Giulio Merlo, Ceo Merlo
Inchieste

Inchiesta NC. Italians do it better. Merlo, nel 2019 focus sul potenziamento delle aree organizzazione eventi e comunicazione, con attenzione crescente al digitale

Pubblichiamo l'articolo tratto da NC - Nuova Comunicazione dedicato all'agenzia che ha di recente ampliato il campo di azione, passando da una specializzazione trentennale nel mondo degli eventi a un’offerta più ampia di comunicazione integrata. Il 2018 si è chiuso in crescita, con fatturato a quota 13 milioni.

Seguire gli andamenti del mercato rimanendo sempre competitivi e mantenersi al passo con l’evoluzione tecnologica integrandola nel business: questa è oggi la sfida per un’agenzia italiana indipendente secondo Giulio Merlo (nella foto), che ha di recente ampliato il campo di azione della sua agenzia, passando da una specializzazione trentennale nel mondo degli eventi a un’offerta più ampia di comunicazione integrata. Un esempio, insomma, virtuoso di realtà italiana che negli anni ha saputo trasformarsi ed evolvere, seguendo le opportunità offerte da un mondo in continuo movimento, raggiungendo ottimi risultati, come dimostrano i dati del 2018: 13 milioni di fatturato, un bilancio positivo e in crescita rispetto l’anno passato.

E per il prossimo anno l’obiettivo è chiaro: fare sempre meglio potenziando entrambe le linee di business principali, l’organizzazione eventi e comunicazione, con un’attenzione crescente verso il digitale. La parola a Giulio Merlo, ceo Merlo.

 

è un’agenzia da sempre operativa nelmondodegli eventi.Quali sono le motivazioni che vi spingono oggi a spaziare dal vostro core business al mondo della comunicazione integrata? In particolare, in che modo fate dialogare questi due ambiti?
Abbiamo iniziato più di trent’anni fa nel settore degli eventi e nel corso del tempo siamo cresciuti, ci siamo evoluti e abbiamo deciso di ampliare il focus del nostro business per renderlo più completo e competitivo. Abbiamo compreso che per i clienti è sempre più importante la capacità di generare e fare vivere esperienze al target di riferimento per stabilire una relazione di appartenenza tra il consumatore e il brand sapendo andare oltre il momento e il luogo fisico dell’evento. Proprio in questo senso viene in aiuto la comunicazione integrata che si avvale di strumenti diversificati, dai più tradizionali a quelli digitali, per amplificare l’azione dell’evento stesso andando oltre le barriere fisiche e temporali, raggiungendo numeri di utenti molto più grandi, coinvolgendo prima (teaser), durante (anche chi non è presente fisicamente) e dopo l’evento (follow-up).

 

Che ruolo hanno i dati nei vostri progetti? Come li utilizzate?
L’attenzione alla raccolta e analisi dei dati per impostare le nostre strategie e scegliere di conseguenza strumenti e target di riferimento è sempre stata parte del nostro lavoro, e spesso per maggiore completezza integriamo dati che provengono dalle analisi dei clienti stessi. All’occorrenza ci avvaliamo di collaborazioni esterne grazie alle quali ci specializziamo sempre di più e per disporre di strumenti e tecnologie sempre più all’avanguardia disponibili sul mercato.

 

Artificial intelligence-human intelligence: come gestite l’equilibrio fra questi due aspetti, entrambi fondamentali nella costruzione creativa di un progetto di comunicazione?
L’intelligenza artificiale nelle sue varie forme e applicazioni è sempre di più uno strumento a supporto dell’intelligenza umana soprattutto per quanto riguarda la raccolta dati, la comprensione del mercato e della target audience. Nel mondo degli eventi può avere diversi impieghi e sta a noi capire in che modo sfruttarla al meglio: ad esempio, può essere un potente strumento d’ingaggio.

 

Ci può raccontare un esempio significativo di questo approccio?
Per noi la testimonianza per eccellenza su questo tema è rappresentata dalla campagna di lancio che abbiamo realizzato per la nuova Classe A di Mercedes-Benz Italia. Siamo partiti dalla nuova tecnologia di Classe A (Mbux Infotainment, ndr) che rivoluziona l’interazione tra guidatore e automobile in grado di portare l’intelligenza artificiale a un livello di umanizzazione mai visto prima. Ci siamo chiesti: quale è la cosa che rende il più possibile una macchina simile all’essere umano? Ebbene, la risposta è stata un’opera d’arte, in particolare il ritratto, qualcosa che sia esattamente ‘Justlikeyou’, a valorizzazione del claim di Mercedes-Benz.

Così abbiamo realizzato la campagna integrando diversi canali di comunicazione live e digital, rafforzando la sinergia tra la dimensione umana e quella tecnologica: una prima fase unbranded di ambient guerrilla con gli street-art robot che ritraevano i passanti in varie città italiane e lo streaming dei robot che creavano le opere, trasmesso su ledwall in stazioni e aeroporti; video reveal per svelare l’associazione col brand, diffuso sui social media con influencer selezionati che invitavano i follower a farsi ritrarre sul sito justlikeyou e a ritirare successivamente il ritratto durante l’evento open weekend, in contemporanea in 90 dealer in tutta Italia. Con il lancio della nuova ClasseA, abbiamo dimostrato che le soluzioni più innovative sono quelle che non trascurano il lato umano della tecnologia ma che al contrario lo esaltano aprendo a nuove possibilità di comunicazione e di interazione e in questo caso di promozione del brand.