Foreign Office

Ogilvy Worldwide si riorganizza: parte dagli USA il processo di ‘integrazione globale’

Come ha annunciato John Seifert, Chairman e Ceo di Ogilvy & Mather Worldwide, tutte le sigle specialistiche – Ogilvy & Mather, Ogilvy One, Ogilvy PR, ecc. – e i 'silos'; fra le discipline sono destinati a sparire e a integrarsi lasciando il posto a un unico brand, focalizzato sui clienti e con un unico bilancio condiviso. Il processo parte oggi dagli USA ma si estenderà globalmente nel corso del 2017.

John Seifert (nella foto), Chairman e Ceo di Ogilvy & Mather Worldwide, ha annunciato venerdì scorso una lunga serie di nomine e cambiamenti organizzativi che modificheranno radicalmente la struttura operativa del network che fa capo alla holding WPP, a partire dalla nomina di Lou Aversano, già Ceo di Ogilvy East, a Ceo di Ogilvy USA, con l'incarico di unificare le attività di tutte le agenzie (Ogilvy &Mather, Ogilvy One, Ogilvy PR) di New York, Chicago, Atlanta, Boston e Denver oltre che delle sigle specialistiche FKH (healthcare), Effective UI (web design) e Leopard (B2B) sotto un unico brand.

La riorganizzazione, che per ora ha riguardato i soli Stati Uniti, proseguirà nel corso del 2017 coinvolgendo anche tutte le sedi Ogilvy negli altri paesi, consolidando di fatto tutte le agenzie del network in una singola struttura, con un unico bilancio e attività completamente integrate.

"Stavamo diventando una specie di holding all'interno della holding WPP – ha dichiarato Seifert alla stampa estera –. Piuttosto che gestire dieci Ogilvy differenti come business separati e poi cercare di collegare fra loro quei diversi business per il bene del cliente, abbiamo deciso che d'ora in poi il cliente stesso sarà il punto di partenza".

L'obiettivo, ha spiegato Seifert, è quindi la semplificazione operativa e la rimozione di attività (management, marketing, ecc...) che fino a oggi sono state 'duplicate'; o sovrapposte fra una struttura e l'altra: a differenza di quanto solitamente avviene in questo genere di ristrutturazioni, al momento non è prevista una riduzione del numero di addetti, e Seifert ha invece annunciato una serie di nuove nomine ai vertici della struttura. Fra queste, Laurie Young è ora Ceo di Ogilvy Canada, Veronica Hernandez e Cesar Agost Carreno sono co-Ceo di Ogilvy Mexico, Horacio Genolet è Ceo di Ogilvy Latina, David Mayo Ceo di Ogilvy Malesia, Katryna Mojica Ceo di Ogilvy Hong Kong ed EeRong Chong è managing director di Ogilvy Singapore.

Carla Hendra, che ha creato e dirige la unit OgilvyRed, focalizzata sul branding e il marketing strategico, è stata incaricata di guidare la Digital Transformation dell'intero network, mentre Jennifer Risi è stata nominata Chief Communication Officer e risponderà al global Chief Marketing Officer, Lauren Crampsie.

Seifert ha quindi annunciato la creazione di Ogilvy Delivery, al tempo stesso una strategia di business e un vero e

proprio 'sistema operativo'. "Mettere i clienti al centro della nostra nuova strategia e della nuova struttura operativa – ha spiegato Seifert – non è possibile se le idee più brillanti non sono supportate da una perfetta esecuzione". Ed è esattamente di questo che si occuperà il nuovo Chief Delivery Officer, Gunther Schumacher, il cui compito sarà di unificare le capacità produttive e i modelli tecnologici dell'intero network.

Come hanno notato molti osservatori, la ristrutturazione di Ogilvy segue di pochi mesi quella messa in atto da Publicis Groupe ('The Power of One'), e si avvicina ai modelli di 'integrazione'; fra le diverse discipline già implementati da Dentsu Aegis Network e Havas Worldwide, che già da tempo hanno unificato sotto un unico bilancio le attività delle proprie sigle specializzate.

 

Tommaso Ridolfi