Inchieste

Referendum Costituzionale, vince il No, Renzi lascia. Sassoli (UPA): "L'Italia ha messo il piede sul freno. Torna l'incertezza. Difficile fare previsioni sul mercato adv 2017"

L'esito del Referendum di ieri cambia l'orizzonte politico italiano e riporta l'incertezza anche sul mercato della comunicazione, sottolinea il presidente dell'UPA, che a metà dicembre si pronuncerà sul trend degli investimenti pubblicitari nel 2017.

Il 59,11% dei votanti italiani ha detto no. Questo l'esito del Referendum 2016. E così la Riforma Costituzionale del Governo non diventerà legge e il premier Renzi annuncia le sue dimissioni. Lasciando, tra gli altri, due grandi nodi da sistemare, la Manovra e la Legge Elettorale.  

Affidando agli analisti le ipotesi sull'impatto di questo scenario sull'economia e il mercato italiano, ci interroghiamo su  quali conseguenze avrà l'esito del Referendum sull'industry pubblicitaria e sugli orientamenti negli investimenti in comunicazione da parte delle aziende. Abbiamo rivolto l'interrogativo a Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente dell'UPA, l'Associazione che raccoglie le principali aziende investitrici del Paese. Ecco cosa ci ha risposto, inquadrando la situazione con una rilettura ragionata dei fatti.

"La vittoria del No ha segnato un passaggio significativo che cambierà  l'orizzonte politico italiano.  La personalizzazione del Referendum da parte del Premier lo ha trasformato in un referendum pro o contro il Governo Renzi. Ed alla fine ha prevalso 'l'antipolitica'. Con le stesse motivazioni che avevano portato nel '94 alla vittoria di Berlusconi, a quella dello stesso Renzi alle Europee di qualche anno fa,  e, spostandoci negli Usa, quella di Obama prima  e di Trump qualche settimana fa.  Ovvero, la ricerca costante di novità dovuta all'insoddisfazione della classe media".

Si apre così un nuovo orizzonte per la politica italiana, nel quale, osserva Sassoli " c'è un riflesso positivo per lo stesso Renzi, che, se guarda il bicchiere mezzo pieno, vede 12 milioni di italiani che lo hanno appoggiato con un voto. E se saprà utilizzare al meglio questo patrimonio, Renzi potrebbe cambiare il quadro politico del Paese".

Quali dunque i futuri scenari possibili secondo il presidente dell'UPA?
"Assodato che il panorama politico italiano si rivoluzionerà, le ipotesi sono diverse - sottolinea Sassoli de Bianchi: - potrà crearsi una spaccatura nel PD, potranno emergere nuove figure o nascere un nuovo partito centrista che  faccia riferimento a Matteo Renzi, 'un partito di centro che guarda a sinistra' come definiva De Gasperi la Democrazia Cristiana".

Riguardo all'impatto dell'esito referendario sull'industry della comunicazione Sassoli de Bianchi afferma "si piomba in una nuova fase di incertezza, con la speranza che nel medio periodo si possa fare maggiore chiarezza". "Tanti sono gli interrogativi senza risposta: cosa succederà? Chi governerà l'Italia? Verrà approvata una manovra finanziaria? Ci sarà una legge elettorale? Si tornerà al voto? Insomma, l'Italia ha messo il piede sul freno. Non resta che attendere che si diradi la nebbia per fare nuove previsioni".

A riguardo, il presidente dell'UPA conferma il dato di chiusura 2016 del mercato pubblicitario italiano intorno al +3% mentre rimanda a metà dicembre le previsioni relative all'anno prossimo.  "L'incertezza derivante dal risultato del referendum rende più difficile ipotizzare come andrà il mercato nel 2017" conclude il presidente dell'UPA.

 

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EC