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Deutsche Bank, nel 2012 più che raddoppiato il budget adv. On air la nuova campagna di Enfants Terribles

Extra budget per la banca tedesca nel 2012: grazie alle pianificazioni televisive sulle reti Rai in occasione degli Europei di calcio, Deutsche Bank ha più che raddoppiato il suo investimento in comunicazione. Ma non solo, da ieri sull’online e da lunedì 22 ottobre via radio, la banca torna sui media (ma senza più tv) per il lancio del nuovo prodotto ‘Db conto premio’. Creatività di Enfants Terribles, pianificazione a cura di Mediacom; declinazione e planning online firmati da E3.
Un 2012 da record, di quelli che non si dimenticano. Nell’anno degli Europei di calcio, Deutsche Bank ha stravolto le sue abitudini mediali, che in genere prevedono forti dosi di web e radio, ma non di televisione, e si è concentrata sul piccolo schermo, invadendolo con un fiume di spot, proprio nei giorni del campionato europeo. In virtù di questo ‘extra budget’ televisivo la banca tedesca ha più che raddoppiato il suo budget di comunicazione per l’anno in corso.

In totale, Deutsche Bank ha pianificato sulle reti Rai, durante le partite, ben 90 spot, di cui 25 (pari al 27,8%) in prima e ultima posizione, ossia in apertura e chiusura dei break pubblicitari, garantendosi una copertura (reach) del 71% sul target adulti 18-64enni, e Grp’s a quota 463. Non male soprattutto se, come precisato da Laura Francia, direzione marketing operativo Sipra, mediamente ciascuno ha fruito dello spot sei volte e mezzo.

In particolare, lo spot più visto della campagna è stato nell’ambito della partita di semifinale Germania contro Italia, quando alle ore 21,36 del 28 giugno il film di Deutsche Bank, firmato da Enfants Terribles, ha raggiunto 17,59 milioni di persone (Grp’s al 30,3).

Ma il 2012 di Deutsche Bank non è stato solo Europei di calcio. Come spiegato questa mattina dal direttore marketing della banca, Roberto Madona (in foto a sinistra), ai margini di un appuntamento Iaa, Deutsche Bank è tornata in comunicazione (utilizzando questa volta il budget ‘ordinario’) per il lancio del nuovo prodotto ‘Db conto premio’, un conto corrente con premio di giacenza al 4%.

La nuova campagna è online da ieri (15 ottobre) sui principali quotidiani informativi, dal Corriere.it a Repubblica.it, passando per IlSole24Ore.com, con una declinazione che prevede, oltre a banner e display adv, anche newsletter e attività sem. Da lunedì prossimo (22 ottobre) la campagna sbarca anche in radio, grazie a una serie di spot pianificati sulle principali emittenti commerciali nazionali, da Radio24 a Radio Italia, passando per R101 e Rds, concepiti, dal punto di vista creativo, come se fossero dei radiogiornali finanziari.

Quanto ai credits, la nuova campagna conferma i tradizionali partner di comunicazione della banca, dunque creatività di Enfants Terribles, pianificazione a cura di Mediacom, e declinazione e planning online firmati da E3.

Come precisato dallo stesso Madona, la nuova campagna a supporto di ‘Db conto premio’ non provede pianificazioni televisive, che anzi, dopo la positiva esperienza degli Europei di calcio (record di nuovi clienti e di traffico agli sportelli), sono sospese a tempo indeterminato. Anche se, a quel che risulta ad ADVexpress, Sipra ha avanzato delle proposte per coinvolgere nuovamente Deutsche Bank in occasione della Confederations Cup di calcio prevista in Brasile nell’estate 2013.

Tornando ai numeri del campionato europeo di calcio della scorsa estate, Francia ha precisato che è stata una delle manifestazioni sportive più seguite della storia della televisione italiana, dato ancora più rilevante se si tiene conto che siamo entrati in un’epoca di forte frammentazione mediale. Per la precisione, sono stati 49,74 milioni, pari all’85,7% degli italiani, gli individui che hanno visto almeno un minuto dell’evento calcistico, con il 67,2% che ha fruito di almeno un tempo di una partita. In media, inoltre, i sei incontri della nazionale italiana sono stati seguiti da 18,98 milioni di persone, con uno share del 74,85%. Quanto alla sfida che ha totalizzato l’ascolto più alto, la palma d’oro va alla già citata partita tra Germania e Italia, che è stata vista da 23,25 milioni di spettatori, con uno share del 79,55%, superando di poco la finale tra Spagna e Italia, che ha incollato davanti al piccolo schermo 22,47 milioni di telespettatori.

Concludiamo con una nota un po’ amara. Come raccontato dal direttore Rai Sport, Maurizio Losa (in foto a sinistra), in virtù dell’alto costo dei diritti televisivi, sarà sempre più difficile per un'emittente del servizio pubblico, come la Rai, accedere ai grandi eventi sportivi. Per il momento, ha dichiarato Losa, possiamo contare sulla trasmissione della già citata Confederations Cup e dei successivi Mondiali di calcio brasiliani del 2014, ma sul futuro che seguirà non c’è nessuna certezza.

Proprio in virtù dei costi inaccessibili, la Rai, come sappiamo, è già da tempo fuori dai giochi del campionato di calcio per club, che è appannaggio dei due principali competitor, Sky e Mediaset. Giusto per intenderci sull’ordine di grandezza dei numeri, il network di Rupert Murdoch versa ai team della Serie A 1,68 miliardi di euro per le tre stagioni 2012-2013, 2013-2014 e 2014-2015, dunque circa 561 milioni all’anno, con un costo per partita attorno agli 1,4 milioni di euro.
Mentre Mediaset ha chiuso un accordo, anch’esso fino al 2015, che però coinvolge solo le 12 migliori squadre, che garantiscono l’80% dell’audience, versando 0,72 miliardi di euro per il triennio, dunque circa 260 milioni di euro all’anno, con un costo per partita che si aggira sugli 1,2 milioni di euro.

Mario Garaffa