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Coca-Cola rivede la lista delle agenzie PR

Secondo quanto riporta la stampa internazionale, l’azienda avrebbe invitato numerose agenzie a partecipare a una gara per entrare a far parte della lista dei suoi partner.

Come si legge oggi, 3 aprile, sulla stampa internazionale, Coca-Cola sta ripensando il modo di selezionare le agenzie di PR con cui lavora.

A fine 2017 la multinazionale ha invitato un gruppo di agenzie a fare richiesta per entrare a far parte della lista di fornitori ‘approvata’ dall’azienda, con l’intenzione di coinvolgere poi solo le agenzie nella lista in eventuali pitch.

Nel corso degli anni Coca-Cola ha collaborato con moltissime agenzie creative e di relazioni pubbliche, spesso coinvolgendole su attività riguardanti singoli prodotti o iniziative.

Tra le agenzie che hanno lavorato per l’azienda su alcune delle campagne più memorabili UM, Wieden+Kennedy, Ogilvy e Weber Shandwick, che l’ha affiancata per 15 anni, fino al 2007.

Il cambiamento nel modo di costruire relazioni con le agenzie partner arriva in un momento complicato per Coca-Cola, che sta cercando di riprendersi dal calo delle vendite determinato da vari fattori, tra cui la guerra scatenatasi nei confronti dello zucchero e un certo ritardo nel digital marketing.

Una delle strategie adottate dalla multinazionale per rilanciare il business è promuovere i suoi brand senza zucchero e la gamma di prodotti ‘healthy’. Ad esempio, dovrebbero essere lanciati a breve sul mercato tre nuovi gusti di Dasani Sparkling, l’acqua frizzante lanciata con quattro gusti nel 2014.

Questo nuovo modo di gestire le agenzie deriva anche dal nuovo management dell’area marketing: ricordiamo che Bea Perez ha assunto lo scorso anno l’incarico di senior VP e chief public affairs, communications e sustainibility officer, dopo che Clyde Tuggle, fino a quel momento chief public affairs e communications, è andato in pensione dopo 28 anni di attività in Coca-Cola.

SP