Video
Social Content Factory realizza "Lettera di una passeggera", il nuovo film di ATM
Dall'inizio dell'emergenza, molte persone hanno scritto messaggi di sostegno e fiducia sulle pagine social di ATM. Con questo “film” l’Azienda ha voluto riunire in un grande abbraccio virtuale tutto il personale ATM e i passeggeri.
Un piccolo film per omaggiare tutte le sue persone che durante questi mesi hanno contribuito alla continuità del servizio; un corto, che è anche un inno per iniziare un cammino verso un futuro nuovo, dove la responsabilità di ATM incontra lo spirito civico dei suoi utenti.
“Una lettera d’amore alla città di Milano e a tutti i suoi abitanti. Una storia dal sapore agrodolce e dai toni nostalgici, ma anche piena di speranza, che ci racconta dei suoni nuovi e diversi che ci hanno accompagnato in questi mesi. Il dramma che aveva il rumore delle ambulanze che risuonavano nelle strade. La vita che invece aveva il suono dei balconi, degli applausi e delle canzoni. Ma anche di quei suoni che ci hanno tenuto ancorati alla realtà: quelli dei mezzi di trasporto pubblico che non si sono mai fermati nella città. Quasi vuoti di passeggeri ma sempre lì, in servizio, come a ricordarci che la città era viva.” racconta Andrea Stagnitto, direttore creativo e regista del film.
Il progetto ATM, realizzato in concerto con le altre agenzie di The Story Group – Nati per raccontarti, si aggiunge ai recenti successi realizzati da Social Content Factory per Humanitas e pubblicati su numerose testate nazionali.
Credits:
Direttore Relazioni Esterne e Comunicazione ATM Laura La Ferla
Un film realizzato da Social Content Factory parte di The Story Group – Nati per raccontarti
Direzione creativa Andrea Stagnitto
Produzione esecutiva Max Ghelli
Regia Andrea Stagnitto
Copy Luca Danesi
D.o.P. Luca Chiaudano
Assistente & second camera Federico Vagliati
Montaggio e compositing Gianluca Elasti
Audio in presa diretta Max Pozzoli
Audio in presa diretta Unit 2 Sandro Broggini
Colorist Gabriele Cipolla
Voce Chiara Leoncini per Sample Studio
Grazie a Nicola Fiocco