Digital

Doing chiude il 2017 con 28 milioni di fatturato, in crescita double digit e vince gli incarichi Lavazza e Trenitalia. Merge in vista con gruppi di adv o consulenza? Cremonini: "Fieri della nostra indipendenza, ascoltiamo le opportunità del mercato"

La società di consulenza digitale si avvia a una chiusura d'anno molto positiva e conferma l'interesse nei suoi confronti manifestato da alcuni gruppi del mercato ma il GM Cremonini spiega: "Non siamo alla ricerca di una exit opportunistica, puntiamo a una crescita organica e non, e valutiamo sia acquisizioni nostre che offerte da parte di multinazionali, che dovranno creare valore per i nostri professionisti e clienti".

Doing chiuderà l'anno a quota 28 milioni di euro di fatturato, in crescita a doppia cifra, così come per i profitti, complici importanti diverse acquisizioni come quelle dei budget Lavazza per le attività di influencer marketing, della comunicazione social di Trenitalia e la conferma, sempre dopo gara, dell'incarico come social media agency di Ferrari a livello triennale. Senza dimenticare Isko, brand di una delle prime cinque multinazionali mondiali del tessuto, che ha scelto l'agenzia come partner globale per le strategie e le attività di influencer marketing. Budget  che si aggiungono a clienti storici come Enel, L’Oreal Italia, Moncler e Leroy Merlin.

Lo racconta ad ADVexpress il general manager Simone Cremonini (nella foto), che ha fatto il suo ingresso quest'anno nella company di consulenza digitale nata nel 2015 dalla fusione di Dnsee, Banzai Consulting e Hagakure e di cui sono soci e fondatori Diego Chiavarelli, Andrea Denaro e Marco Massarotto.
Fulcro dell'offerta di servizi di Doing sono consulenza, creatività, contenuti, dati e tecnologia. 
"I contenuti, sono per noi la summa e l'ombrello più ampio all'interno del quale trovano posto creatività, storytelling e iniziative speciali - spiega Cremonini - . Ad occuparsi della gestione e soprattutto della trasformazione degli stessi in insight per i clienti, all'interno di Doing è un team di digital intelligence guidato da Michele Caruso, composto da esperti di intelligenza artificiale, machine learning, data analyst, per fornire quegli insight di digital marketing essenziali per leggere e interpretare i dati su molteplici piattaforme".


L'agenzia, ricordiamo,  risulta essere al centro dell'interesse di alcuni gruppi di comunicazione come WPP, che, secondo rumors di mercato, starebbe valutando la sua acquisizione, ma è anche oggetto di attenzione da parte di società di consulenza.


 A riguardo, però, Cremonini precisa: "Non stiamo cercando un'exit opportunistica e siamo soddisfatti della nostra indipendenza e dei risultati raggiunti finora. Valutiamo percorsi di crescita sia a livello organico, anche attraverso nostre acquisizioni, così come ascoltiamo tutte le opportunità che provengono dal mercato, ma dovranno generare valore per i nostri professionisti e per i nostri clienti".

Novità a riguardo potrebbero essere già annunciate entro fine anno? "Non escludiamo nessuna ipotesi" risponde Cremonini.

Intanto Doing, che per molti clienti è l'hub che gestisce dall'Italia le attività in ambito EMEA, guarda a un'ulteriore espansione internazionale, soprattutto in Europa, sia attraverso delle partnership con strutture esistenti che con l'apertura di nuovi uffici.