro Falciai (Mps)

41,4

Alessandro Profumo (Leonardo SPA)

41,2

Carlo Cimbri (Unipol)

38,9