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Read (WPP): “Il lavoro della nostra industry è più importante che mai: oggi per limitare la diffusione del virus, quando tutto sarà finito per aiutare società ed economia a rimettersi in moto”

In un editoriale pubblicato da Campaign, il Ceo di WPP, Mark Read (nella foto), invita tutte le agenzie e i clienti a restare uniti per dimostrare il valore e il ruolo vitale della comunicazione durante e dopo la crisi. “Ciò che rende speciale la nostra industry – scrive Read – è la capacità di capire i comportamenti e le emozioni umane. Non solo ciò che ci fa battere il cuore, ma il perché”. E in un momento in cui la solidarietà conta più della competitività, applaude a tutto ciò che anche le altre agenzie e gli stessi clienti stanno facendo in tutto il mondo.

Nel momento in cui anche la Gran Bretagna è entrata nella fase di ‘lockdown’, aggiungendosi alla Cina, l’Italia, la Francia e molti stati negli USA, con le persone obbligate a restare in casa, “La nostra vita personale e professionale è stata ribaltata in modi che non avremmo mai immaginato – scrive Mark Read –, e per molti il costo finale sarà ben più alto del disagio. La maggior parte delle persone nella nostra industry lavorerà da casa fino a nuovo avviso, e credo che nessuno di noi lo troverà facile”.

“Qualcuno si sentirà solo e isolato – spiega Read –. La nostra forza lavoro è giovane e molti condividono l’abitazione. Pochi possono permettersi il lusso di uno studio separato in casa propria. I genitori si troveranno a litigare su chi deve star dietro ai figli e chi deve partecipare a una videoconferenza (e dopo pochi giorni, vi assicuro che è proprio così!). Abbiamo tutti preoccupazioni individuali su parenti o amici più vulnerabili”.

Oggi più che mai, prosegue Read, occorre lavorare tutti insieme, colleghi, agenzie, aziende: “Sono compiaciuto e niente affatto sorpreso di vedere innumerevoli esempi di questo spirito dentro e fuori WPP”. Tutte le videochiamate con il personale e con i clienti iniziano nello stesso modo, aggiunge: “Ci si domanda come stiamo, come vanno avanti le cose con amici e colleghi, ci si offre aiuto reciprocamente. Si stringono velocemente nuove amicizie. E più parlo con Ceo e CMO dei nostri principali clienti, più mi convinco del valore della nostra industry e del suo ruolo non solo nel limitare la diffusione del virus, ma nell’aiutare la società e l’economia a riprendersi quando saremo dall’altra parte”.

Una industry che sta riversando tutta la sua energia e intraprendenza nel supportare dipendenti e clienti, facendo il possibile per aiutare governi e organizzazioni internazionali: “WPP sta lavorando con l’OMS per promuovere il lavarsi le mani in modo efficace, e abbiamo offerto le nostre risorse al Governo britannico per il quale Wavemaker è già al lavoro. Ogilvy è una delle 35 agenzie che in Spagna collabora con 5 organizzazioni istituzionali per usare la potenza dell’advertising nel contenere la diffusione del Covid-19. WPP Health ha organizzato un forum online per 2,6 milioni di cittadini cinesi e più di 200.000 medici. Group SJR sta mettendo a punto i testi per i funzionari della sanità pubblica negli USA”.

Questo non è il momento per guadagnare punti rispetto alla concorrenza, precisa poi Read: “è il momento della solidarietà e voglio riconoscere i meriti e applaudire tutto ciò che stanno facendo i nostri colleghi. Solo per citarne alcuni: Dentsu sta lavorando con un cliente del settore farmaceutico per fornire consulti online gratuiti; in un video indirizzato al suo personale (leggi news), Arthur Sadoun ha evidenziato che il loro benessere è la priorità assoluta di Publicis; Havas sta aiutando il suo staff a rimanere sano con sessioni di yoga e di meditazione via Instagram Live; e BBDO ha portato una ventata di humour creando un generatore di loghi per gli uffici casalinghi di chi sta lavorando da remoto”.

Read cita anche le molte aziende che, mettendo al primo posto la propria responsabilità sociale, stanno pensando in modo creativo e innovativo a come contribuire: Unilever donando prodotti per l’igiene ad autorità globali e locali, Google lanciando un sito educational e risorse per l’insegnamento a distanza, LVMH passando alla produzione di disinfettante per le mani, Facebook con un programma da 100 milioni di dollari per sostenere le piccole imprese, Ford dilazionando i pagamenti dei suoi nuovi veicoli.

“Dietro tutti questi esempi – spiega – è ciò che rende speciale la nostra industry: persone che capiscono il comportamento e le emozioni umane; non solo ciò che ci fa battere il cuore, ma il perché. Creativi che tirano fuori idee e comunicati che coinvolgono le persone nel modo giusto, con il giusto tono di voce per questi tempi preoccupanti. Innovatori che inventano nuovi prodotti e nuove soluzioni tecnologiche oer aiutare i clienti. Professionisti delle Pubbliche Relazioni che danno suggerimenti ai Ceo su come comunicare all’interno, agli investitori e ai clienti, aiutando le aziende a navigare la crisi. Esperti dei media che sanno come raggiungere il pubblico nel modo migliore, sui social e su tutti i media tradizionali – Tv, stampa e radio, ai quali le persone si
rivolgono per avere notizie affidabili”.

Al momento di uscire dalla crisi il mondo sarà radicalmente diverso: “Ma non ho dubbi – ribadisce Read – che i nostri servizi saranno ancor più richiesti. Voleremo di meno, compreremo di più online, educheremo i nostri figli in modo differente, passeremo meno tempo negli uffici. La tecnologia sarà ancora più importante. Quando sarà tutto finito, molti avranno voglia di festeggiare, ma molti saranno in una situazione assai diversa: il nostro lavoro servirà ai clienti per prepararsi a questo nuovo mondo, mettendo insieme la nostra competenza tecnologica con la capacità di capire i sentimenti delle persone e che cosa le motiva”.

Mentre si attende la ripresa, però, le marche devono continuare a comunicare e a farlo in modo
appropriato
. “La gente si ricorda come i brand si comportano – sottolinea Read –: come abbiamo visto dopo la crisi del 2008, chi durante la recessione ha investito in azioni e comunicazioni corrette è stato ripagato in modo molto più che proporzionale dal momento in cui i consumatori hanno ricominciato a spendere. È un messaggio importante che tutta la nostra industry deve ricordare ai clienti. Così come dobbiamo ricordare che tutto ciò che facciamo contribuisce a incentivare e a sostenere le attività economiche di cui la società ha bisogno per funzionare. Ogni paese dovrà pensare a stimolare queste attività, e ciò renderà il nostro lavoro più importante che
mai”.

“Nel frattempo – conclude Read –, prendiamoci cura gli uni degli altri in qualsiasi modo possibile.
Le persone sono ansiose ma anche resilienti, adattabili e gentili. Sono orgoglioso di lavorare per una società e per un’industria come questa”.

 

Tommaso Ridolfi