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Space Available in Cannes/1. Il Futuro della Salute tra AssHole, Robot Medici e Circoncisione Preventiva

Nella sua rubrica dal Festival di Cannes Diaferia riflette sulle campagne di comunicazione nell'area medica ed healtcare, come quelle premiate con il Grand Prix Health, quali la campagna McCann India per le vaccinazioni obbligatorie in Afganistan e la campagna Meet Graham. E su altre case history significative per l'utilizzo della comunicazione in modo innovativo e moderno.

Il primo week end del nuovo Festival della Creatività è partito sonnolento con la due giorni dedicata alla comunicazione del settore medicale. Il settore ancora fatica a trovare un suo vero spazio in quella che è ormai diventata la Kermesse globale più importante della comunicazione.

Se da oggi Innovazione e Enterteinment ci regaleranno due giorni intensi e innovativi, poi da mercoledì il Festival ritroverà il suo tipico passo da Advertiser globali, super creativi e cinici stile Mad Man.

E per contrasto, i pochi pubblicitari "puri" hanno notato che i Grand Prix dell’Health sono stati emotivi e politically correct in modo plateale: le giurie di questo week end non hanno avuto dubbi ad assegnare due riconoscimenti da brividi, quello for Good delle Nazioni Unite alla McCann India per le vaccinazioni obbligatorie in Afganistan e l’altro alla toccante campagna Meet Graham. (guarda il video qui).

Talmente perfetti, questi premi, che chi conosce questo concorso ha immediatamente notato che forse il più bel pezzo di advertising in assoluto, il più innovativo ed originale, The World’s Biggest Asshole ha ottenuto “solo” un Gold. La campagna più scorretta ed efficace sulla donazione organi che si sia mai vista, quella che ha fatto sentire un po’ ritardati tutti quelli che negli ultimi anni hanno cercato di modificare la cultura della donazione degli organi, è stata confinata tra i metalli e non portata ed esempio di modernità e capacità di colpire allo stomaco proprio da quelle persone dure a comprendere che forse solo questo grande gesto di generosità post mortem potrà rendere migliori. Oltre a salvare vite che mai avremmo pensato di soccorrere.

E dire che proprio intorno alla due giorni dell’Health abbiamo notato segnali di “demedicalizzazione” della comunicazione di questo servizio. Abbiamo assistito a demo della società canadese Klick Health che permettono a chiunque di vedere applicati a se stessi i devastanti effetti dell’Alzheimer attraverso una macchina che riproduce le contrazioni muscolari ripetute della malattia: il modo più immediato di comprendere, molto più di qualsiasi campagna, quanto la prevenzione di questa malattia meriti attenzione.

Oppure abbiamo assistito allo speech semplice e diretto di una giovane direttrice Marketing SudAfricana (nella foto Adi Kadusdi, direttrice Marketing di Circle MedTrch/PrePex), che ha incantato il pubblico presentando PrePex il sistema di circoncisione non chirurgico che sta aiutando milioni di abitanti del sud ovest del continente  a prevenire le infezioni da HIV e AIDS. Una ragazza giovane che spiega ad un pubblico composto in maggioranza di uomini come usare il piccolo e geniale device per fermare l’epidemia (vedi foto) è il simbolo di questo Health in Cannes: facce pulite, gente che sta facendo un lavoro importante e usa la comunicazione in modo innovativo e moderno. Forse i filmati sono da mostrare alla nostra Lorenzin, per farle comprendere che il futuro della medicina è proprio lì. In una comunicazione senza timori, che sappia raccontare anche il domani: come i seminar, qui al Palais,che raccontano come,  per tagliare i costi della sanità, ci visiteranno ed opereranno i Robot. Ma sul tema della AI, lasciateci passare le prossime giornate della Innovation in Cannes. Vi racconteremo, senza timori, come i robot diventeranno i nostri colleghi di reparto. O forse lo sono già?

 

Pasquale Diaferia (twitter @pipiccola)