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Facebook organizza un corso a Binario F per comprendere il fenomeno delle fake news

Il corso, che rientra tra le attività promosse dal 'Tavolo Tecnico per la garanzia del pluralismo e della correttezza dell’informazione sulle piattaforme digitali' di AGCOM, ha visto la partecipazione di 40 studenti rappresentanti di altrettanti istituti scolastici romani, che avranno poi il compito di diventare ambassador della tematica nelle rispettive scuole.

Si è tenuto ieri, 21 maggio, presso Binario F from Facebook a Roma, 'Memedia: media literacy nel mondo dei meme', il programma di formazione sviluppato da Walter Quattrociocchi - Coordinatore del Lab di Data Science e Complexity presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia - con l’obiettivo di aiutare a comprendere il fenomeno della diffusione di fake news su internet.

Il corso, che rientra tra le attività promosse dal 'Tavolo Tecnico per la garanzia del pluralismo e della correttezza dell’informazione sulle piattaforme digitali' di AGCOM, ha visto la partecipazione di 40 studenti rappresentanti di altrettanti istituti scolastici romani, che avranno poi il compito di diventare ambassador della tematica nelle rispettive scuole.

Il progetto, inoltre, si inserisce tra le iniziative promosse da 'Generazioni Connesse', il Safer Internet Centre italiano coordinato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Direzione Generale per lo Studente, l'Integrazione e la Partecipazione.

Il corso - che si è svolto in due diversi appuntamenti presso il nuovo spazio fisico di Facebook dedicato allo sviluppo delle competenze digitali - è stato ideato e realizzato da un docente d’eccezione, tra i principali esperti nel nostro Paese e in Europa del fenomeno della disinformazione online: Walter Quattrociocchi, Coordinatore del Lab di Data Science e Complexity presso l’Università Ca’ Foscari Di Venezia. Durante il corso i ragazzi hanno avuto la possibilità di prendere familiarità con il tema delle notizie false su internet, imparando quale ruolo giocano i pregiudizi nella nostra costruzione della realtà, nel modo di relazionarci con gli altri e nella viralità dell’informazione. Per comprendere al meglio il fenomeno, i ragazzi sono stati invitati a simulare in prima persona alcune dinamiche tipiche di internet, discutendo di tematiche attuali e controverse e scoprendo come avviene la formazione di fenomeni quali la polarizzazione delle idee e la loro amplificazione nelle echo-chamber.

Il corso ha affrontato, inoltre, il tema del linguaggio dei meme: un linguaggio che evolve velocemente e che non ha la veridicità come obiettivo primario. Sono stati, infine, presentati i risultati di alcune ricerche che hanno fatto luce su questi complessi fenomeni, che è stato possibile comprendere grazie a l'interdisciplinarietà tra l’informatica, la fisica, la matematica, la psicologia e la sociologia.

Ai ragazzi che hanno partecipato al corso è stato, inoltre, distribuito un kit informativo e formativo che potranno utilizzare per portare all’interno dei loro rispettivi Istituti le conoscenze acquisite durante il corso e allargare il più possibile l’impatto di questa attività di “educazione all’informazione”.

“L’avvento di internet e dei social network ha profondamente cambiato il nostro modo di comunicare e di informarci. È importante che tutti, e in particolar modo le generazioni più giovani, abbiano a disposizione gli strumenti necessari per comprendere e interpretare al meglio la realtà che li circonda. Siamo convinti che questo corso, grazie alle competenze di un esperto quale Walter Quattrociocchi, possa contribuire ad aiutare i ragazzi a sviluppare un senso critico e a destreggiarsi tra le notizie che trovano in rete” – ha dichiarato Laura Bononcini (nella foto), Public Policy Director di Facebook per il Sud Europa. 

“Per non rimanere ancora a dicotomie sterili e accademismi vari dobbiamo aprire alla complessità e a come è cambiato il mondo dell’informazione. È un passo fondamentale per ricostruire la fiducia. Dobbiamo ripartire dalle scuole e proporre una visione più ampia, più integrata, meno spaventata dal mondo che cambia",– ha affermato Walter Quattrociocchi, Coordinatore del Lab di Data Science e Complexity presso l’Università Ca’ Foscari Di Venezia.

SP