Inchieste

Casiraghi su 'La stanza degli abbracci' di Tornatore. "Per 'vendere' un vaccino alla popolazione italiana serve un linguaggio di larga sintonia e di qualcuno che parli tutti i giorni alla 'casalinga di Voghera”'. È qui che entra in campo il mestiere"

Il fondatore e direttore creativo di casiraghi greco&, sottolinea ad ADVexpress: "Chi si lamenta che non esistono più i Sanna, i Pirella, ecc., si dimentica, o forse non sa, che dietro questi nomi c’erano i Concato/Fiamenghi, i Pino Pilla, i Baldoni/Panzeri, i Fritz Tschirren, "sconosciuti al grande pubblico", ma che avrebbero convinto a vaccinarsi anche i terrapiattisti. E di questi emeriti sconosciuti vi assicuro che ce n’è anche oggi".

Prosegue con Cesare Casiraghi, fondatore e direttore creativo di casiraghi greco&, il giro di microfono avviato da ADVexpress tra i professionisti dell'industry sulla campagna per la vaccinazione anti-covid affidata dal Commissario Domenico Arcuri al regista Giuseppe Tornatore, che ha realizzato pro-bono lo spot   'La stanza degli abbracci'  (guarda il video) pianificato in questi giorni.

"C’è un video che circola sul web dove Milena Gabanelli si/ci chiede se sia normale che uno possa diventare ministro senza un titolo di studio o perlomeno un qualcosa che dimostri la sua esperienza nel campo in cui è richiesto di operare.

È proprio questa mancanza di “mestiere” che autorizza a pensare che altri senza mestiere come te possano svolgere un lavoro del quale sanno poco o niente. È il regno della disinformazione, nel quale puoi chiedere alla stessa persona di farti uno spot oppure se è meglio il vaccino Moderna o Pfitzer" osserva Casiraghi.

"Se poi, come in questo caso, devi “vendere” un vaccino a tutta la popolazione italiana, hai bisogno di un linguaggio specifico, ecumenico, di larga sintonia, “popolare” appunto, che non significa grezzo o volgare. Hai bisogno di qualcuno che parli tutti i santi giorni alla “casalinga di Voghera”. È qui che entra in campo il mestiere, altrimenti Ferrero e Procter lavorerebbero solo con premi Oscar. Chi poi si lamenta che non esistono più i Sanna, i Pirella, ecc., si dimentica, o forse non sa, che dietro questi nomi c’erano i Concato/Fiamenghi, i Pino Pilla, i Baldoni/Panzeri, i Fritz Tschirren, "sconosciuti al grande pubblico", ma che avrebbero convinto a vaccinarsi anche i terrapiattisti. E di questi emeriti sconosciuti vi assicuro che ce n’è anche oggi. Cosa ne penso dello spot di Tornatore? È lungo, molto lungo, mi sono fermato giusto al trentesimo secondo. Spero finisca bene".