Csr

Consorzi Agrari d’Italia (CAI) e Mulino Bianco insieme per la salvaguardia di circa 3 milioni di api nell’ambito del progetto “Carta del Mulino”

Le aziende agricole che aderiscono al progetto hanno l’obbligo di destinare a fiori il 3% dei campi di grano tenero, al fine di favorire la biodiversità e promuovere la proliferazione delle api e degli insetti impollinatori proteggendo il loro habitat naturale. CAI si è preso carico di questo impegno e ha deciso di coltivare, presso gli stabilimenti di Castelfranco Emilia (Modena) e di Castelnovo di Sotto (Reggio Emilia), dodici ettari con i “fiori del mulino”

Dodici ettari di campi fioriti per ospitare 52 arnie, 3 milioni di api e un “insect hotel” dedicato ad altri insetti impollinatori come lepidotteri e sirfidi.

È l’impegno per la sostenibilità dei Consorzi Agrari d’Italia (CAI), primo soggetto nazionale totalmente integrato nella filiera agroindustriale nazionale, che ha aderito al progetto “Carta del Mulino” lanciato da Mulino Bianco, leader di mercato in Italia dei prodotti da forno parte del Gruppo Barilla.

La "Carta del Mulino" è composta da 10 regole pensate per portare qualità nei prodotti, supportare il lavoro delle comunità di agricoltori e restituire spazio alla natura negli agroecosistemi, favorendo la biodiversità, riducendo l’uso delle sostanze chimiche e salvaguardando gli insetti impollinatori.

Il ruolo delle api è fondamentale per il lavoro quotidiano degli agricoltori e la loro condizione rappresenta un indicatore dello stato di salute precario dell’ambiente: secondo un’analisi di Coldiretti sulla base dei dati dell’European Severe Weather Database (Eswd), 3 colture alimentari su 4 (tra cui mele, pere, ciliegie, etc.) dipendono dall’impollinazione dei fiori e dal lavoro di questi insetti fondamentali per l’ecosistema.

Le aziende agricole che aderiscono al progetto di Mulino Bianco hanno l’obbligo di destinare a fiori il 3% dei campi di grano tenero, al fine di favorire la biodiversità e promuovere la proliferazione delle api e degli insetti impollinatori proteggendo il loro habitat naturale.

CAI si è preso carico di questo impegno e, sostituendosi agli agricoltori che hanno sottoscritto l’accordo di filiera e che conferiscono nelle sue strutture, ha deciso di coltivare, presso gli stabilimenti di Castelfranco Emilia (Modena) e di Castelnovo di Sotto (Reggio Emilia), dodici ettari con i “fiori del mulino”, specie prettamente mellifere di SIS, dando vita ad un affascinante scorcio di paesaggio rurale color lavanda in grado di ospitare 52 arnie e circa 3 milioni di api.

All’interno dell’area fiorita è stato poi installato il Mulino delle Api, altra iniziativa della “Carta del Mulino”: si tratta di un “insect hotel” dedicato al rifugio di non solo api ma anche altre specie utili per l’impollinazione come api selvatiche, lepidotteri e sirfidi.

La scelta dei Consorzi Agrari d’Italia, oltre a confermare il grande impegno per la tutela della biodiversità e per la sostenibilità, consentirà agli agricoltori di dedicarsi esclusivamente alla coltivazione di grano sostenibile alla luce anche dei benefici economici derivanti dall’adesione al progetto.

Le aziende agricole che hanno siglato la “Carta del Mulino”, infatti, ricevono una importante premialità per ogni tonnellata di grano sostenibile raccolto come riconoscimento per l’impegno a tutela dell’ambiente.