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Hallelujah finisce la fase di Start Up e chiude il 2018 con un incremento del 25% del fatturato

A 3 anni dalla sua nascita, la digital agency milanese di cui sono partner ed Executive Strategy Director Valerio Franco (nella foto) e Mizio Ratti, chiude il bilancio 2018 con grandi numeri e un EBITDA sopra i 130.000 euro che ufficializzano la fine della delicata fase di Start Up. Tra i principali clienti in portfolio AXA, Penny Market, Thun, Vorwerk Folletto e Vorwerk Bimby.

A 3 anni dalla sua nascita, la digital agency milanese Hallelujah chiude il bilancio 2018 con numeri che ufficializzano la fine della delicata fase di Start Up.

“Un incremento del fatturato del 25% rispetto al 2017 e, soprattutto, un EBITDA sopra i 130.000 euro testimoniano che oggi Hallelujah può definirsi a tutti gli effetti ben più di una start up, vale a dire un player solido e affermato nel mercato della comunicazione digitale in Italia. E il profilo dei clienti attuali, con i quali sono state costruire relazioni strategiche importanti, conferma la riuscita del nostro progetto imprenditoriale: AXA, Penny Market, Thun, Vorwerk Folletto e Vorwerk Bimby sono i principali…” dichiara Valerio Franco (nella foto in alto), partner e Executive Strategy Director di Hallelujah.

"Inoltre, forti di un break even già quasi raggiunto, affrontiamo il 2019 con la voglia di implementare ulteriormente il nostro DNA di Digital Thinkers, e cioè facendo quello che ci riesce meglio, che poi significa implementare strategie ad hoc, idee e contenuti che performino al meglio sui canali digital”.

Mizio Ratti, Enfants Terribles

 “È un sollievo non essere più una Start Up” aggiunge Mizio Ratti (foto a sinistra), partner e Executive Creative Director, “un po’ perché sono quelle parole molto inflazionate come storytelling che però vogliono dire poco o niente, ma soprattutto perché significa che la nostra visione era corretta e che abbiamo concluso quel periodo di attività particolarmente delicato in cui di solito si perdono 9 realtà su 10. E dato che quest’anno siamo sereni rispetto alla questione dei conti, ci piacerebbe concentrare il meglio delle nostre energie su progetti di eccellenza creativa e di respiro strategico sempre più ampio”.