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Diego Piacentini in cerca di talenti per dare vita al team per la trasformazione digitale dell'Italia

Questo il primo passo del manager dopo la sua nomina a Commissario straordinario per l’Agenda digitale. Una call per talenti informatici e matematici che potrebbe trasformare una parte di palazzo Chigi in un angolo di Silicon Valley. Il manifesto tecnologico e il bando aperto sul sito del governo testimoniano questa volontà. Al fianco di Piacentini c'è Paolo Barberis nel ruolo di Consigliere.

Talenti con padronanza della lingua italiana e inglese, con comprovata esperienza in Informatica (Software Architecture, Mobile Application Development, Software Open Source, Information Security, API), in Matematica e Statistica (Modelli Predittivi, Machine Learning), in Product Design, User Experience e in altre discipline connesse all’agenda digitale. Insomma, il neo Commissario straordinario per l’Agenda digitale Diego Piacentini vuole portare i nerd alla presidenza del Consiglio, con un obiettivo, di cui parla nel suo post su Medium dal titolo “Da Seattle a Roma”: costruire un Italian Digital Team.

"Cari talenti che vivete in Italia o che avete voglia di tornarci – anche temporaneamente – a un compenso che probabilmente sarà ben inferiore al vostro attuale: come vi convinco? La nostra missione è rendere i servizi pubblici per i cittadini accessibili nel modo più semplice possibile, innanzitutto tramite dispositivi mobili (approccio “mobile first”), con architetture sicure, scalabili, altamente affidabili e basate su interfacce applicative (API) chiaramente definite; supportare le pubbliche amministrazioni centrali e locali nel prendere decisioni migliori e il più possibile basate sui dati, grazie all’adozione delle più moderne metodologie di analisi e sintesi dei dati su larga scala, quali Big Data e Machine Learning" si legge nel post.

Il Team per la trasformazione Digitale ha una serie di posizioni aperte: un Big Data Architect, un ingegnere esperto in security e cybersecurity, uno sviluppatore esperto di app mobile, un esperto di pagamenti digitali, un content designer, un product designer e UX/UI designer, un professionista di progetti internazionali, un esperto in business metrics e analytics, tre sviluppatori software, due responsabili tecnici di progetto, un candidato come Chief Technology Officer, un esperto “applied data scientist”, un esperto in Relazioni Sviluppatori, un esperto in regole europee e affari internazionali, un assistente tecnico di coordinamento coi ministeri, un esperto di pr digitale. Alcune di questa ventina di posizioni hanno già candidati forti, ma sono tutte aperte. La maggior parte dei ruoli sarà remunerata tra i 70.000 e i 120.000 euro all’anno.

Questa enorme operazione che Piacentini sta mettendo in piedi ha anche un manifesto, che assicura che valorizzerà gli asset esistenti e che utilizzerà algoritmi e machine learning per risolvere problemi complessi. Nel testo si promettono trasparenza e l’obiettivo cardine: la semplificazione. Funzionerà? Solo il tempo potrà dirlo, due anni, per la precisione, è il tempo che Piacentini si è dato prendendo l’aspettativa dalla sua azienda, Amazon, in cui è vicepresidente per il business consumer internazionale.

Il Team è per ora composto, oltre che da Diego Piacentini, anche da Paolo Barberis nel ruolo di Consigliere (entrambi al lavoro pro bono), due grandi professionisti chiamati per: “dare una mano al Governo nell’accelerazione della trasformazione digitale del Paese e a contribuire a semplificare la relazione tra la Pubblica Amministrazione, i cittadini e le imprese”. Loro obiettivo è proprio quello di rendere i servizi pubblici per i cittadini accessibili nel modo più semplice possibile.