Foreign Office
Sorrell (WPP): "Le agenzie creative soffrono di più delle agenzie media"
Come riporta oggi, 2 marzo, la stampa internazionale, Sir Martin Sorrell ha ammesso che WPP sta fronteggiando una crisi sia ciclica che strutturale, che ha costretto il Gruppo a rivedere al ribasso i suoi obiettivi di budget sul lungo termine.
"Ad essere più in difficoltà sono le agenzie creative tradizionali, più che le agenzie media" , ha affermato Sorrell, che ha ammesso con gli investitori di essere "imbarazzato" perché WPP non è riuscita a raggiungere le revenue previste negli ultimi tre trimestri del 2017, chiudendo l'anno con ricavi netti in calo dello 0,9% (leggi news)".
Riguardo alla decisione di alcuni clienti di ridurre il numero di agenzie partner, Sorrell ha dichiarato: "Ci sono stati abbastanza annunci di tagli dei costi di agenzia da parte dei clienti da rendere evidente che l'intero sistema stia subendo delle pressioni". Anche se il manager non ha nominato direttamente alcun cliente, è noto ad esempio che Procter & Gamble e Unilever hanno ridotto entrambe il numero di agenzie a cui fare riferimento, oltre che i fee.
Nonostante altri grandi Gruppi dell'industry dell'advertising abbiano previsto una seconda parte del 2018 più positiva, Sorrell ha preferito non essere troppo ottimista nelle sue previsioni. A performare meglio sarebbe in ogni caso il business media.
Nell'ultimo anno, oltre ad aver fuso molte delle sue sigle, il Gruppo ha ridotto in modo importante il budget destinato alle acquisizioni, che è passato da 605 milioni di sterline nel 2016 a 30 milioni nel 2017.
SP