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Facebook festeggia 10 anni di News Feed. Ad oggi sono oltre 1,7 miliardi

Il news feed è stato creato, spiega Facebook, perché “le persone cercavano manualmente i profili dei loro amici per visualizzare i loro aggiornamenti. Così, il team di Facebook ha deciso di introdurre” il news feed, che è “uno dei primi sistemi feed-based in assoluto”.

 

Compie dieci anni il News Feed di Facebook (nella foto il fondatore Mark Zuckerberg) la tecnologia che si basa sulle ricerche effettuate dagli utenti del social network per ordinare gerarchicamente sulla bacheca i post di amici e pagine pubbliche seguite in base al proprio ordine di preferenze.

Il suo successo si basa sul fornire agli utenti le notizie che per loro sono più importanti ma anche gli strumenti per comunicare con le persone e le Pagine che contano di più per loro.

Il news feed è stato creato, spiega Facebook, perché “le persone cercavano manualmente i profili dei loro amici per visualizzare i loro aggiornamenti. Così, il team di Facebook ha deciso di introdurre” il news feed, che è “uno dei primi sistemi feed-based in assoluto”.

"Ci sono più di 1,7 miliardi di persone su Facebook, il che significa che ci sono più di 1,7 miliardi di News Feed - spiega l'azienda -. Mediamente una persona potrebbe vedere circa 2.000 storie nel proprio Feed, ma in realtà ne vede solo circa 200 (10%)". "In un primo momento - aggiunge il social  - il News Feed, nato nel 2006,  non ha raccolto molti consensi (dei gruppi hanno persino manifestato contro di esso), ma l'uso della piattaforma era salito alle stelle. Per questo motivo, il team ha deciso di tenerlo e di lavorare per fare in modo che le persone familiarizzassero".

La prima volta in cui il social network diventò anche un " luogo per organizzarsi e riunirsi nella vita reale" spiega Facebook,  è stato nel 2008 con il caso di Oscar Morales Guevara, ingegnere civile colombiano di Barranquilla. "Stanco della violenza che attanagliava il suo paese - precisa il social network - creò un gruppo chiamato Un milione di voci contro le Farc. Ha raccolto in una sola notte migliaia di utenti e, un paio di settimane più tardi, 12 milioni di persone in tutto il mondo marciarono contro le Farc".

Nel 2009 nacque  il pulsante “Mi Piace” e Facebook diede la possibilità alle persone di esprimere il proprio apprezzamento o supporto per determinati contenuti, cambiando così il modo in cui gli utenti interagiscono online.

Nel 2012 alcuni dei momenti in cui le persone hanno maggiormente condiviso i propri pensieri ed espresso sostegno sono stati l’uragano Sandy, la morte di Trayvon Martin e la tragedia di Aurora in Colorado.

Nel 2013  l’elezione di Papa Francesco e la maratona di Boston hanno tenuto banco su Facebook, dove milioni di utenti da tutto il mondo hanno condiviso i propri sentimenti e le proprie opinioni.

Nel  2014  Facebook ha superato il Guinness dei Primati con la campagna di raccolta fondi per combattere l’Ebola.

Inoltre,  lo stesso anno, nell'ambito della campagna Ice Bucket Challenge,  il News Feed ha promosso la prima raccolta fondi della storia che, a costo zero, ha raccolto decine di milioni di dollari. Tra giugno e settembre, persone di tutto il mondo hanno condiviso su Facebook più di 17 milioni di video sull’Ice Bucket Challenge per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla SLA.

Sempre nel 2014, le Olimpiadi invernali a Sochi sono state uno dei momenti più popolari dell’anno su Facebook, e la Coppa del Mondo 2014 in Brasile ha generato più conversazioni di qualsiasi altro evento nella storia di Facebook.

Nel 2015, ricorda Facebook:

Le persone coinvolte negli attentati di Parigi hanno utilizzato il social  per far sapere ai propri amici che stavano bene e milioni di persone in tutto il mondo hanno scritto post o modificato la propria foto profilo per mostrare il loro supporto alla Francia.

Nel corso della Guerra Civile in Siria le persone su Facebook hanno utilizzato i gruppi, gli eventi e le Pagine per organizzare donazioni e offrire sostegno ai rifugiati nelle proprie comunità.

L'attacco a Charlie Hebdo è stato uno dei momenti di cui si è parlato di più durante l’anno. Le persone hanno utilizzato la frase "Je suis Charlie" per mostrare la propria solidarietà alle vittime e sostenere la libertà di parola.

Quando ci fu il Terremoto in Nepal le persone di tutto il mondo hanno reagito prontamente per aiutare e sostenere le popolazioni. Più di 770.000 persone su Facebook hanno donato oltre 15,5 milioni di dollari per i soccorsi sul campo di International Medical Corps.

A supporto del Marriage Equality più di 26 milioni di persone hanno cambiato la propria foto profilo utilizzando un filtro arcobaleno per mostrare il loro sostegno alla comunità LGBTQ.

 

EC