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Da Google 6,5 milioni di dollari contro la disinformazione sul Coronavirus

Tra le iniziative, attraverso Google News Initiative verranno supportate le attività di First Draft, Full Fact e International Fact-Checking Network e altre organizzazioni, verranno creati database specifici per aiutare i giornalisti che lavorano su COVID-19, e verranno avviati progetti di formazione dedicati al riconoscimento delle informazioni attendibili.

Google (nella foto il Ceo Sundar Pichai)  rende noto che stanzierà 6,5 milioni di dollari per finanziare fact-checker e organizzazioni no profit, affinchè possano dotarsi degli strumenti necessari per combattere la disinformazione, con un particolare attenzione sulle informazioni legate al coronavirus.

Tra le iniziative, attraverso Google News Initiative verranno supportate le attività di First Draft, Full Fact e International Fact-Checking Network e altre organizzazioni, verranno creati database specifici per aiutare i giornalisti che lavorano su COVID-19, e verranno avviati progetti di formazione dedicati al riconoscimento delle informazioni attendibili.

 

Maggiori dettagli nel blogpost di seguito.

Le autorità sanitarie hanno avvertito che una sovrabbondanza di informazioni può rendere più difficile per le persone trovare contenuti affidabili sulla pandemia di coronavirus.

Per offrire risultati utili è necessaria una risposta di ampio respiro, che coinvolga scienziati, giornalisti, figure pubbliche, piattaforme tecnologiche e molti altri. Come parte di questo sforzo, Google vuole offrire il suo supporto a fact-checker e organizzazioni no profit che lavorano per un’informazione di qualità. Stiamo inoltre lavorando a funzionalità che rendano queste informazioni più facilmente reperibile a chi usa i nostri prodotti.

Supporto al lavoro di fact checking e di verifica

Metteremo a disposizione 6,5 milioni di dollari per finanziare fact-checker organizzazioni no profit che combattono la disinformazione in tutto il mondo, con un’attenzione particolare ai contenuti legati al coronavirus.

In un momento così complicato come quello che stiamo vivendo, una collaborazione efficace è cruciale. Per questo motivo, Google News Initiative (GNI) sta intensificando il proprio supporto verso First Draft. Questa organizzazione sta mettendo a disposizione un hub di risorse online, formazione dedicata e simulazioni di crisi per i giornalisti che si occupano di COVID-19 in tutto il mondo. First Draft sta inoltre utilizzando la sua estesa rete CrossCheck per aiutare le redazioni a rispondere rapidamente e a far fronte al grande aumento di contenuti che spesso causa confusione e problemi. Inoltre, stiamo rinnovando il nostro supporto per il progetto di verifica collaborativa Comprova in Brasile.

L'incertezza e la paura ci rendono più suscettibili alle informazioni non accurate, per questo vogliamo supportare i fact checker in un momento in cui la domanda per il loro lavoro è decisamente aumentata. Full Fact e Maldita.es coordineranno gli sforzi in Europa, concentrandosi sui paesi con il maggior numero di casi (Italia, Spagna, Germania, Francia e Regno Unito) per dare maggior risalto agli esperti, condividere le tendenze e contribuire a ridurre la diffusione di false informazioni dannose. In Germania, CORRECTIV intensificherà i suoi sforzi per coinvolgere i cittadini nella lotta contro la disinformazione.

Latam Chequea, coordinato da Chequeado, ha messo a disposizione una risorsa unica per evidenziare il lavoro di 21 organizzazioni di fact checking in 15 paesi di lingua spagnola e in America Latina. Con il nostro supporto, PolitiFact e Kaiser Health News amplieranno la loro partnership di fact checking in ambito sanitario per concentrarsi sulla disinformazione legata al COVID-19.

Maggiore accesso ai dati, competenza scientifica e verifiche dei fatti

L'accesso a fonti attendibili di primo livello durante l'evoluzione di un’emergenza per la salute pubblica è fondamentale e allo stesso tempo complesso per i giornalisti coinvolti. Per rendere tutto più semplice, stiamo finanziando SciLine, presso l'American Association for the Advancement of Science, e l’Australian Science Media Center, che ha creato Scimex.org. Supportiamo inoltre la creazione di un database per giornalisti sviluppato da Meedan, organizzazione giornalistica senza scopo di lucro, in collaborazione con esperti di sanità pubblica.

GNI sta anche supportando borse di studio in giornalismo presso la Stanford University e la Stanford's Big Local News group per creare una risorsa globale di dati per i giornalisti che lavorano su COVID-19. Il nuovo progetto raccoglierà informazioni da tutto il mondo e aiuterà a raccontare storie di data journalism.

L'International Fact-Checking Network (IFCN) continua a sostenere i fact-cheker in tutto il mondo; il nostro rinnovato supporto intensificherà i loro sforzi per sostenere best practice nel campo della verifica dei fatti e rafforzerà esercizi di collaborazione come il database della CoronavirusFacts Alliance. Inoltre, Science Feedback condurrà un'analisi di rete utilizzando questo database per tracciare la diffusione della disinformazione su COVID-19 in tutto il mondo.

Vogliamo inoltre contribuire a rendere più visibili i fact check che contrastano gli effetti dannosi che la disinformazione causa ai nostri utenti. Nelle prossime settimane, miriamo a lanciare una sezione dedicata alla verifica dei fatti nella sezione dedicata a COVID-19 in Google News per l'India e gli Stati Uniti, con altri paesi a seguire, sulla base della disponibilità di pertinenti verifiche di fatti provenienti da fonti autorevoli.

Le nostre risorse online vengono aggiornate per supportare il lavoro vitale svolto dai giornalisti. Il Training Center di GNI dispone di strumenti per data journalism, la verifica in 16 lingue e il nostro team globale di Teaching Fellows offre seminari interamente online in 10 lingue.

Fornire approfondimenti a fact-checkers, giornalisti e autorità sanitarie

Affinché i giornalisti possano capire e spiegare come il mondo sta cercando informazioni sul virus, abbiamo reso i dati di Google Trends disponibili in pagine localizzate per alcuni paesi.

Vogliamo aiutare i fact-checker e le autorità sanitarie a identificare gli argomenti che le persone stanno cercando e a capire dove potrebbero trovarsi lacune nella disponibilità di corrette informazioni online.

Per aiutare, stiamo supportando Data Leads in collaborazione con BOOM Live in India e  Africa Check in Nigeria per utilizzare i dati di Question Hub.

Questo fa seguito a un progetto pilota di tre settimane condotto con First Draft e l'OMS; sarà integrato da un progetto di formazione per 1.000 giornalisti in India e Nigeria, con l’obiettivo di individuare la disinformazione in campo sanitario.