Renzi propone di abolire il canone Rai e alzare i tetti pubblicitari. Buscone (GroupM): "Potrebbe cambiare gli equilibri del mercato, ma ad oggi solo un'ipotesi futuribile”

Diversamente dalla reazione critica del presidente dell'UPA Lorenzo Sassoli de Bianchi, che l'ha definita "un'ipotesi demenziale, confusa, contraddittoria” e di quella di Carlo Calenda che l'ha etichettata come una 'presa in giro' (leggi news), Norina Buscone,Vice President GroupM Research, sospende momentaneamente il giudizio sulla proposta di Renzi di abolire il canone Rai alzando i tetti pubblicitari.

“Siamo in campagna elettorale e questa idea mi sembra una delle tante che si susseguiranno fino alle elezioni di marzo. Prima di generare allarmismi, restiamo a vedere cosa succede. Chiaro che se dovesse concretizzarsi, cambierà gli equilibri del mercato, perché con una Rai senza canone e un maggiore affollamento pubblicitario si creerà un panorama inedito per tutti i player del settore. Ma stiamo parlando a mio avviso di un'ipotesi futuribile, che richiederebbe una modifica alla legge attuale con la creazione di una nuova normativa di cui dovrebbe occuparsi un Governo ancora da costituire. Insomma, ancora non sussistono basi concrete perché la proposta del Pd possa verificarsi ”.

Ipotizziamo che divenga legge, quale impatto potrà avere sui prezzi delle pianificazioni pubblicitarie?

“Difficile fare previsioni, molto dipenderà da diversi fattori, non ultimo le politiche commerciali che la Rai deciderà di adottare. Si potrebbe anche dibattere se una maggior presenza pubblicitaria potrebbe avere o meno un impatto sulle audience dei programmi. Ma, ripeto, ad oggi è inutile fare ipotesi e valutazioni, in questa situazione possiamo solo prendere atto della proposta da spettatori”.

Leggi sul tema anche l'opinione di Marco Girelli, Ceo Omnicom Media Group e Vice Presidente Assocom (leggi news).

EC