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Assemblea Annuale WPP: confermati Roberto Quarta e il board. Disaccordo sulla buonuscita da 20 milioni di sterline a Sorrell. Nei primi quattro mesi ricavi a -3,4%. Forte crescita in Italia ad aprile

Durante l'incontro di ieri più di un quarto dei presenti ha votato contro la potenziale buonuscita in azioni della società che Sorrell potrebbe ricevere nei prossimi 5 anni se la holding raggiungerà gli obiettivi di crescita previsti. Il 15,5% dei votanti si è espresso inoltre contro la rielezione dell'attuale Chairman Quarta per il modo poco trasparente in cui è stata gestita l'uscita di Sorrell e la mancanza di una clausola di non concorrenza. Prosegue la ricerca del nuovo Ceo. Tra i nomi in lizza Tim Armstrong, Ceo di Oath, e Keith Weed, Chief Marketing and Communications Officer di Unilever.

Nel corso della prima assemblea generale degli azionisti di WPP dopo l'uscita di scena di Sir Martin Sorrell, sono state numerose le domande riguardanti l'improvvisa uscita dell'ex
Chairman e Ceo, e più di un quarto dei presenti ha votato (ma il voto non è vincolante per il
board) contro la potenziale buonuscita di 20 milioni di sterline in azioni della società che
Sorrell potrebbe ricevere nei prossimi 5 anni se la holding raggiungerà gli obiettivi di crescita
previsti.

Non è la prima volta che gli azionisti contestano le cifre dei bonus per Sorrell: lo scorso anno
il 21% si era opposto a una remunerazione da 48 milioni di sterline, mentre nel 2016 il 33%
aveva votato contro quando la cifra era addirittura di 70 milioni.
Il 15,5% dei votanti si è espresso inoltre contro la rielezione dell'attuale Chairman, Roberto
Quarta
(nella foto), per il modo poco trasparente in cui è stata gestita l'uscita di Sorrell e la mancanza di una clausola di non concorrenza che ha permesso a Sir Martin di scalare molto rapidamente S4 Capital per dar vita a una nuova società di servizi di marketing.

Assemblea WPP

Quarta ha spiegato all'assemblea come, dopo aver richiesto e ottenuto un parere legale in proposito, non vi fossero le basi per cancellare il diritto di Sorrell a ricevere eventuali bonus
nel prossimo quinquennio, e che sempre dai legali è arrivato l'inequivocabile consiglio di
non rendere pubblica alcuna delle accuse che gli erano state mosse.

Accuse che invece sembrano essere state 'svelate' da fonti anonime della holding ai giornalisti del Wall Street Journal e del Financial Times, che negli ultimi giorni hanno come fra i comportamenti scorretti attribuiti a Sorrell ci fosse l'abitudine a richiedere ingenti anticipi di contante per spese personali, la testimonianza di due impiegati che lo videro far visita a un noto bordello londinese e in generale un comportamento rude e offensivo nei confronti di alcuni dipendenti e assistenti.

Tutte accuse, va ricordato, che Sorrell ha strenuamente negato: "Al momento delle sue dimissioni - ha spiegato un suo portavoce - Sir Martin ha firmato un accordo di riservatezza
che gli impedisce di discutere qualsiasi dettaglio in merito alle circostanze che circondano la sua fuoriuscita. Fino a oggi ha rigorosamente rispettato tale accordo e intende continuare a
farlo. In merito alle accuse apparse sul WSJ, Sir Martin le respinge senza riserve, e per il momento non ha intenzione di fare ulteriori commenti".

Tornando all'assemblea, Quarta ha poi confermato che la ricerca del nuovo chairman sta
procedendo speditamente: in un'intervista al WSJ di una settimana fa aveva dichiarato di
avere una lista di una dozzina di nomi da 'scremare' ulteriormente prima di proporre una
lista ristretta al board di WPP. In lizza per il posto, fra i candidati più noti, ci sarebbero Tim
Armstrong
, Ceo di Oath, e Keith Weed, Chief Marketing and Communications Officer di
Unilever, mentre sul fronte interno' circolano i nomi di Lindsay Pattinson, chief
transformation officer di WPP, e dell'attuale co-Ceo ad interim, Mark Read.

La company ha inoltre reso noti, anche attraverso un comunicato stampa, i risultati ottenuti nei primi quattro mesi dell'anno, durante i quali i ricavi sono calati del 3,4%, a 4,82 miliardi di sterline, ma a cambi costanti sono aumentati del 2,7%, a 6,63 miliardi. I ricavi a perimetro omogeneo sono cresciuti del +1,4%. Le vendite nette sono scese del 5%, a 3,96 miliardi di sterline.

Nel dettaglio dei diversi Paesi, il Gruppo comunica l'andamento positivo registrato ad aprile nell’Europa Occidentale, in America Latina, in Europa Centrale e dell’Est e in APAC.  Più difficile lo scenario in Nord America.  In Gran Bretagna  le revenue segnano +0,8%, in Europa Occidentale + 0,9%. Nella nota si legge inoltre che ad aprile registrano una 'crescita forte' Italia, Germania, Danimarca, Spagna, Norvegia, Svezia e Turchia.

Nel dettaglio, Asia Pacifico, America Latina, Africa e Medio Oriente ed Europa Centro-Orientale, hanno segnato +2,1% rallentando rispetto al +2,3% del primo semestre. Andamento positivo anche in Asia Pacifico,  Grande Cina, Indonesia, Giappone, Corea e Malesia ad aprile, mentre viene registrato un leggero calo India e Singapore.

Per ulteriori dettagli leggere la nota del Gruppo qui