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Cannes 2017. La tv del futuro? È mobile e ha bisogno di talenti e storytelling di qualità

Secondo Jeffrey Katzenberg, co-founder di DreamWorks e Ceo/Director of Dreamworks Animation, chi lavora nel business dei contenuti ha oggi una grande opportunità da cogliere: sfruttare il tempo trascorso dagli utenti sui device mobili per catturare la loro attenzione attraverso uno storytelling adatto. Se ne è parlato all'incontro 'Television 2020: storytelling for a mobile planet', andato in scena ieri, 22 giugno, al Festival Internazionale della Creatività, presso l'Inspiration Stage.

(Cannes. Dalla nostra inviata Serena Piazzi). Jeffrey Katzenberg, co-founder di DreamWorks e Ceo/Director di Dreamworks Animation, è stato chairman di The Walt Disney Studios e presidente di Paramount Studios. Insomma, di contenuti se ne intende parecchio. E ha recentemente creato WndrCo, un incubatore che investe in opportunità emergenti che hanno a che fare con i new media.

Nessuno meglio di lui può dunque raccontare quali sono le sfide e le opportunità per i produttori di contenuti nel nuovo scenario mediale. Se ne è parlato all'incontro 'Television 2020: storytelling for a mobile planet', andato in scena ieri, 22 giugno, al Festival Internazionale della Creatività di Cannes, presso l'Inspiration Stage.

Oggi la sfida maggiore è catturare l'attenzione di un consumatore sempre più consapevole e always on, che grazie alle nuove tecnologie può decidere non solo cosa guardare, ma anche come e quando - ha esordito Michael Kassan, chairman e Ceo di Medialink nell'accogliere Katzenberg - . Tuttavia, le persone continuano ad apprezzare i contenuti rilevanti. Stories still matter”.

Come mettere a punto dunque una content strategy che funzioni, intercettando i giusti canali distributivi? E' questa la domanda che molte aziende si pongono, con un occhio sempre attento anche, naturalmente, alla monetizzazione.

“In realtà ci troviamo di fronte a una grande opportunità, soprattutto se impariamo a sfruttare il canale mobile – ha detto Katzenberg - . Pensiamo a quanto tempo le persone trascorrono sui device mobili: riuscire a presidiare questi momenti con dei contenuti di alta qualità, in grado di intrattenere gli utenti, è una partita tutta da giocare. Certo bisogna tenere conto che i tempi di consumo sono decisamente cambiati: dalle 2 ore della tv tradizionale, si è passati a un massimo di 5 minuti. E la sfida è anche per investitori e creativi, che devono trovare forme nuove di advertising, sempre più coinvolgenti”.

Certo, la creazione di contenuti di qualità richiede professionisti di valore. È per questo motivo che, secondo Katzenberg, è importante lavorare insieme all'industria televisiva e cinematografica, per riuscire a ingaggiare i migliori talenti. In un futuro ormai prossimo, ogni format della tv tradizionale avrà un corrispettivo su mobile in grado di sostituirlo nell'attrarre il consumatore.

Questa 'NEW TV', come l'ha definita Katzenberg, focalizzata sui nuovi schermi mobili, diventerà un business importante e molto più grande di quello legato alla tv tradizionale, rivolto in particolare alla fascia più giovane della popolazione, compresa tra i 18 e i 34 anni. “Cambiano la tecnologia, le forme che il contenuto può assumere e le abitudini di consumo, ma il talento è sempre alla base della creazione di qualsiasi contenuto che sia efficace. Un tempo la tecnologia era la macchina da presa, il contenuto il lungometraggio, il consumo avveniva recandosi al cinema, oggi abbiamo gli smartphone, film da pochi minuti e la fruizione avviene in ogni momento e in qualsiasi luogo. Ma credo che per il contenuto 'short-form' non ci siano meno opportunità di quelle che hanno avuto il cinema o la tv negli anni Settanta e Ottanta. Basta saperle cogliere, senza fare l'errore di pensare che la brevità sia sinonimo di bassa qualità: al contrario, per 'bucare' lo schermo di uno smartphone, occorre puntare su uno storytelling di altissimo livello".