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Nenna su 'Gare Chiare': "Sul tema uniamo le 'energie positive' del mercato, Club degli Eventi incluso”

Il presidente di Assocom concorda con i principi di trasparenza nelle gare per gli eventi alla base della proposta lanciata i giorni scorsi da Viscardi e Carissimi, con qualche perplessità sulla richiesta di rimborso dell'1% del budget in gara. Nenna propone che le istanze delle 23 agenzie firmatarie del manifesto vengano discusse in un tavolo più ampio in associazione con il coinvolgimento di tutte le iniziative che stanno nascendo sul mercato come il Club degli Eventi e della Live Communication di ADC Group, che raggruppa una quarantina di agenzie dell' event industry.

Il 21 marzo abbiamo dato notizia della nascita di 'Gare Chiare', il  manifesto per regolamentare il sistema delle gare negli eventi nato da un'idea di Giacomo Carissimi di Ground Control e Mario Viscardi di Piano B, a cui hanno aderito 23 agenzie di eventi e comunicazione (leggi news). 'Gare Chiare' è un manifesto, declinato in cinque punti, che disciplina la partecipazione ai bandi a fronte di una richiesta di rimborso nell’ordine dell’ 1% del budget assegnato al progetto in gara

Da questa proposta su un tema che vede impegnata da tempo anche Assocom, è nata una conversazione con Emanuele Nenna, presidente dell'Associazione.

"Il tema delle gare mal gestite, a volte poco trasparenti e in alcuni casi addirittura irrispettose è un tema che continua di essere di grande attualità, e su cui è fondamentale continuare a cercare una soluzione - afferma Nenna - . Per questo credo che sul principio che ha mosso Viscardi e Carissimi a lanciare questa proposta si debba necessariamente essere d’accordo. Non sono certo che la modalità, per quanto semplice, possa davvero incontrare il favore dei clienti e – soprattutto - contare sulla “fedeltà” a lungo termine dei firmatari dell’accordo sottoscritto. Il mercato è complicato e duro, e in passato iniziative analoghe sono naufragate a causa di un passo indietro (a volte malauguratamente giustificato o necessario) di chi con buone intenzioni aveva dichiarato una condotta che non ha potuto tenere. Sarebbe bello che questa volta andasse diversamente, me lo auguro. Ma i miei cento dollari non li scommetterei".

"Con le stesse buone intenzioni di Viscardi e Carissimi - ricorda Nenna -  Assocom ha realizzato, lo scorso anno, una ricerca sull’impatto delle gare mal gestiste sull’intero mercato della comunicazione (non solo sugli eventi), e sta ora lavorando a una serie di strumenti che riteniamo utili a migliorare consapevolezza e relazione con i clienti. Un dato che racconteremo – ad esempio - riguarda il costo che ha anche per il Cliente una gara gestita male. Non sono solo le agenzie a rimetterci, se il livello di condivisione e scambio rimane basso e asimmetrico. Anche grazie all’ottima relazione cha abbiamo con UPA, sono convinto che il percorso che stiamo iniziando (con un approccio educativo e non prescrittivo, di alleanza e non di rivendicazione) possa portarci risultati interessanti. Il primo appuntamento è per maggio, con un evento su cui sta lavorando un gruppo di lavoro guidato da We Are Social, nostra associata. Poi ne seguiranno altri".

"Personalmente, e non solo per ruolo, credo che portare all’interno di un’associazione organizzata e accreditata come Assocom le energie positive che sono dietro all’idea di 'Gare Chiare' potrebbe fare un gran bene a tutto il mercato. Iniziative singole e estemporanee, per quanto valide e utili, rischiano di perdere forza in breve tempo. Mi piacerebbe capire – e proverò a farlo - se e come le agenzie firmatarie del manifesto, che implicitamente esprimono l’esigenza di unire le forze per aumentare il volume del messaggio, possano essere interessate a portare a un tavolo più allargato e più strutturato le loro voci. So anche di un’interessante iniziativa di ADC Group, che con in Club degli Eventi e della Live Communication sta mettendo insieme molte agenzie di eventi (39, ndr). Credo sarebbe interessante e utile parlarsi tutti per capire se sia possibile trovare il modo di unire le forze, anche approfittando dello slancio di una rinnovata e motivata Assocom, che ha l’ambizione e di certo le potenzialità per rappresentare l’intero mercato della comunicazione.