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Thompson (Droga5): "Vogliamo spostarci dal business dell'adv tradizionale a un approccio 'full brand experience' e l'operazione con Accenture è in linea con la nostra visione. La cultura dell'agenzia sarà preservata"

L'acquisizione da parte di Accenture Interactive è stata accolta positivamente dal team dell'agenzia guidata da David Droga. E' quanto ha dichiarato Sarah Thompson, global chief executive officer, a The Drum. "L'operazione non avrà ripercussioni sul numero di addetti dell'agenzia e il brand Droga5 dovrebbe essere mantenuto", ha affermato la manager.

A pochi giorni dall'annuncio ufficiale dell'acquisizione di Droga5 da parte di Accenture Interactive, che dovrebbe concludersi entro la fine di maggio (leggi news), una delle domande che in molti si stanno facendo è come lo staff dell'agenzia newyorchese abbia reagito alla notizia.

Stando ai ben informati, pare che l'atmosfera che si respira nella sede di New York sia di "cauto ottimismo". 

Sarah Thompson, global chief executive officer di Droga5, ne ha parlato a The Drum. "Nel complesso abbiamo avuto riscontri positivi sia dal team che dai clienti, che sono stati i primi a essere informati - ha spiegato la manager - . Trascorriamo molto tempo con il nostro staff parlando della nostra visione e del nostro obiettivo, ovvero spostarci dal business dell'advertising tradizionale a un approccio 'full brand experience', dunque i professionisti che lavorano in Droga5 stanno cominciando a comprendere che il posizionamento di Accenture Interactive è molto in linea con la nostra vision". 

"L'operazione non avrà ripercussioni sul numero di addetti dell'agenzia, inoltre Brian Whipple, chief executive di Accenture Interactive, ha assicurato che il brand Droga5 dovrebbe essere mantenuto", ha detto Thompson. 

Whipple avrebbe anche promesso di preservare la cultura dell'agenzia. D'altra parte, il manager non è nuovo a operazioni di questo tipo, avendo condotto almeno 30 acquisizioni nel corso di un decennio e avendo anche coniato il concetto di "cultura delle cultura", una filosofia secondo la quale le strutture acquisite devono allineare i loro valori a quelli di Accenture Interactive, che si impegna d'altro canto a proteggere la loro cultura interna. 

Ma Droga5 e Accenture Interactive sono davvero così diverse? Secondo Whipple no: entrambe ritengono infatti che in questo momento una visione del marketing olistica, con al centro l'esperienza, sia cruciale. 

A Droga5 l'acquisizione da parte di Accenture potrebbe giovare anche sotto il profilo economico, come fa notare Jay Pattisall, analista di Forrester. "L'agenzia di David Droga non è stata immune alla crisi che ha colpito il mondo dell'advertising - ha detto Pattisall - , come dimostra il fatto che abbia dovuto ridurre la forza lavoro in risposta alla riduzione dei flussi di lavoro. In questo contesto, l'agenzia ha bisogno di essere sostenibile economicamente ed entrare in Accenture Interactive può garantirle questo attraverso la crescita organica dei clienti e del business". 

Come si legge su The Drum, dunque, se la fusione avrà successo, il mito di David Droga ne uscirà ulteriormente rafforzato, se invece dovesse rivelarsi fallimentare, il pubblicitario cadrà comunque in piedi perché avrà ancora i suoi successi di cui vantarsi, il suo nome sopra la porta e un sacco di soldi in banca. 

SP