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Intarget partecipa a IAB Forum, investe in piattaforme di marketing automation e apre una sede in Cina

La company di cui Nicola Tanzini (nella foto), è Founder e CEO rafforzerà, l'anno prossimo, l'offerta tecnologica e il proprio posizionamento internazionale con una nuova sede a Shanghai, dotata di un team di digital specialist madrelingua e di una rete di partner locali per supportare al meglio le aziende italiane e i brand internazionali verso il Sud Est Asiatico con lo sviluppo di contenuti e strategie realizzate appositamente per questo mercato.

Internazionalizzazione e martech (marketing + technology) sono le due parole chiave che segnano la partecipazione di intarget alla XVI edizione di IAB Forum in programma al Mico i prossimi 12 e 13 novembre  intitolata “I AM EVERYWHERE – Challenges of Mobile Society”, dedicata a una società alle prese con una trasformazione sempre più guidata dalle tecnologie e dai dati.

La domanda da parte degli investitori pubblicitari di soluzioni di marketing automation in grado di certificare e dare valore ai dati delle visualizzazioni e di strategie adeguate ai diversi mercati internazionali sono alla base dello sviluppo strategico di intarget. 

La digital company toscana ha, infatti, visto nel 2018 un consolidamento della dimensione globale dell’azienda, con il 75% del budget clienti di intarget gestito sui mercati internazionali, e si appresta entro la fine dell’anno a un nuovo investimento all’estero.

intarget ha, infatti, avviato l’apertura di una nuova sede a Shanghai, dotata di un team di digital specialist madrelingua e di una rete di partner locali per supportare al meglio le aziende italiane e i brand internazionali verso il Sud Est Asiatico con lo sviluppo di contenuti e strategie realizzate appositamente per questo mercato. 

“Già da diversi anni supportiamo una parte della nostra clientela nella gestione del digital marketing nel mercato cinese” afferma Nicola Tanzini (nella foto), Founder e CEO di intarget. “Il Paese del Dragone sta diventando per i nostri clienti, in particolare nei settori Fashion e Luxury, il primo mercato per vendite. Per questo abbiamo deciso di investire in una presenza sul territorio con professionisti madre-lingua per sviluppare strategie, contenuti e campagne ancora più efficaci per il pubblico cinese”. 

L’investimento verso la Cina si aggiunge a quello effettuato nel 2012 per la creazione di intarget Suisse, con sede a Lugano, in Svizzera, nata per supportare i clienti dell’area D-A-CH (Germania, Austria, Svizzera), tra cui figurano diverse aziende internazionali dei settori fashion e travel.

intarget ha inoltre creato nel corso degli anni un team sempre più internazionale nelle proprie sedi di Pisa e di Milano. Il 20% dei dipendenti è nato all’estero: Brasile, Cina, Colombia, Marocco, Russia e Serbia. Grazie a questo e alle competenze di tutto lo staff, sono 10 le lingue parlate fluentemente in azienda: francese, tedesco, inglese, serbo, russo, giapponese, cinese, portoghese, spagnolo e arabo.

Il team è già attivo nei principali mercati esteri occidentali (Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Francia), in Giappone, nel mondo arabo, e in Sud Corea per un totale di più di 60 Paesi. 

Uno dei fattori che differenziano l’offerta di intarget rendendola particolarmente attrattiva per i clienti internazionali è la forte propensione per le tecnologie al servizio del marketing. 

Il potenziamento del team dedicato alle tecnologie di marketing automation ha permesso a intarget di attestarsi nel 2018 tra i Google Marketing Platform Partners di maggiore successo: “In Italia siamo il primo reseller, per numero di clienti gestiti, delle tecnologie Google al servizio del marketing e abbiamo ottenuto 8 certificazioni dall’azienda di Mountain View; in Europa figuriamo tra i primi reseller mentre a livello mondiale rientriamo tra le prime 20 digital company”afferma Nicola Tanzini, Founder e CEO di intarget. 

L’offerta tecnologica di intarget diventerà un fattore chiave per lo sviluppo dell’azienda anche nel 2019: “Prevedo che la necessità per le imprese di gestire i propri dati tramite piattaforme di marketing automation per mantenere competitività - il cosiddetto martech - possa essere una tendenza sempre più decisiva nel 2019. La capacità di gestire e analizzare i dati diventerà sempre più rilevante per garantire agli investitori pubblicitari la possibilità di essere competitivi in un mercato sempre più complesso” conclude Nicola Tanzini.